Guida a Star Trek per autostoppisti

guida a star trek per autostoppisti

Spiegare il fenomeno Star Trek degli ultimi anni non è facile. Nonostante le nuove serie stiano riscuotendo un ottimo successo col pubblico, le serie classiche sono ancora viste con una certa diffidenza e paura, perché? Cercherò di spiegarlo alla maniera di Star Trek, ovvero con un esempio: l’universo Marvel è entrato a pieno diritto nell’immaginario collettivo grazie al grande affresco cinematografico dipinto dall’MCU, eppure il comparto fumettistico della Casa delle Idee continua ad essere sempre più in crisi. Questo perché i nuovi, ipotetici, lettori sono scoraggiati dalla mole di materiale disponibile, dalle origini rinarrate più volte, dalle retcon continue, e per loro diventa più semplice seguire solo i film.

In un certo senso, Star Trek sta avendo lo stesso problema. Il pensiero più comunemente diffuso è: “sono centinaia di episodi e io c’avrei anche una vita”. Per ovviare a questo problema, mi sono deciso a scrivere questa guida dove indicherò tutti gli episodi cardine, serie per serie, stagione per stagione. Il tutto per recuperare Star Trek in maniera soddisfacente e con poco sforzo (anche così però un po’ di impegno dovrete mettercelo).

Serie classica (The Original Series)

star trek tos serie classica

Partiamo subito col dire che la serie classica degli anni ’60 non ha una vera e propria continuità interna. Il successo dello show sarebbe arrivato solo dopo la sua conclusione e tutto era in divenire. Il canone Trek stesso era ancora solo una serie di idee abbozzate, e per questo alcuni comportamenti dei personaggi possono sembrare bizzarri.

Il mio consiglio, dunque, è di partire con la visione direttamente da The Next Generation e usare la serie classica per decompressione, quando si vuole qualcosa di più semplice e ingenuo. Questo perché essendo una serie degli anni ’60 ha dei ritmi da serie degli anni ’60, non adatti a tutti i palati. La serie classica, o TOS (The Original Series), è anche quella con la maggiore dose maggiore di soggettività sugli episodi da proporre. Mi sono limitato a sceglierne una manciata, quelli più iconici o forse più importanti, ma sentitevi liberi di spaziare in tutte le tre stagioni. È anche quella con la numerazione meno accurata (alcuni elenchi le numerano in ordine di produzione e altri di messa in onda), quindi preferisco mettervi direttamente i titoli degli episodi e la stagione da cui sono presi.

Di particolare rilevanza sono: Oltre la galassia, vero e proprio pilot della serie (in realtà il secondo); L’ammutinamento, doppio episodio dove (con un espediente narrativo) viene mostrato il primo pilot del franchise, poiché la serie ebbe due episodi pilota, e il primo vedeva al comando della nave il Capitano Pike (sì, quel Pike protagonista della nuova serie Strange New World), ma venne cassato dalla rete televisiva in favore di quello con l’equipaggio del Capitano Kirk. Poi La navicella invisibile e Missione di pace che vedono l’esordio rispettivamente dei Romulani e dei Klingon, antagonisti classici dei nostri equipaggi; Spazio profondo con l’arrivo di Khan, (sì, quel “KHAAAAAAAAAAAN”) e Arena dove c’è il famoso e famigerato (e ai nostri occhi ormai ridicolo) scontro tra Kirk e il lucertolone umanoide, che credo tutti abbiate visto almeno una volta nella vostra vita. Infine, di capitale importanza è Specchio, specchio dove c’è l’esordio del celeberrimo universo specchio visto anche in Discovery.

Stagione uno:

  • Il naufrago delle stelle
  • Oltre la galassia
  • Il filtro di venere
  • L’espediente della carbonite
  • L’ammutinamento
  • La navicella invisibile
  • Arena
  • Spazio profondo
  • Missione di pace
  • Uccidere per amore

Stagione due:

  • Il duello
  • Specchio, specchio
  • Viaggio a Babel
  • Animaletti pericolosi

Stagione tre:

