Dobugawa – La superficie dell’acqua, di Aoi Ikebe

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Voto:

Dopo la meravigliosa serie Princess Maison, Bao Publishing ci trasporta di nuovo nella scrittura delicata e magnetica di Aoi Ikebe con il volume autoconclusivo Dobugawa – La superficie dell’acqua, che va ad arricchire la collana Aiken della casa editrice.

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Col suo tocco inconfondibile, l’autrice mette in scena un universo tutto femminile, che prende forma attraverso silenzi, espressioni e azioni, piuttosto che con le parole. La storia si snoda lungo quelle che sembrano essere due diverse linee temporali, unite dalla figura misteriosa di una donna.

A fare da sfondo alla vicenda è una città della quale non ci viene rivelato il nome, ma caratterizzata da un particolare a dir poco bizzarro: vi è una fogna che rende l’aria fetida e insopportabile, e gli abitanti non mancano di lamentarsi del tanfo tremendo, percepibile soprattutto in prossimità di un fiume. Eppure, un’anziana signora sembra totalmente immune a questo grottesco elemento e se ne sta tutto il giorno seduta su una panchina, proprio di fronte all’ansa del fiume, con lo sguardo sognante e l’espressione rilassata.

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La maggior parte dei passanti non la nota neppure, mentre qualcun altro la osserva incuriosito per qualche attimo, domandandosi a cosa stia pensando e perché abbia scelto di riposare proprio nel punto in cui l’aria è più nauseante. In mezzo agli scorci di vita di coloro che passano nelle vicinanze del fiume e gettano lo sguardo sulla vecchina, inseriti magistralmente dall’autrice come brevi accenni legati in qualche misura alla protagonista, si espande a poco a poco un mondo totalmente diverso, quasi antitetico a quello vissuto dall’anziana signora.

Si tratta proprio dei suoi ricordi: una visione che esprime appieno l’età giovanile, sprigionando leggerezza ed esplosioni di colori fra i sapori, le risate e i battibecchi di alcune ragazze. Incontriamo così delle giovani sorelle, incredibilmente diverse l’una dall’altra, ma unite da un forte legame, che si può cogliere fra le parole non dette e i gesti d’affetto che si scambiano. Le giovani donne hanno un tenore di vita piuttosto alto, come dimostrano il loro abbigliamento e l’aspetto curato, oltre alla presenza di una cuoca che serve loro pietanze prelibate ispirate alla cucina francese.

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Una delle caratteristiche più affascinanti della scrittura di Aoi Ikebe è la sua propensione ad attingere sempre alla quotidianità, e non poteva mancare dunque un elemento chiave come il cibo. I sapori, i profumi e l’aspetto di pietanze legate all’infanzia riescono ad esercitare su di noi un potere incredibile e l’autrice, lungi dal voler semplicemente elencare una serie di piatti dal nome altisonante, pone l’accento su eventi e rapporti umani associati a dei piatti specifici, dando vita così a ricordi giovanili estremamente toccanti e veritieri.

Nell’arco di poche pagine, emergono ritratti di donne ben definiti e realistici: ognuna di loro ha un temperamento unico ed è animata da forti convinzioni, motivo per il quale non mancano scontri e incomprensioni. Aleggia sull’apparente pace domestica un elemento nefasto, che fa presagire un futuro ben diverso da quello che immaginano: si tratta proprio del fiume e dell’odore forte e tremendo che satura l’aria.

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Nell’intreccio costante fra presente e futuro, l’anziana signora sembrerebbe a un primo sguardo un guscio vuoto, manchevole della vitalità che sprigionava da ragazza, ormai immobile e condannata a ripetere ogni giorno gli stessi gesti. Eppure, quella che potrebbe sembrare mera rassegnazione a una noiosa routine, altro non è che genuina soddisfazione per la dolce semplicità dei gesti quotidiani. Avvertiamo però che qualcosa manca nella sua vita, ma a cambiare il corso degli eventi saranno incontri dettati dal caso, o forse dal destino.

Soave, malinconico, ma al tempo stesso dotato di grande vitalità, Dobugawa è un manga da assaporare con lentezza: il lettore entra in punta di piedi all’interno di un sogno dai contorni lievemente offuscati e ne esce col cuore colmo di sentimenti agrodolci. Aoi Ikebe dà prova ancora una volta della sua maestria nel rappresentare la poesia del quotidiano e la bellezza racchiusa nelle piccole cose. Consigliato soprattutto a lettori più maturi.

Un ringraziamento speciale a Bao Publishing

    Melancoliae Articoli
    Una traduttrice made in Italy appassionata di videogiochi (in particolare j-rpg), fumetti (Bonelli, americani e giapponesi), anime, letteratura fantasy e sci-fi e serie tv.

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