Mask’d – The divine children

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Il catalogo di Star Comics si è arricchito di un ottimo nuovo titolo nostrano: Mask’d – The divine children, scritto da Fiore Manni con Michele Monteleone e illustrato da Ilaria Catalani.

Il protagonista è Tien Chen, un adolescente di origine cinese con una vita piuttosto monotona: il padre gestisce un minimarket e chiede spesso aiuto al figlio, che accetta svogliatamente pur non vedendo di buon occhio i tentativi del suo vecchio di rifarsi una vita e conoscere altre donne dopo la morte della madre. Anche sul versante scolastico la situazione non è poi così rosea: Tien è uno studente piuttosto mediocre e nelle sue giornate non accade mai nulla di entusiasmante. Questo finché una sera, proprio quando si trova da solo in negozio, fanno irruzione due figure misteriose.

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Si tratta di un ragazzino con una maschera di volpe e una katana, e un adulto con il numero 56 sul volto. Nel giro di pochi attimi, questi due strani individui sfoderano le loro armi, distruggendo tutto. Tien, nel tentativo disperato di salvare il negozio, tocca inavvertitamente una maschera raffigurante una scimmia, che si fonde col suo volto. Prima che possa comprendere cosa sta accadendo, i due sconosciuti si allontanano, lasciandolo solo nel minimarket ormai distrutto e con una maschera dagli strani poteri fra le mani.

Il padre del nostro protagonista e i poliziotti stentano a credere al suo bizzarro racconto di uno scontro fatto di magie, katane e maschere: tutto fa pensare che Tien abbia semplicemente voluto sfogare le sue frustrazioni sul negozio di famiglia. A complicare ulteriormente la situazione, Tien ha un sogno molto vivido in cui si trova faccia a faccia con una gigantesca scimmia, che si rivolge a lui come “figlio del divino“.

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Il giorno successivo viene annunciato l’arrivo di un nuovo studente nella classe di Tien: Nikolaj Volkov, lo stesso ragazzino con indosso la maschera di kitsune (parola giapponese che significa “volpe”) che aveva fatto irruzione nel negozio la sera prima. Senza particolari preamboli, Niko gli rivela gli eventi del giorno precedente: un ladro ha sottratto al suo clan l’artefatto più potente della loro collezione: la maschera del dio scimmia, Sun Wukong.

Contrariamente ad ogni aspettativa, questa maschera si è ora legata a Tien in modo indissolubile (un evento incredibilmente raro) e l’unica chance che ha di sopravvivere al prossimo attacco è imparare a utilizzarne i poteri. All’inusuale duetto si aggiunge un terzo elemento, Melody Mann, ragazzina appartenente al clan degli inglesi, anche lei sulle tracce del ladro.

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Ma che cosa sono realmente le maschere? In tempi antichissimi, gli dei vivevano in una dimensione chiamata teatro del sogno e comunicavano con alcuni esseri umani prescelti grazie al potere di maschere imbevute di poteri divini. I discepoli più promettenti ricevettero in dono delle maschere dai poteri prodigiosi, ma vennero presto corrotti dalla sete di potere. Scoppiò così a una guerra e gli dei decisero di voltare alle spalle agli uomini, che avevano tradito la loro fiducia.

I tre ragazzi, muniti ognuno di un potente artefatto, cercheranno di padroneggiare al meglio le loro abilità e scoprire senza aiuti esterni chi si nasconde dietro ai tentativi di appropriarsi della maschera della scimmia. La storia procede con un ritmo serrato e un ottimo equilibrio fra le scene d’azione, quelle incentrate sull’evoluzione del rapporto fra i tre protagonisti, gli allenamenti, le indagini e gli scontri con i nemici. Le problematiche adolescenziali, anziché rallentare la narrazione, risultano perfettamente funzionali alla trama e rendono la dinamica del terzetto protagonista ancora più ricca di sfaccettature.

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Mask’d mette molta carne al fuoco: il background è promettente, intriso di rimandi all’oriente e al misticismo, la storia semplice e lineare ma con tanti misteri da svelare. Un grande punto di forza sta nella caratterizzazione del protagonista e dei suoi due amici: pur andando incontro a un processo di crescita, il loro comportamento rispecchia perfettamente la loro età ed è sempre credibile. Il terzetto funziona benissimo e le loro interazioni sono sempre spassose e riuscite: da un parte Tien, timido e imbranato, ma via via sempre più sicuro di sé e delle sue nuove abilità, Nikolaj, molto vanitoso ma sempre pronto ad aiutare i suoi amici, e infine Melody, coraggiosa e spigliata.

Il fumetto è senza dubbio più adatto a un pubblico giovane, che potrà meglio immedesimarsi nei protagonisti e sentirsi coinvolto nelle loro avventure. Risulta però una lettura piacevole anche per gli adulti, disimpegnata, divertente e dinamica. Deliziose le citazioni nerd, come i rimandi a Star Wars, The Mask e Batman, e ottimi i disegni.

Un ringraziamento speciale a Star Comics

Melancoliae Articoli
Una traduttrice made in Italy appassionata di videogiochi (in particolare j-rpg), fumetti (Bonelli, americani e giapponesi), anime, letteratura fantasy e sci-fi e serie tv.

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