  • Incidente all’Enterprise
  • La ragnatela Tholiana

The Next Generation

star trek the next generation

Verso la fine degli anni ’80 Star Trek era oramai un successo planetario. Le repliche trasmesse negli anni ’70 avevano portato in auge l’Enterprise del Capitano Kirk e anche i primi 4 film erano stati un successone. Gene Roddenberry (il creatore del franchise) era oramai una personalità all’interno della casa di produzione, e sentì che i tempi erano maturi per indire una bella riunione e annunciare: “È ora di fare una nuova serie di Star Trek”. Tutti quanti alla Paramount applaudirono. “Sarà ambientata cento anni dopo gli eventi della serie classica” e lì applaudì un po’ meno gente: perché buttare alle ortiche tutta la continuità creata? “E la nuova Enterprise sarà capitanata da un capitano pelato”. Ad applaudire furono solo in due (e suppongo entrambi con problemi di capelli). Ma oh, era Roddenberry, non gli si poteva dire di no, quindi il progetto venne approvato lo stesso.

A credere a questa nuova idea furono davvero in pochi, e tra questi pochi non si annoveravano neanche gli stessi attori coinvolti, convinti che il progetto sarebbe naufragato presto. I fan a loro volta erano in agitazione: “questo non è il mio Star Trek” (e se la cosa vi suona familiare è perché cambiano le epoche, ma i fandom rimangono sempre uguali). In effetti le prime due stagioni furono abbastanza caotiche, ma dalla terza, finalmente, il progetto cominciò a prendere una forma definitiva e BOOM, ecco la migliore serie mai realizzata di Star Trek (non la mia preferita, ma obiettivamente la migliore). Il tutto è raccontato nell’ottimo documentario Chaos on the bridge.

La prima stagione rispecchia nitidamente la caoticità del progetto. Il pilot fu pensato inizialmente per essere di una sola puntata e solo dopo si optò per la puntata doppia, aggiungendo la sottotrama di Q praticamente scollegata dalla trama principale. L’intera stagione, inoltre, ha una trama di fondo piuttosto banale e mai ripresa, che però presenta anche elementi importanti per la mitologia dell’universo Trek, come ad esempio l’esordio dei Ferengi, razza nata per essere solo la macchietta del cattivo ignorante, che però troverà la sua dimensione in Deep Space Nine.

Stagione uno:

  • 1×01-02 Incontro a Farpoint
  • 1×05 Ultimo Avamposto
  • 1×09 La Battaglia
  • 1×11 Haven
  • 1×13 Datalore
  • 1×20 Cuore di Klingon
  • 1×23 La pelle del male
  • 1×25 Cospirazione
  • 1×26 La zona neutrale

Nella seconda stagione cominciano i primi guizzi narrativi. Di particolare importanza La misura di un uomo, uno dei migliori episodi di tutto Star Trek, che analizza in maniera incredibilmente lucida e filosofica cosa ci definisce esseri umani. Argomento attualissimo ancora oggi. Nota importante: in questa stagione viene introdotto un personaggio ricorrente interpretato da un’attrice già di grande successo in quegli anni, ovvero Whoopi Goldberg.

Stagione due:

  • 2×03 Elementare, caro Data
  • 2×05 Rumoroso come un sussurro
  • 2×09 La misura di un uomo
  • 2×14 Fattore Icaro
  • 2×16 Chi è Q?
  • 2×17 Trappola per samaritani
  • 2×20 L’emissario

Con la terza stagione si entra finalmente nel vivo con parecchi episodi importanti per l’evoluzione dei personaggi. Il pericolo Romulano si fa sempre più presente e segna l’esordio un altro personaggio ricorrente interpretato da un attore amato: Dwight Schultz, ovvero il Murdock di A-Team.

Stagione tre:

  • 3×07 Il nemico
  • 3×08 Il tunnel conteso
  • 3×10 Il traditore
  • 3×13 Deja Q
  • 3×15 L’Enterprise del passato
  • 3×16 La figlia di Data
  • 3×17 I peccati del Padre
  • 3×19 Le vacanze del Capitano
  • 3×21 Illusione o realtà?
  • 3×24 Sarek
  • 3×26 L’attacco dei Borg

La quarta stagione ha molti episodi incentrarsi sul concetto di famiglia e l’arrivo sulla scena dei Cardassiani, altra razza antagonista che troverà splendore in Deep Space Nine. Tra gli episodi mi soffermerei in maniera particolare su Giustizia sommaria, che include un magnifico monologo finale del Capitano Picard.

