Ormai lo sappiamo, Disney ha investito molto per i diritti su Star Wars e probabilmente continuerà a sfornare un film del franchise all’anno finché sarà possibile. Questa filosofia ha diviso parecchio i pareri dei fan: ad alcuni va benissimo e accolgono ben volentieri ogni nuovo capitolo della saga, che sia della storia principale o uno spinoff, altri sono fortemente contrari, altri ancora sono semplicemente preoccupati che questa strada possa portare ad un vicolo cieco.
In quest’ultima categoria s’inserisce Mark Hamill, attore fondamentale della saga. Nonostante le abbia dato l’ultimo saluto ne Gli Ultimi Jedi, Hamill vi rimane per ovvi motivi affezionato, e ultimamente in un’intervista con Cinema Blend ha detto:
“Dovrebbero calmarsi, perché di questo passo rischiano di saturare tutto eccessivamente. Ho detto a Disney ‘Davvero? (Solo: A Star Wars Story, ndr) Esce solo cinque mesi dopo di noi (Gli Ultimi Jedi, ndr)? Non potete almeno aspettare fino a Natale?’ Ma avevano già programmato tutto – erano impegnati anche coi film Marvel e i propri, cose che vanno oltre le mie competenze.”
Ma Hammill, dubbi condivisibili a parte, ha voluto specificare che non è del tutto contrario a nuovi film di Star Wars, e a differenza di molti fan che si sono creati un’idea molto chiusa e specifica sulla saga, lui crede che non ci siano davvero limiti alle storie da poter creare in quest’universo narrativo:
“Non dovrebbe esserci (un limite allo storytelling, ndr), dal momento che si tratta di una tela praticamente infinita. Ogni film standalone può avere la sua propria identità. Rogue One ad esempio è crudo, più simile a un film di guerra… E anche se non ne sono certo, presumo che Solo sia più orientato alla commedia, dal momento che lui è una canaglia, un giocatore d’azzardo e un donnaiolo. Penso che il vantaggio di questi film sia che non devono seguire la formula delle trilogie, dunque fanno le loro premesse, le portano avanti, concludono il tutto e vanno via lasciando il pubblico con la voglia di volerne ancora. Le possibilità sono infinite.”
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