Con il suo penultimo volume, il manga Princess Maison di Aoi Ikebe, pubblicato in Italia da Bao Publishing, sta per volgere al termine. È quasi impossibile non affezionarsi alla giovane Sachi Numagoe, protagonista di questa splendida serie, e a tutte le donne delle quali il manga ci ha regalato scorci di vita vissuta, così realistici e genuini da sembrare confessioni di amici stretti. Con la sua consueta delicatezza e attenzione ai dettagli, Aoi Ikebe ci trasporta nelle vite di donne molto diverse tra loro, ma legate da un sottile filo invisibile.
Come abbiamo scoperto nei volumi precedenti, la tenace e caparbia Sachi è finalmente riuscita a coronare il suo sogno di acquistare una casa, nonostante sia così giovane e, soprattutto, single. Perché una cruda verità che Princess Maison ci svela fra le sue pagine, è proprio la matassa aggrovigliata fatta di pregiudizi e luoghi comuni che circonda le donne senza un compagno.
La ricerca estremamente meticolosa e attenta di Sachi ha fatto sì che gli agenti immobiliari dell’agenzia Mochii si affezionassero a lei e, grazie a un commisto di curiosità e ammirazione, sono sbocciate addirittura delle amicizie. Una di queste è quella con Kaname, personaggio di poche parole ma estremamente interessante, che dovrà proprio in questo volume prendere decisioni importanti per il suo futuro e valutare il peso delle sue scelte di vita. È troppo tardi per il matrimonio? È davvero una tappa obbligata nella vita di ogni donna o corre il rischio di cedere a pressioni esterne?
Un nuovo capitolo è iniziato per la nostra protagonista che, nonostante le difficoltà e l’assenza di una rete familiare che potesse supportarla, è riuscita con le sue sole forze ad acquistare una casa che rispondesse in tutto e per tutto alle sue esigenze. Questo nido caldo e accogliente Sachi lo cura in ogni dettaglio per assaporarvi i suoi momenti liberi, mentre di pari passo esplora il nuovo quartiere, ricco di novità e angoli deliziosi tutti da scoprire.
Ma adesso che il grande sogno che rincorreva è diventato realtà, qual è il prossimo passo? Sono davvero sufficienti il senso di libertà, l’indipendenza economica e le amicizie per una vita piena e felice? Dove tracciare il confine tra i suoi desideri più veri e genuini e le aspettative della società e delle persone attorno a lei? È proprio attorno a queste domande spinose che si sviluppa il quinto volume di Princess Maison, presentandoci anche dei nuovi personaggi.
Una chicca della serie Princess Maison sono gli intermezzi dedicati a sondaggi realmente effettuati su un campione di donne nubili giapponesi, per presentare differenze nelle loro abitudini e sensazioni in base alla vita che conducono. I risultati svelano importanti similitudini e differenze fra le donne che hanno scelto di vivere assieme ai genitori rispetto a quelle che invece vivono da sole in affitto, e poi ancora donne single che però vivono in un immobile di proprietà. Questi sondaggi non costituiscono solo un divertente intervallo fra le varie storie, ma rendono ancora più completo il quadro che Aoi Ikebe intende mostrarci, unendo dati e statistiche a frammenti di vissuto delle donne che conosciamo fra le pagine di questo splendido manga.
Fra i nuovi personaggi presentati spiccano un’anziana signora che, nonostante l’età piuttosto avanzata, è riuscita ad acquistare una casa tutta per sé, e la misteriosa Seya Etō, che tenta in ogni modo di liberarsi di una casa che trasuda cattivi ricordi legati a un matrimonio fallito. Mentre l’anziana signora si destreggia in un vibrante quartiere di Tokyo, assaporando ogni dettaglio capace di riempire il cuore di gioia, ma senza dimenticare di lanciare uno sguardo al passato, Seya sembra in bilico fra giudizi esterni circa la sua decisione di separarsi dal marito e le proprie necessità. Il cammino di queste donne si intreccerà in modi inaspettati a quello di Sachi.
Aoi Ikebe tocca inoltre questioni riguardanti i social media come mezzo per ostentare una vita piena e felice. Ma qual è la percezione che occhi esterni hanno dei tasselli di vita che vogliamo mostrare al mondo? E quali giudizi comportano? Perché in fondo quello su cui Princess Maison vuole davvero farci soffermare è il peso che diamo al giudizio altrui e alle aspettative di una società che non sempre è capace di considerare l’individualità e le necessità di ognuno. Quali saranno i prossimi passi per Sachi, Kaname e le altre donne?
“È che mi piace essere libera e godermi ciò che amo per conto mio.
Ma so che non ho mai conosciuto il calore di qualcuno di importante.”
Un ringraziamento speciale a Bao Publishing
Commenta per primo