Stagione quattro:

  • 4×01 L’attacco dei Borg
  • 4×02 Famiglie
  • 4×03 Fratelli
  • 4×07 Successione
  • 4×11 Una giornata di Data
  • 4×12 Un uomo ferito
  • 4×20 Q-pido
  • 4×21 Giustizia sommaria
  • 4×23 L’ospite
  • 4×25 Programma: amore
  • 4×26 La via di Klingon

La quinta stagione annovera gli episodi con i messaggi più intensi dell’intera serie. L’importanza di riuscire a stabilire un dialogo in Darmok, l’eutanasia in Questione di etica, l’identità sessuale de Il diritto di esistere e l’identità culturale in Una vita per ricordare. Inoltre, in termini di mitologia, vediamo il ritorno di Leonard Nimoy nei panni di Spock e l’esordio dei Bajoriani e dei Maquis.

Stagione cinque:

  • 5×01 La via di Klingon
  • 5×02 Darmok
  • 5×03 Il guardiamarina Ro
  • 5×07-08 Il segreto di Spock
  • 5×10 L’onda soliton
  • 5×16 Questione di etica
  • 5×17 Il diritto di essere
  • 5×19 Il primo dovere
  • 5×24 Io, Borg
  • 5×25 Una vita per ricordare
  • 5×26 Un mistero dal passato

La sesta stagione potremmo definirla quella dei ritorni. Più di un personaggio visto in passato fa capolino di nuovo sull’Enterprise. Inoltre, l’intensissimo episodio doppio Il peso del comando esplora la tragedia dei prigionieri di guerra e della tortura. Nota di colore: nell’episodio finale è presente il vero Stephen Hawking, da sempre fan di Star Trek, che interpreta sé stesso tramite un espediente narrativo.

Stagione sei:

  • 6×01 Un mistero dal passato
  • 6×04 Il naufrago del tempo
  • 6×10-11 Il peso del Comando
  • 6×12 La nave in bottiglia
  • 6×14 Il volto del nemico
  • 6×16-17 La voce del sangue
  • 6×20 Il segreto della vita
  • 6×24 Duplicato
  • 6×26 Il ritorno dei Borg

La settima e ultima stagione è quella della piena maturità della serie. Si sarebbe potuto andare avanti? Forse. Ma quando una serie all’apice del successo decide di fermarsi perché sente di aver oramai detto tutto, c’è solo da applaudire. Qui vediamo le evoluzioni finali di Data e di altri personaggi ricorrenti. Tenete bene a mente Giovani carriere, puntata drammatica che però farà da spunto per Lower Decks (la recente serie animata parodistica degli ultimi anni), e La Pegasus, non solo per la presenza del John Locke di Lost, ma anche perché sarà molto importante in futuro, per un’altra serie. Ultima nota: finale di serie a mio avviso perfetto.

Stagione sette:

  • 7×01 Il ritorno dei Borg
  • 7×04-05 L’arma perduta
  • 7×06 Programma: Sogno
  • 7×09 Inquinamento spaziale
  • 7×12 La Pegasus
  • 7×15 Giovani carriere
  • 7×20 La fine del viaggio
  • 7×21 Alexander
  • 7×22 La vendetta di Bok
  • 7×24 Il tenente Ro
  • 7×25-26 Ieri, oggi e domani

Deep Space Nine

star trek deep space nine

Eugene Wesley Roddenberry, detto Gene, aveva un sogno. Ex-pilota militare e civile, sognava un futuro dove l’umanità avesse messo da parte le proprie diversità per uno scopo comune. Questo sogno diventò Star Trek, prima con TOS e poi con TNG. Ma nel 1991 il creatore di questo sogno tristemente si spense all’età di soli 70 anni a causa di arresto cardiaco, nell’abbraccio dei suoi cari. Oltre alla tristezza per la sua dipartita, veniva anche a mancare l’anima di Star Trek. È vero, da parecchio tempo ormai aveva smesso di occuparsi attivamente della sua opera, ma senza di lui Star Trek avrebbe avuto ancora senso di chiamarsi così? Serviva qualche nuova idea, e ad averla furono due veterani del franchise: Rick Berman e Michael Piller.

