Brindille – Volume 2: Verso la Luce

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Voto:

SaldaPress con il volume 2 conclude il ciclo narrativo di Brindille, graphic novel fantasy ideata da Frédéric Brrémaud e portata in vita grazie alle matite di Federico Bertolucci.

Abbiamo già parlato in un precedente articolo del primo volume, che aveva creato non poca attesa nei confronti del successivo, proprio perché avrebbe dato un senso a tutte le briciole disseminate lungo la narrazione suggellandole con la parola “Fine”. Brindille 2: Verso la Luce segue ed esplora ancora di più il mondo fantasy in cui agisce la protagonista e lo fa senza alcuno sforzo apparente da parte sia di Bertolucci e Brrémaud, anzi, sembra quasi che i due autori si divertano ad inventare nuove divertentissime creature e ambientazioni.

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La narrazione riprende esattamente da dove era stata lasciata, in un momento molto difficile per la protagonista, sola e persa; da quel momento in poi a lei si affiancherà un altro invisibile protagonista, ovvero la “ricerca“: ricerca di amici, di se stessa (vi ricordiamo che lei non ricorda nulla sul suo passato e sulla sua identità), ricerca di uno scopo, di un modo per sconfiggere i nemici… tutto il fumetto tende verso questo grande ed unico obiettivo.

Si percepisce costantemente l’atmosfera tipica di ogni volume che volge alla conclusione, perché ci viene data la sensazione che finalmente ogni passo, azione e scelta abbiano uno scopo concreto, pronto per essere svelato. Il ritmo diventa sempre più frenetico e serrato in vista della battaglia finale, quindi si arriva ad una lettura più veloce, tesa a farci entrare in sintonia con il vissuto di Brindille, caratterizzato da ricerca, addestramento e battaglia (purtroppo sono ben lontani i momenti di pace e tranquillità).

I disegni sono sempre fantastici, Bertolucci non compie mai un passo falso, al contrario riconferma la sua maestria nel riuscire a non rendere monotono un mondo dove prevalgono colori come il verde e l’azzurro. Difficile annoiarsi osservando i suoi disegni: ogni tavola deve essere esplorata alla ricerca di eventuali dettagli nascosti, quasi come fosse una divertente caccia al tesoro. Inoltre non si può non menzionare anche questa volta l’uso sopraffino dei chiaroscuri, atti a creare punti luce realistici che danno una profondità quasi palpabile all’ambientazione.

Il ritmo e la velocità di narrazione aumentano in modo esponenziale, perché dove ad esempio vediamo che Brindille si allena quasi totalmente ignara del disastro che avviene poco lontano, i nemici avanzano senza sosta come granelli di una clessidra che si vanno accumulando verso il fondo: il tempo viene scandito inesorabilmente, ogni momento che passa ha un peso e viene avvertito con enorme gravità. Lo scontro è inevitabile, non ci sono alternative.

È tutto così rivolto all’azione e alla risoluzione che nessuno dei personaggi vecchi o nuovi che appariranno verranno ulteriormente approfonditi: il palcoscenico è e resta di Brindille. Questa scelta comporta dei pro come dei contro: tutta l’attenzione è focalizzata sulla protagonista, quindi le intenzioni dello sceneggiatore sono ben chiare, ma ciò lascia delle curiosità (alcune piccole e facilmente risolvibili) fastidiosamente in sospeso e si vanno a creare degli interrogativi che purtroppo non troveranno mai una risposta.

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E allora dov’è la scintilla che rende il fumetto SaldaPress qualcosa di più di un semplice racconto di crescita, dove la ragazza sperduta recupera la memoria e sconfigge il male? La scintilla c’è ed è racchiusa in un colpo di scena magistrale, una risoluzione finale che potrà lasciare alcuni soddisfatti ed altri no, ma che innegabilmente sarà in grado di sorprendere con la sua imprevedibilità.

Eppure non ho potuto confermare o alzare il mio voto rispetto a Brindille 1, anzi l’ho dovuto leggermente abbassare per un motivo: l’asticella delle aspettative era molto alta, altissima, soprattutto grazie a due mostri sacri come Bertolucci e Brrémaud, e questa enorme velocità nel concludere la storia mi ha spiazzata.

La storia è validissima, i disegni sopraffini, la trama complessa ed articolata, ma trovo la risoluzione troppo veloce, sento quasi la necessità di un volume intermedio o di uno seguente per spiegare le troppe cose lasciate in sospeso. Ciò non di meno, confermo il fatto che sia un ottimo fumetto in cui ci si riesce totalmente ad immergere, vivendo l’avventura insieme alla protagonista.

Un ringraziamento speciale alla SaldaPress

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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