Catan Astropionieri – Commercio nelle profondità dello spazio

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Voto:

È nell’interesse del mondo commerciale che la ricchezza possa trovarsi dappertutto – Edmund Burke

I Coloni di Catan è un titolo che ha fatto la storia, un gioco da tavolo che, tra espansioni e nuove edizioni, è cresciuto nel tempo fino a diventare un vero e proprio ecosistema ludico. Oggi, a più di 10 anni dalla sua prima uscita, Giochi Uniti ha deciso di darci la possibilità di esplorare e commerciare nello spazio profondo, grazie alla traduzione italiana della seconda edizione di Catan Astropionieri.

In questo gestionale standalone per 3-4 giocatori a firma Klaus Teuber, con età minima consigliata di 12 anni e della durata complessiva di circa 120 minuti, volgeremo lo sguardo all’universo per continuare il viaggio dei coloni. L’essenza del titolo, come anche le dinamiche di gioco principali, rimangono le stesse della serie Catan, ma questa volta si espandono grazie alla costruzione e al miglioramento di astronavi, assieme alla presenza di specie aliene e pianeti lontani.

Catan Astropionieri scatola

Prima di cominciare una partita dovremo ovviamente preparare l’universo da esplorare. Il gioco propone differenti varianti di sistemazione: quella per principianti, da usare nella prima partita, e altre tre possibilità per assemblare, secondo regole proprie ma sempre in modo semicasuale, i vari quadranti spaziali. Sia che si giochi nella variante per principianti che nelle altre, ci troveremo comunque davanti a un universo composto da tre elementi principali: triplette di pianeti da colonizzare (la maggioranza delle tessere), quadranti di spazio vuoto e avamposti di specie aliene. Nella parte bassa del tabellone che si verrà a comporre ci saranno le colonie di Catan (da cui partirà la nostra esplorazione spaziale) e, sul lato sinistro dello stesso, avremo il tracciato dei punti vittoria (il primo giocatore che ne accumulerà 15 sarà il vincitore).

Come avviene in ogni gioco principale della serie Catan, sui vari pianeti verranno disposti anche dei segnalini numerati di differenti colori e grandezze, legati alla probabilità di produzione delle materie prime. Ogni mondo sarà anche caratterizzato da un colore associato alla materia prima che vi si produrrà (rosso = minerale, giallo = carburante, blu = carbonio, verde = cibo, a strisce = merci). In funzione della variante di gioco scelta, potremo rivelare da subito i numeri di tutti i pianeti o tenerli coperti fino a che non verranno esplorati, ossia fino a che qualche giocatore non si avvicinerà al singolo quadrante. I numeri delle colonie iniziali saranno ovviamente rivelati da subito.

Preparazione plancia di gioco

Dopo aver creato la mappa dell’universo i giocatori, seguendo le regole di piazzamento della variante scelta, procederanno al posizionamento iniziale di 2 colonie (le sedi produttive del gioco), di uno spazioporto (sede sia produttiva che di costruzione delle astronavi) e del loro segnalino punti vittoria. Successivamente riceveranno i 3 bugiardini riepilogativi, una mezza medaglia (elemento utile per i punti vittoria), tutti i pezzi delle loro riserve per le costruzioni (colonie, stazioni commerciali, transporter, piattaforme spaziali), la loro astronave madre e un upgrade da montare su di essa.

Le astronavi rappresenteranno il prototipo della flotta spaziale del giocatore. Ogni upgrade che vi verrà montato andrà a migliorarne una caratteristica specifica: i propulsori incrementeranno la velocità di spostamento (e quindi la distanza raggiunta in ogni fase di movimento), i cannoni di bordo miglioreranno la forza negli scontri con eventuali pirati spaziali e i moduli di carico influenzeranno positivamente sia le fasi di commercio che la possibilità di terraformare i pianeti ghiacciati.