Su Deep Space Nine si sono dette parecchie cose, principalmente che Roddenberry non avrebbe mai avallato il progetto. L’universo presentato nella serie era molto più cupo e oscuro e lo spettro della guerra aleggiava ovunque. Per la prima volta le vicende si sviluppavano in un interno statico, come una stazione spaziale, e non dinamico come una nave. La serie si presentava come una grande metafora della Seconda Guerra Mondiale. I Cardassiani, razza presentata come estremamente legata al concetto di Stato, dispotica ed espansionista, aveva invaso il pianeta natale dei Bajoriani, razza pacifica e religiosa, costringendoli per 60 anni in campi di lavoro. La serie iniziava proprio all’alba del loro ritiro, lasciando il pianeta privo di risorse e con una grande instabilità politica. Per la prima volta veniva affrontato il concetto di religione e specialmente di fanatismo religioso, sempre grazie alle metafore consentite dalla fantascienza. Aggiungiamoci cellule terroristiche, rottura di antiche alleanze e infine guerra aperta. Questo vi fa capire che il sogno di Roddenberry andava a farsi friggere.

Ora non sta a me convincervi che le cose non stiano così, però credo che affermare che DS9 infranga il sogno del suo creatore sia un modo troppo semplicistico di vedere la cosa. Star Trek si è sempre adattato al suo tempo affrontando problemi del suo tempo. Vedere un ufficiale donna in plancia, per di più di colore, a noi sembra una banalità, ma vi posso assicurare che negli Stati Uniti degli anni ’60 non era affatto così. Molti insorsero, mentre altri semplicemente si stupirono. Tuttavia la serie presentava la cosa in maniera molto naturale, come a dire “il futuro è questo, fatevene una ragione”. Nella stessa maniera, gli anni ’90 furono quelli delle grandi rivolte razziali (ed ecco quindi un capitano di colore) e della guerra nei Balcani e in Iraq. Star Trek non poteva esimersi dal mostrare cosa significa la guerra, utilizzata non più come semplice espediente narrativo, bensì con le sue vere ripercussioni, con le sue scelte difficili e con la dimostrazione che, alla fine, non c’è mai un vincitore ma solo tanti sconfitti.

La prima stagione di DS9 ha una partenza molto lenta, non c’è ancora il piglio che la serie avrà dalla terza stagione in avanti e molti episodi sono riempitivi senza particolare mordente. L’unica trama di fondo che pare esserci è quella religiosa, anche se La chiave vivente pone un bel foreshadowing per quello che sarà il futuro. Di particolare interesse Colpevole ad ogni costo per i suoi rimandi alle persecuzioni naziste.

Stagione uno:

  • 1×01-02 L’emissario
  • 1×02 Il terrorista
  • 1×08 Il passato di Dax
  • 1×11 Nagus per un giorno
  • 1×12 La chiave vivente
  • 1×13 Guerra per sempre
  • 1×17 Il cucciolo
  • 1×19 Colpevole ad ogni costo
  • 1×20 Nelle mani dei profeti

Nella seconda stagione vediamo finalmente germogliare la trama principale della serie e anche alcune interessanti sottotrame minori. In primis, cominciamo a fare la conoscenza di uno dei personaggi più interessanti di tutto l’universo di Star Trek, il cardassiano Garak, personaggio grigio per eccellenza. Incontriamo anche la cellula terroristica dei Maquis (già vista in TNG) e si comincia a scoprire qualcosa di più sulla razza Ferengi, che qui assume dei toni più sfaccettati. Attenzione al grande ritorno dell’universo specchio, che dopo la genesi in TOS, in questa serie raggiunge il suo splendore.

Stagione due:

  • 2×01-02-03 La rivolta
  • 2×05 Cardassiani
  • 2×07 Uno strano Ferengi
  • 2×08 La lista di Vaatrik
  • 2×12 Il mostro dell’inconscio
  • 2×18 Un vecchio amore
  • 2×19 Patto di sangue
  • 2×20-21 La ribellione
  • 2×22 Il mistero di Garak
  • 2×23 Attraverso lo specchio
  • 2×25 Il collaborazionista
  • 2×26 I Jem’Hadar

Nella terza stagione finalmente vengono svelate le carte, il vero antagonista della serie si palesa e si comincia a respirare un certo clima di tensione. Nel frattempo anche la politica interna di Bajor comincia a delinearsi.

