GRID Autosport (Nintendo Switch)

GRID Autosport Nintendo Switch

Voto:

La buona Codemasters ha proprio deciso di confonderci le idee, in questo inizio di autunno 2019. La software house britannica, infatti, marcherà il mese di ottobre con la pubblicazione del nuovo capitolo della collana GRID in uscita su PC, Xbox One, Play Station 4 e Google Stadia, con un titolo che fungerà quasi da reboot della serie.

Il videogame oggetto della recensione, però, è la conversione curata da Feral Interactive per Nintendo Switch dell’eccellente GRID Autosport, pubblicato nel 2014 per le console della precedente generazione. Sebbene non potente come le concorrenti, l’ibrida di casa Nintendo ha ricevuto un ottimo trattamento dato che questa edizione di GRID Autosport non è una semplice e sbrigativa conversione fatta per rimpolpare le casse della compagnia, ma un ottimo videogame che profuma di Nintendo Switch in ogni aspetto e che, finalmente, porta un titolo automobilistico degno di nota sull’eShop.

GRID Autosport nintendo switch Formula
La visuale topdown viene offerta solo per le vetture Formula. Rappresenta un eccellente compromesso per chi, come me, è abituato a guidare con visuale interna.

GRID Autosport vuole essere un’opera magna, un racing game capace di esplorare ogni tipologia di competizione automobilistica su circuito, dalle gare di endurance a quelle per vetture a ruote scoperte. Proprio per questo rappresentò la degna conclusione della trilogia che tanto successo riscosse su PlayStation 3 e Xbox 360. Cuore centrale del titolo è rappresentato dall’immensa carriera single player, modalità che vi terrà incollati allo schermo per 30/35 ore qualora vogliate solo portarla a termine, ma che sarà ben più longeva per tutti i malati di completismo. Anche il pacchetto circuiti e auto è di tutto rispetto, con ben 28 ambientazioni e più di 100 tracciati (includendo le varie possibili varianti) e altrettante vetture, includendo anche i DLC rilasciati per l’originale.

Sebbene GRID Autosport sia un gioco stranoto agli appassionati, vale la pena soffermarsi sulle meccaniche della già nominata carriera. Questa è chiaramente divisa in diverse categorie e il giocatore dovrà eccellere in ognuna di esse per poter accedere, infine, ad un contratto riservato ai soli piloti esperti, una sorta di grande slam dove sono incluse tutte le tipologie di competizioni e dalla durata più accentuata.

GRID Autosport nintendo switch carriera progressi
Schermata riassuntiva dei progressi ottenuti nella carriera con i punti esperienza, accumulati nelle varie classi.

La prima categoria presentata è quella Touring, contraddistinta da vetture Gran Turismo a ruote coperte e gare dove l’aggressività è conditio sine qua non per ottenere la vittoria, anche a costo di lasciare qualche sportellata qui e lì. Gli eventi Touring hanno la peculiarità, inoltre, di presentare 2 gare per weekend. La griglia di partenza della seconda sarà determinata dall’ordine di arrivo della prima ma a posizioni invertite. In poche parole, se si arriva primi in Gara 1, si parte ultimi in Gara 2, a tutto vantaggio dello spettacolo e dell’azione.

Altra competizione a ruote coperte è quella intitolata Endurance, in cui il giocatore è chiamato ad affrontare competizioni lunghe 8 minuti e dove la gestione del deterioramento degli pneumatici svolge un ruolo cruciale. In questa divisione si guidano autentici bolidi, mostri di potenza difficili da governare. È quindi importante trovare il bilancio giusto tra una guida conservativa e una più aggressiva, ma sicuramente più dispendiosa per le coperture.

grid autosport nintendo switch drift

La classe a ruote scoperte (Open Wheels) premia il guidatore meticoloso, attento ai dettagli e dalla guida pulita. I contratti offerti in questa divisione garantiscono la guida di velocissime vetture Formula che, per loro natura, sono ben più fragili delle auto Touring e che, pertanto, non digeriscono bene gli urti. La fase di qualifica è quindi fondamentale e garantirsi un ottimo piazzamento sulla grid line agevola non di poco il giocatore nelle due gare per weekend.

La categoria meno riuscita, a mio parere, è quella chiamata Tuning, nella quale si mescolano sfide a tempo e competizioni di drifting. Una commistione che non ho particolarmente apprezzato, ma che ha almeno il merito di accendere i riflettori sul tuning delle automobili. Chiude la rassegna la classe Street nella quale si corre in bellissimi circuiti cittadini con vetture perfettamente adatte al contesto. Le vie di fuga sono però assenti e, anche in questo caso, la vittoria passa solo attraverso il giusto bilanciamento tra impetuosità e strategia.

GRID Autosport nintendo switch circuito cittadino
I circuiti cittadini sono tutti divertenti e ottimamente caratterizzati.