Catan Astropionieri Piazzamento iniziale

Il gioco si svolgerà in una serie di turni partendo dal primo giocatore (estratto casualmente), e in ogni turno si dovranno compiere in sequenza queste azioni (ai fini dell’analisi non sarà necessario entrare troppo nel dettaglio delle azioni per cui non aspettatevi un tutorial):

1. Produzione di materie prime:

  • A) Il giocatore lancia i due D6 e determina quali pianeti produrranno materie prime (il risultato si applica a tutti i giocatori); come per i vari giochi di Catan, se il risultato del doppio lancio sarà un 7 si andrà incontro al rischio di penalità per chi possiede troppe carte materia prima.
  • B) Il giocatore pesca il numero di carte materia prima che gli spettano in funzione della propria posizione sul tracciato dei punti vittoria (tra 4 e 7 punti due carte, tra 8 e 9 punti una, tra 10 e 15 punti zero).

2. Commercio e Costruzione: in questa fase il giocatore di turno potrà commerciare, scambiando le proprie carte materia prima con quelle degli avversari o con la riserva di gioco (in questo caso seguendo i rapporti di scambio indicati), e/o utilizzare le materie in suo possesso per costruire upgrade alla nave madre, colonie, spazioporti, astronavi commerciali e/o astronavi coloniali.

3. Volo:

  • A) Il giocatore shakera la sua nave madre per determinare la velocità di spostamento delle sue astronavi; la nave fungerà in questo caso da simil-dado, estraendo due sfere colorate che determineranno, insieme ad eventuali propulsori, il valore di velocità complessivo. In questa fase sarà possibile determinare anche un incontro casuale: si estrarrà una carta incontro e, leggendo le varie possibilità, la si seguirà fino a determinarne l’esito, positivo e/o negativo che sia.
  • B) Il giocatore muove le proprie astronavi nella mappa di gioco ed eventualmente costituisce nuove colonie o nuove stazioni commerciali.

Se nel corso del proprio turno il giocatore avrà ottenuto o perso dei punti, muoverà anche il proprio segnalino sul tracciato di riferimento, dopodiché il turno di gioco passerà al giocatore successivo. I punti di gioco potranno essere ottenuti in vario modo: con la costruzione di colonie o spazioporti, l’instaurazione di amicizie con le civiltà aliene (soddisfacendo alcune condizioni dopo la fondazione di stazioni commerciali), a seguito di incontri nelle carte associate, sconfiggendo le fortezze pirata, o terraformando i pianeti ghiacciati.

Catan Astropionieri Fase di gioco avanzata

Se avete esperienza con la serie di Catan, avrete già colto alcuni elementi in comune con altri suoi titoli, e probabilmente avrete anche identificato alcune peculiarità tipiche di questo Catan Astropionieri. La dinamica di produzione è infatti la stessa (o quasi) degli altri giochi, sia per l’uso dei due dadi di gioco come determinante casuale, che per la possibilità di scegliere dove collocare le colonie in funzione di esigenze produttive e probabilità d’estrazione (con i segnalini recanti 6 ed 8 a farla da padrone, e i 2 e 12 a chiudere la fila). In ugual modo la gestione del commercio (sia essa con gli altri giocatori che con la riserva) resta quella canonica per modalità e rapporti di scambio. Questi rappresentano da sempre gli elementi storici dei titoli principali associati ai Coloni e, come tali, ne mantengono pregi e difetti.

Ad aggiungere variabilità al gioco in modo vincente ci penseranno le componenti di upgrade della propria flotta spaziale, i bivi narrativi nelle carte incontro e il commercio con le specie aliene. Ho apprezzato molto l’idea di poter puntare sulla personalizzazione delle proprie navi, così da poter perseguire al meglio i propri obiettivi di gioco.

Catan Astropionieri Navi madri a confronto

Passando ad analizzare le carte incontro posso dire che, dopo un’iniziale incertezza data dalla genericità delle stesse, sono arrivato a comprendere che suddetta genericità abbia lo scopo di non renderne facilmente intuibile l’esito. Infatti capiterà ciclicamente che carte con le medesime situazioni iniziali portino ad esiti anche opposti e, quindi, non prevedibili. A questo fattore si deve poi aggiungere che molto spesso negli incontri ci verrà chiesto di confrontare la nostra nave madre con quella di un giocatore specifico, magari per determinare le conseguenze di un tentativo di fuga o di uno scontro di forze. Questo elemento va ad arricchire ulteriormente la componente di interazione indiretta con gli altri giocatori e ci spinge, ancor di più, a valutare quali upgrade possano servire alla nostra flotta.