Stagione tre:

  • 3×01-02 In cerca dei fondatori
  • 3×03 Il casato di Quark
  • 3×04 Equilibrio perduto
  • 3×05 Seconda pelle
  • 3×06 Nato per combattere
  • 3×11-12 Tempi passati
  • 3×13 La scelta di Bashir
  • 3×16 Scampato pericolo
  • 3×19 Sisko allo specchio
  • 3×20-21 Attacco ai fondatori
  • 3×23 Affari di famiglia
  • 3×26 Il vero nemico

La quarta stagione segna l’inizio della grande trama orizzontale che si svilupperà per tutte le restanti stagioni. Sulla stazione arriva Worf direttamente da TNG (che aveva finito il suo corso da un po’) e per la prima volta cominciamo a capire che la guerra non sarà solo un mero espediente narrativo, ma avrà delle serie conseguenze. Nel frattempo i Maquis continuano con le loro azioni terroristiche.

Stagione quattro:

  • 4×01-02 La via del guerriero
  • 4×03 Il visitatore
  • 4×05 I sopravvissuti della Ravinok
  • 4×07 Gli omini verdi
  • 4×09 La spada di Kahless
  • 4×11 Il nemico tra noi
  • 4×12 Paradiso perduto
  • 4×13 Prima il dovere
  • 4×14 Ritorno alla gloria
  • 4×15 I figli di Mogh
  • 4×20 Lo specchio infranto
  • 4×22 Per la causa
  • 4×25 Parti del corpo
  • 4×26 Legame spezzato

Se una stagione comincia con una puntata dal titolo Inizia l’apocalisse credo che ci sia davvero poco da aggiungere. Nella quinta stagione la maturazione della serie è oramai completa e.… sì, ci viene mostrato che la guerra fa schifo davvero, in tutte le sue forme. Due note di colore: la prima è che l’attrice che interpreta Kira era davvero incinta (tra l’altro dell’attore che interpreta il dottore) e in quel periodo gli autori dovettero inventare un’intera sottotrama per giustificare la cosa; la seconda è che Animaletti pericolosi è una puntata celebrativa che grazie alla stessa tecnologia già utilizzata in Forrest Gump permise agli attori di entrare all’interno di una puntata della serie classica.

Stagione cinque:

  • 5×01 Inizia l’apocalisse
  • 5×02 La nave
  • 5×04 Eroe per caso
  • 5×06 Animaletti pericolosi
  • 5×09 La scalata
  • 5×10 Estasi
  • 5×12 Nascite
  • 5×13 Per l’uniforme
  • 5×14 All’ombra del purgatorio
  • 5×15 Alla luce dell’inferno
  • 5×16 Il dottor bashir, suppongo
  • 5×19 Legami di sangue e d’acqua
  • 5×20 Canzoni d’amore ferengi
  • 5×21 Soldati dell’impero
  • 5×23 Una fine gloriosa
  • 5×26 Chiamata alle armi

Per la sesta stagione è stato davvero complicato fare una selezione degli episodi, poiché la trama orizzontale copre quasi tutto. Voglio solo sottolineare Lontano, oltre le stelle dove Star Trek è solo un pretesto per raccontare una storia di razzismo dei giorni nostri. Inoltre, vediamo l’esordio della Sezione 31.

Stagione sei:

  • 6×01 Il momento di resistere
  • 6×02 Asperità ed ingiustizie
  • 6×03 Figli
  • 6×04 Dietro le linee
  • 6×05 Aiuta gli audaci
  • 6×06 Il sacrificio degli angeli
  • 6×07 Siete cordialmente invitati…
  • 6×08 Resurrezione
  • 6×13 Lontano, oltre le stelle
  • 6×16 Cuori Klingon
  • 6×18 Inquisizione
  • 6×19 La coscienza di un ufficiale
  • 6×21 Il giudizio
  • 6×23 Profitti e merletti
  • 6×26 Le lacrime dei profeti

Nella settima e ultima stagione ci troviamo di fronte ad una struttura quasi da serie moderna, con la trama orizzontale che unisce quasi tutti gli episodi e dove il finale di serie è un unico arco narrativo che copre gli ultimi dieci episodi. Davvero poco da aggiungere, se non che il finale non ha accontentato proprio tutti, a voi la scelta.

