The Marvels, un film insospettabilmente valido

the marvels film recensione

Voto:

La paura era tanta, visto l’operato dei Marvel Studios dopo Endgame (fatta eccezione per Guardiani della Galassia Vol. 3), ed è quasi inutile sottolineare ancora quanto il Marvel Cinematic Universe si sia accartocciato su sé stesso alla ricerca di qualcosa che possa dare nuova linfa ad una saga cinematografica infinita che, a 4 anni dal suo apice, sta ancora cercando di imboccare la strada giusta per proporre una trama orizzontale degna di nota, ma The Marvels non è affatto da buttare via.

Questo prodotto Marvel tutto al femminile per motivi più o meno validi arriva nelle sale con i peggiori auspici, ma è bene mettere subito in chiaro che probabilmente se n’è parlato fin troppo senza la minima cognizione di causa.

the marvels protagoniste

The Marvels riprende le storie di Monica Rambeau (dopo WandVision), Kamala Khan (dopo Ms Marvel) e Captain Marvel, che si ritrovano ad essere connesse tra loro a causa dei propri poteri (e non solo). Sotto l’occhio vigile e impeccabile del Nick Fury di Samuel L. Jackson, eterno collante del MCU, dovranno fare squadra per fronteggiare Dar-Benn, una minaccia Kree proveniente dal passato di Carol.

Si potrebbe avere l’impressione di un film volto a sbandierare superficialmente un po’ di girl power, ma non è così, e bisogna riconoscere che le tre protagoniste insieme funzionano alla grande. Kamala (Iman Vellani), accompagnata dalla sua stravagante famiglia, ruba egregiamente la scena confermandosi uno dei pochi personaggi Marvel degni di nota usciti da Disney+ (per quanto la serie a lei dedicata non sia di certo perfetta).

the marvels gatto

La sua sorpresa e incredulità nel passare da una realtà supereroistica minore a una nettamente più importante è resa piuttosto bene sia dall’attrice che dalla scrittura del personaggio, così come il suo esilarante rapporto di devozione nei confronti di Carol Danvers, che da idolo adolescenziale finisce per essere addirittura sua partner. Le interazioni tra le protagoniste funzionano grosso modo tutte, ma sono proprio le dinamiche tra Carol e Kamala a fornire gli spunti più genuinamente comici del film.

Monica Rambeau (Teyonah Parris) è probabilmente quella che ha meno da dire, e anche il riavvicinamento dopo 30 anni con la “zia Carol” poteva essere trattato in maniera più approfondita, ma nonostante tutto non sfigura. Per quanto riguarda Captain Marvel (Brie Larson) la pellicola ha il grande pregio di iniziare a scavare nel passato del personaggio, andando a spiegare e giustificare il suo status da perenne “musona” visto fino ad oggi, che ha contribuito a renderla antipatica a una consistente fetta di pubblico. The Marvels potrebbe finalmente portare molti a rivalutare un personaggio che qui si riscopre più tridimensionale di quanto si pensasse, e che probabilmente non meritava le tante critiche negative ricevute.

the marvels combattimento

Motore della storia è lo switch spaziale che costringe le protagoniste a scambiarsi di posto ogniqualvolta usano i loro poteri, e la sua resa è efficace soprattutto grazie alla regia della giovane Nia DaCosta (Candyman), che si destreggia molto bene sia nelle scene d’azione corali (alcune delle quali anche prolungate ma mai sfiancanti), sia in quelle che coinvolgono le tre protagoniste in differenti luoghi allo stesso tempo.

Come villain troviamo Dar-Benn, interpretata da una Zawe Ashton con lo sguardo perennemente in cagnesco. Nonostante in fin dei conti risulti il classico villain del MCU senza infamia e senza lode, perlomeno è ben contestualizzata nel passato di Carol. La furia e la rabbia di Dar-Benn sono motivate e giustificate, e anche il suo obiettivo appare onorevole, seppur attuato con violenza e senza riguardi per nessuno che non sia il suo popolo Kree.

Ah, in questo film compaiono anche gli Skrull, giusto per il tempo di sottolineare quanto la serie Secret Invasion sia stata inutile e senza senso, oltre che terribile sotto quasi tutti i punti di vista. Tant’è che se non l’avete vista potete tranquillamente continuare a ignorarla, ci tenevo a dirvelo.

the marvels villain

Ovviamente non manca più di qualche ingenuità, come spostamenti repentini da un posto all’altro quando necessiterebbero di ore, deus ex machina fin troppo inverosimili anche per un film Marvel (vero, Goose?), un finale forse un po’ troppo frettoloso e una sequenza musical imbarazzante, che preferirei rimuovere seduta stante dal mio cervello. Sono cose che non è detto possano andar giù a tutti, ma di certo sono più tollerabili in un film genuino e senza troppe pretese come questo, anziché in pellicole che promettevano di essere chissà cosa come Quantumania.

Non siamo tornati ai vecchi fasti del MCU, questo è assodato, ma respirare un po’ di aria fresca dopo il marasma e la confusione degli ultimi tempi è senz’altro una bella sensazione. The Marvels non sarà il film Marvel che meritavamo dopo questi ultimi anni di oblio (sempre eccezion fatta per il terzo film dei Guardiani, è bene sottolinearlo), ma è probabilmente quello di cui avevamo bisogno per provare a recuperare un po’ di speranza e fiducia in questo universo. Nulla per cui urlare al miracolo, ma un cinecomic frizzante, divertente e scorrevole per passare 1 ora e 45 minuti in relax e senza dover necessariamente spegnere il cervello.

Per concludere, segnalo che alla fine del film sono presenti due scene: una che apre le porte a qualcosa che personalmente penso sarebbe molto carino vedere, e una per cui non sono sicuro che siate pronti. Date fiducia a The Marvels e andate al cinema!




Il Tac non è un critico cinematografico o uno studioso di cinema, ma semplicemente un cinefilo, seriofilo e all'occorrenza fumettofilo, a cui piacere mettere il becco su tutto quello che gli capita sotto mano... o sotto zampa.

1 Commento

  1. Film sconclusionato e woke. Una trama così sgangherata e piena di buchi non si era mai vista. Il peggior film marvel di swmpre.

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