La Divina Commedia di Go Nagai – Omnibus

Voto:

Mi avvicinai per la prima volta alla Divina Commedia di Go Nagai durante i miei studi liceali, in concomitanza con lo studio della sua controparte letteraria. Ero appena reduce dalla lettura di Devilman e avido di opere simili mi sono imbattuto in questa perla del maestro di Wajima.

Dopo l’edizione del 2014, composta da 3 tankobon, la Commedia nagaiana torna, sempre ad opera di J-Pop Manga, in versione Omnibus. Si sentiva veramente il bisogno di una nuova ristampa per questo piccolo gioiellino del fumetto nipponico, che da molto tempo ormai era introvabile nella sua vecchia edizione.

Un Omnibus che mette tutti d’accordo, dai fan di Go Nagai agli amanti della Divina Commedia. In questa sua personale rivisitazione del peregrinaggio di Dante nei regni ultraterreni, il mangaka si prende il rischio di rappresentare una delle storie tra le più immaginifiche, un racconto che soprattutto nelle ultime battute risulta essere etereo e astratto già solo per essere concepito dalla mente (figurarsi essere rappresentato su tavola), riuscendo tuttavia a sviare dal problema mantenendo una eleganza nel tratto straordinaria.

Nagai, per sua stessa ammissione, prende spunto dalle illustrazioni di Gustave Doré che, insieme a pochissimi altri, si era prefisso l’arduo compito di illustrare quasi per intero la Commedia. Alcune tavole sono rielaborazioni 1:1 delle incisioni di Doré, un modo da parte di Nagai di far trasparire l’amore che prova per il lavoro del suo collega, ma che allo stesso tempo lascia un senso di alienazione data la grande, e anche ovvia, differenza che c’è tra i due stili. Questa alternanza dona poca organicità all’opera nella sua interezza, che sembra un patchwork di tavole realizzate due artisti completamente diversi.

la divina commedia go nagai gustave doré
A sinistra il Caronte di Gustave Doré, a destra quello di Go Nagai

Nagai con il suo tratto nervoso e sporco si dà alla pazza gioia nel realizzare i demoni che infestano i gironi infernali, reduce anche dall’allenamento con la saga di Devilman e Mao Dante (molti dei demoni dell’inferno strizzano anche l’occhio a vecchi design di diavoli apparsi nella sua vecchia opera). Il problema sull’etereo viene in un certo senso svicolato concentrandosi di più sulla prima cantica, che occupa circa i 2/3 dell’opera, relegando solo all’ultima porzione le altre due.

Il grottesco del suo tratto si presta perfettamente a trasporre la crudezza delle scene descritte dal Vate fiorentino nell’Inferno e nel Purgatorio, un po’ meno invece in quelle pacifiche e angeliche del Paradiso. Gli spigoli e le linee marcate si prestano poco all’ambientazione e ai toni generali di quella parte di racconto, dando al lettore una sensazione di straniamento, causata anche dalla quasi totale assenza di sfondi nelle ultime battute.

la divina commedia go nagai cerbero

La Divina Commedia Omnibus può essere acquistata al prezzo di copertina di €29.90, forse un po’ altino considerando l’effettiva lunghezza dell’opera e il prezzo della vecchia edizione, ma tutto sommato giusto nell’ottica di un volume di pregio rivolto in gran parte ai collezionisti. Tra l’altro presso gli store Feltrinelli è disponibile anche con una cover variant.

Un acquisto obbligato per i fan irriducibili di Nagai; sicuramente questi ultimi saranno estremamente soddisfatti dello sfoggio di abilità che il mangaka mostra in questo fumetto, una vera gioia degli occhi per chi ama il suo tratto, accentuata ancora di più grazie al formato delle tavole proposto da J-Pop.

Un ringraziamento speciale a J-Pop Manga

TheAGE98 Articoli
Ho sempre avuto la mania di recensire tutto quello che leggo o a cui gioco consigliando (o costringendo) tutti i miei amici e conoscenti ad avvicinarsi a quella determinata opera.

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