Catan Astropionieri esempi di carte incontro

Un’altra nota positiva è rappresentata dal commercio con le specie aliene che, oltre a metterci a disposizione parecchi punti, ci darà modo di poter acquisire alcune carte potenziamento uniche. Le quattro specie presenti nel gioco sono caratterizzate da potenziamenti “tematizzati”, che si potranno rivelare più o meno utili in funzione della fase del gioco in cui ci troveremo (inizio/fine partita), o del tipo di gioco che sceglieremo di fare (alcuni miglioreranno la componente produttiva, altri quella di commercio, passando per una serie di potenziamenti alla nostra flotta o elementi del tutto particolari in termini di gameplay).

Catan Astropionieri esempi di carte amico

Per pignoleria ci tengo però a riportare che, tanto la dinamica delle carte incontro quanto la nave madre a mo’ di lancio dadi, sono altri elementi di gioco randomici da tenere in considerazione nel valutare l’acquisto del gioco. Tutto questo si aggiunge al bilancio complessivo sul titolo, che ne identifica ulteriormente la natura non totalmente deterministica. Per dirla in parole povere anche in questo Catan Astropionieri, come in molti altri giochi della serie, conteranno sia la strategia che la fortuna.

Al fine di valutare l’equilibrio interno del gioco posso aggiungere che, dopo varie giocate, ho riscontrato come sia fondamentale un buon piazzamento iniziale, sia per quanto riguarda la produzione delle materie prime che nel collocamento geografico del primo spazioporto. Questo elemento è forse il principale limite che mi sento di sottolineare poiché, qualora ci si posizioni male con i primi pezzi, l’intera partita potrebbe rivelarsi decisamente ostica (per giochi ad alta durata mi sento di considerare la cosa sempre un difetto). Un elemento di equilibrio interno che ho invece apprezzato è la volontà di spingere i giocatori a puntare su più strategie di gioco: fare affidamento solo sulla costruzione o sul commercio non può infatti portare alla vittoria poiché, semplicemente, il cap di punti che si riuscirà ad ottenere (anche massimizzando uno di questi settori) non permetterà di raggiungere gli agognati 15 punti.

Catan Astropionieri nave madre e costruzioni giocatore rosso

Sul fronte materiali di gioco questo Catan Astropionieri è un titolo che fa abbondante uso della mia “acerrima nemica” plastica ma, anche questa volta, mi trovo costretto a fare un plauso per la realizzazione degli elementi di gioco. In termini di ergonomicità tutto funziona alla perfezione, con il punto più alto raggiunto dall’astronave madre, un “giocattolo” che riesce a funzionare sia come elemento di gameplay che estetico.

Luce verde anche per la componente artistica del titolo, che presenta un’estetica figlia dello sci-fi di vecchia scuola. Impossibile che non vi torni alla mente, soprattutto guardando le specie aliene, quel mondo visivo fantascientifico che andava di moda molti anni fa, lo stesso che potremmo incontrare nei vari bozzetti artistici di saghe come Star Wars. A questo aggiungo che, da lettore trentennale di fantascienza, a più riprese mi sono sentito un mercante estrapolato dal Ciclo delle Fondazioni di Asimov.

Catan Astropionieri amici alieni

In definitiva non posso non considerare questo Catan Astropionieri come il capitolo standalone più interessante dell’intera serie Catan, sia per la sua ambientazione (di sicuro fascino per il sottoscritto) che per le aggiunte rispetto al gioco classico. Prima di salutarvi voglio però aggiungere un piccolo consiglio di gioco: focalizzatevi in particolare sulla costruzione del mondo tramite la “Variante scoperta”, perché anche se in questa troverete un pizzico di strategia in meno, tutto sarà arricchito da una componente di “scoperta” (per l’appunto) in grado di restituire al meglio le sensazioni dell’esplorazione spaziale.

Un ringraziamento speciale a Giochi Uniti

    Io sono JeruS e sono qui per le mie passioni. Quali? Ci sono i videogiochi dai tempi dell’Amiga, il Cinema e le Serie TV con le loro meravigliose storie, ed ovviamente i giochi da tavolo... i libri, i fumetti, la fotografia, il disegno, la scrittura… insomma avete capito! A coronare il tutto una laurea in Scienze Naturali così da poter divulgare il bello in ogni sua forma!

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