La giocabilità di GRID Autosport riassume perfettamente la filosofia Codemasters sia in termini di approcciabilità che, soprattutto di scalabilità. GRID Autosport non è un simulatore estremo, non restituisce la stessa maniacale sensazione di realismo offerta, per esempio, da titoli come Assetto Corsa. Ma, così come in Forza Horizon 4, agendo sugli innumerevoli settaggi nel menù di selezione della difficoltà si può spostare l’asticella fino ad avere un’esperienza semi-simulativa. Ovviamente, tutto ciò funziona anche nel verso opposto e si può portare GRID Autosport a comportarsi quasi come un titolo arcade. Non posso che applaudire tanta duttilità e, come ho già avuto modo di affermare in passato, questo approccio garantisce la miglior esperienza possibile in un racing game.

Dispiace constatare che lo sforzo profuso nel gameplay non incontri le periferiche migliori per esprimerlo. I Joy-Con, purtroppo, si comportano terribilmente quando si prova a spingere il gioco verso la simulazione e l’assenza dei trigger analogici si fa sentire soprattutto nelle competizioni di Drifting. L’impossibilità di parzializzare non solo il freno, ma anche e soprattutto l’acceleratore, può rubare diversi secondi sui tempi sul giro e restituisce spesso una sensazione di guida assolutamente innaturale. Codemasters e Feral Interactive dimostrano, però, di conoscere bene la console Nintendo e risulta encomiabile, in tal senso, la completa compatibilità del controller Gamecube (dotato infatti di trigger analogici) con GRID Autosport.

GRID Autosport nintendo switch controlli
Ecco le innumerevoli configurazioni che offre GRID Autosport. Tra queste spicca la completa compatibilità con il controller per Gamecube.

La stretta connessione tra Nintendo Switch e GRID Autosport non si ferma alle sole configurazioni dei controlli, ma si spinge fino alle personalizzazioni grafiche. Sono rimasto piacevolmente sorpreso nello scoprire che è possibile scegliere tra addirittura tre diverse possibilità, anche a partita in corso. Qualora si stia giocando in modalità docked, infatti, si potranno attivare le così chiamate modalità grafica e modalità performance. La prima di queste blocca il framerate a 30fps e arricchisce auto, ambiente e circuiti di dettagli, texture ed effetti di luce assolutamente rimarchevoli per essere mossi da una Nintendo Switch. La seconda, con target a 60fps, risulta molto più fluida a costo di accettare qualche compromesso grafico in più.

Starà al giocatore, quindi, scegliere se optare per un maggior appagamento visivo o per una migliore restituzione della velocità. In modalità portatile, inoltre, si può accedere ad una terza configurazione chiamata risparmio energetico che tende a salvaguardare l’autonomia della console diminuendo il dettaglio grafico e portando il framerate a 30fps. Sebbene nella mia prova abbia incontrato qualche rallentamento di troppo, soprattutto nelle fasi più concitate, non si può che applaudire lo sforzo profuso dagli sviluppatori che hanno dato il loro meglio per donare personalità ed esclusività a questa particolare edizione di GRID Autosport.

GRID Autosport nintendo switch grafica
Uno scatto preso in modalità grafica performance. Come è possibile notare le ombre non sono dinamiche, gli effetti di luce sono quasi assenti e l’erba è semplicemente resa con una texture.

Le mancanze di GRID Autosport sono tutte da trovare nella differenza che traspare tra un racing game moderno ed uno pubblicato nel 2014. È un videogame vetusto sotto diversi aspetti e, pertanto, non aspettatevi ad esempio eventi settimanali/stagionali, modalità always online, tornei in rete, sistemi di ranking moderni. È un gioco di corse che, per molti versi, appartiene ad un modo di vedere i videogame passato.

Tutto ciò ad ogni modo non cozza con la console Nintendo la quale, per sua stessa concezione, premia significativamente anche il mercato dei giochi più orientati al single player. A molti potrebbe non piacere, inoltre, la mancanza di un vero e proprio garage. GRID Autosport vuole spingere il giocatore a concentrarsi sulle corse, attraverso una serie di contratti, piuttosto che sulle automobili stesse, il loro possesso e la loro messa a punto.

GRID Autosport nintendo switch filmato
Le cutscene presenti in GRID Autosport sono un autentico tocco di classe.

Codemasters colma finalmente un’enorme lacuna nel parco titoli di Nintendo Switch, portando GRID Autosport, uno dei suoi titoli migliori, sulla console ibrida giapponese. La conversione, ad opera di Feral Interactive, è perfetta in ogni suo punto ed è chiaro come sia stata effettuata tenendo bene a mente l’utenza a cui si rivolge. Peccato solo che i Joy-Con non siano esattamente le migliori periferiche con cui godersi questo eccellente racing game.

Special thanks to Feral Interactive




Vivo nella costante speranza che venga finalmente costruita un'astronave per Namek. Nell'attesa, tra una tazza di caffè d'orzo e una pizza Hawaiiana, impiego il mio tempo videogiocando e discutendo di argomenti che non interessano a nessuno. Nelle ore diurne sono un architetto.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*