Stagione sette:

  • 7×01 Immagini nella sabbia
  • 7×02 Ombre e simboli
  • 7×03 Immagine residua
  • 7×06 Tradimento, fede e il grande fiume
  • 7×08 L’assedio della AR-558
  • 7×09 Il patto
  • 7×10 Una vita di illusioni
  • 7×12 Lo specchio invisibile
  • 7×16 Inter arma enim silent legis
  • 7×17 Penombra
  • 7×18 Finché morte non ci separi
  • 7×19 Strani compagni di letto
  • 7×20 Il volto mutevole del male
  • 7×21 Quando piove
  • 7×22 Navigando contro vento
  • 7×23 Estremi rimedi
  • 7×24 I mastini della guerra
  • 7×25-26 Quel che si lascia

Voyager

star trek voyager

Con questa serie Star Trek entra in una nuova fase. Dopo TNG e DS9 la continuità si era fatta parecchio arzigogolata, e inventare qualche nuovo antagonista rimasto misteriosamente nascosto nelle precedenti serie avrebbe messo a dura prova la sospensione dell’incredulità degli spettatori. Cosa fare allora? L’idea venne alla nuova autrice che si aggiunse al duo Berman e Piller, Jeri Taylor, e consisteva in un ritorno alle origini dell’esplorazione spaziale, spedendo la Voyager là dove nessun uomo era davvero mai giunto prima, dall’altro lato della galassia.

Vi posso già anticipare che la cosa non riuscì appieno: azzeccata l’idea di amalgamare un equipaggio Federale con un equipaggio Maquis, ma molto meno azzeccate le tante forzature negli episodi a favore della trama. Altro problema era che il rigore scientifico, che da sempre contraddistingueva le serie di Star Trek, vacillò parecchio. Inoltre, lo sviluppo dei personaggi non fu omogeneo come nelle precedenti serie, ma appannaggio principalmente dei soliti due o tre. Anche in questa incarnazione del franchise, la quarta stagione rappresenta il cambiamento di rotta, anche se ad onor del vero le prime tre stagioni non hanno quella povertà di storie come nelle precedenti serie. Da notare come al giorno d’oggi tutto questo non sarebbe possibile: nessuna major avrebbe la pazienza di aspettare tre stagioni di rodaggio. In questo, le serie di Star Trek sono decisamente figlie dei loro tempi.

Prima stagione di rodaggio. Cominciamo a fare conoscenza col nostro equipaggio misto tra Flotta Stellare e Maquis. Ci vengono presentate nuove razze come i Kazon, ispirati a quel che avrebbero dovuto essere in origine i Klingon. Infatti, nella mai realizzata Fase II della serie classica, avremmo scoperto che i Klingon erano in realtà organizzati in tribù, un po’ come le popolazioni barbariche dell’Europa tardo imperiale.

Stagione uno:

  • 1×01-02 Dall’altra parte dell’universo
  • 1×03 Riflessi nel ghiaccio
  • 1×05 Ladri di organi
  • 1×07 La cruna dell’ago
  • 1×10 Fattori Primari
  • 1×11 Tradimento a bordo
  • 1×14 Separazione
  • 1×15 Il segreto di Neelix
  • 1×16 Uno strappo alla regola
  • 1×17 Proiezioni
  • 1×20 Una nuova terra

Nella seconda stagione si intensifica la trama della Voyager in opposizione ai Kazon, con puntate ben riuscite e altre meno. Riappare un personaggio molto amato di TNG che sarà ricorrente in questa serie. Inoltre, questa stagione ha alcuni episodi molti interessanti, tra i quali Il volto del terrore (con chiari riferimenti a IT di Stephen King) e Tuvix, episodio molto più intenso di quello che potrebbe sembrare di primo acchito. Attenzione anche a Gli spiriti del cielo che ha atmosfere molto “lostiane”.

Stagione due:

  • 2×05 Gli spiriti del cielo
  • 2×07 Intrighi
  • 2×10 Alleanze
  • 2×12 Fusione mentale
  • 2×14 Diritto di morte
  • 2×16 Il commissario Neelix
  • 2×17 L’altra Voyager
  • 2×19 Il volto del terrore
  • 2×20 Tuvix
  • 2×21 Sopravvivenza

La terza stagione inizia con una di quelle puntate speciali tipiche del franchise: con un espediente narrativo vengono ricreati alcuni avvenimenti del film Star Trek VI – Rotta verso l’ignoto. Dopodiché assistiamo al classico viaggio nel tempo ai giorni nostri (o meglio loro, parlando di metà anni ’90). Inoltre, inizia la classica sterzata delle terze stagioni Trek verso la nuova trama orizzontale, con l’arrivo di un personaggio talmente iconico che monopolizzerà l’attenzione di questa serie e anche di quelle a venire.

