JiokE – Voglio il tuo cuore

jioke voglio il tuo cuore

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Dopo Pazzia e La casa dei pulcini, JiokE giunge alla sua terza opera pubblicata con Edizioni BD, confermandosi una garanzia per tutti coloro che nei fumetti amano l’horror con una vena di realismo, lettori con lo stomaco di ferro pronti ad accettare la crudeltà del mondo trasposta a livelli estremi.

Voglio il tuo cuore vede come protagonista Martina, una ragazzina delle medie che pagina dopo pagina mostra diverse problematiche. I genitori la picchiano, forse abusano di lei, di conseguenza lei si isola (o meglio, gli altri la allontanano) e frequenta solo Umberto, un trentenne che spaccia e le permette di fumare. Martina vive quindi in una condizione di forte disagio, e questo non le permette di relazionarsi normalmente con le persone che le sono intorno.

La relazione fra Martina e Umberto è complessa, morbosa, malata. Sanno che qualcosa è sbagliato, ma non sembra che riescano a farne a meno. Martina è ben consapevole del “lavoro” di Umberto, come è consapevole che il loro è un rapporto clandestino che non può e non deve essere scoperto; fra i due, la più matura sembra lei. Umberto vede i lividi della giovane, sa che soffre e non vuole che ciò accada, e quando vede che delle compagne la prendono in giro non ci vede più dalla rabbia. Vuole il meglio per la sua Martina, farebbe di tutto per renderla felice, per mettere fine alle vessazioni che subisce dagli altri, e lei lo sa bene.

Voglio il tuo cuore è questo: un racconto di tensione su un rapporto palesemente malato, l’immersione in una spirale di dipendenza emotiva dove non si capisce più chi sia la vittima e chi il carnefice, ma è ben comprensibile che gli esiti possano essere solamente disastrosi. Martina, Umberto, i genitori di Martina, persino le compagne che bullizzano la protagonista, sono tutte vittime di un sistema che abbandona le persone a sé stesse, che non le ascolta, non nota i problemi e soprattutto non tenta di risolverli se non quando è troppo tardi.

JiokE realizza ancora una volta un fumetto sapientemente stratificato, che tramite l’esasperazione del dramma getta l’orrore davanti agli occhi del lettore. “Ecco cosa potrebbe accadere” è il pensiero che permea l’opera, perché ogni giorno avvengono orrori indicibili, impensabili, ma spesso vengono edulcorati e dimenticati troppo in fretta. Sicuramente non bisogna vivere con la costante paura che possa accadere qualcosa di negativo, ma bisogna essere consapevoli che non è tutto rose e fiori, e che le persone che ci sorridono possono nascondere problemi di cui non abbiamo minimamente idea.

Voglio il tuo cuore richiede una lettura attenta, poiché anche i personaggi secondari hanno tanto da raccontare e da trasmettere, anche se indirettamente; inoltre è importante non essere facilmente impressionabili, sia per la componente più gore, sia per la sua crudezza. L’autore non accetta le mezze misure, il dramma è dramma e non bisogna abbellirlo, altrimenti non viene trasmesso con verità. Ed ecco quindi una piccola parte del mondo, una finestra che JiokE apre nell’intimo di Martina e delle persone che le gravitano attorno, raccontando la spirale infernale nella quale tutti vengono trascinati.

Il tratto tagliente e graffiante, dove i chiaroscuri dominano e non c’è bisogno di colori, vede un’elaborata alternanza tra colori pieni e riempimento tramite linee. I tratti delle persone, le loro stesse figure, a volte vengono trasfigurate rivelando come vengono percepite o come sono realmente. JiokE gioca, spaventa, fa ridere, ponendo l’accento su come le cose possano essere percepite diversamente a seconda di quello che accade: prima una persona può rivelarsi bella, dolce, accondiscendente, per poi assumere un aspetto quasi mostruoso.

Voglio il tuo cuore conferma la bravura e lo stile di JiokE, che non fa mancare anche colpi di scena inaspettati in grado di rendere la storia più solida e peculiare. Questo fumetto è una critica, un urlo che non deve disperdersi, ma essere ascoltato. Non si tratta di una una lettura semplice, ma d’altro canto non vuole esserlo, e lancia il suo messaggio travolgendo inevitabilmente il lettore.

Un ringraziamento speciale a Edizioni BD

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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