Stagione tre:

  • 3×01 Sopravvivenza
  • 3×02 Flashback
  • 3×05 Profeti e perdite
  • 3×08-09 Futuro anteriore
  • 3×11 Questione di Q-ore
  • 3×16 La febbre del sangue
  • 3×17 Unito
  • 3×22 Problemi di famiglia
  • 3×23 L’origine della specie
  • 3×25 La peggiore delle ipotesi
  • 3×26 Il patto dello scorpione

Nella quarta stagione comincia l’esplorazione del personaggio di Sette di Nove e c’è l’inserimento di una nuova razza antagonista, gli Hirogeni. Inoltre, si assiste all’arrivo di un personaggio ricorrente della serie, il Leonardo da Vinci olografico interpretato dal grande John Rhys-Davies.

Stagione quattro:

  • 4×01 Il patto dello scorpione
  • 4×02 L’addio di Kes
  • 4×03 Il giorno dell’onore
  • 4×05 Repulsione
  • 4×08-09 Un anno d’inferno
  • 4×11 Il volo di Leonardo
  • 4×14 Il messaggio in bottiglia
  • 4×16 Cacciatori
  • 4×17 Prede
  • 4×18-19 Giochi di morte
  • 4×21 Direttiva Omega
  • 4×23 Testimone oculare
  • 4×26 Speranza e paura

Nella quinta stagione domina la paura di non riuscire a tornare a casa, e i principi stessi degli ufficiali della flotta stellare vengono messi alla prova. Finale di stagione esplosivo dove il capitano Janeway dimostrerà nuovamente quanto possa essere battagliera, forse anche oltre i limiti consentiti.

Stagione cinque:

  • 5×01 Il nulla
  • 5×03 Rischio estremo
  • 5×04 La teoria di Shaw
  • 5×06 Senza tempo
  • 5×08 Nulla di umano
  • 5×09 Trenta giorni
  • 5×12 La sposa di Chaotica
  • 5×13 Gravità
  • 5×15-16 Frontiera oscura
  • 5×24 Relativity
  • 5×26 Equinox

A differenza della stagione precedente, nella sesta si comincia a fare i conti su quello che potrebbe significare lasciare il quadrante Delta e sull’influenza della Voyager sullo stesso. Bellissime le evoluzioni del dottore olografico e poi, che ve lo dico a fare, in una delle puntate c’è The Rock!

Stagione sei:

  • 6×01 Equinox
  • 6×02 Istinto di sopravvivenza
  • 6×04 Stagnaio, tenore, dottor, spia
  • 6×09 Cospirazione sulla Voyager
  • 6×10 Pathfinder
  • 6×12 In un batter d’occhio
  • 6×13 Virtuoso
  • 6×15 Tsunkatse
  • 6×16 La collettività
  • 6×18 Cenere alla cenere
  • 6×19 Un gioco da ragazzi
  • 6×24 La linea della vita
  • 6×26 Unimatrice Zero (prima parte)

A parer mio la settima stagione non regge il passo delle precedenti. Molti personaggi sono ormai lasciati a sé stessi senza che abbiano avuto una vera e propria evoluzione, e la serie finisce con una puntata finale che non sa di epilogo. Questo perché nelle intenzioni della Paramount c’era la realizzazione di un film che facesse da vero e proprio epilogo, cosa poi mai concretizzata. Un vero peccato.

Stagione sette:

  • 7×01 Unimatrice Zero (seconda parte)
  • 7×02 Imperfezione
  • 7×05 Una difficile cura
  • 7×06 Il messaggero
  • 7×07 Anima e corpo
  • 7×09-10 In carne ed ossa
  • 7×12 Discendenza
  • 7×16-17 Forza lavoro
  • 7×19 Q2
  • 7×20 L’autore, l’autore
  • 7×23 La colonia
  • 7×25-26 La fine del gioco

Enterprise

star trek enterprise

All’entrata nel ventunesimo secolo Star Trek poteva forse fermarsi? Qualcuno, dopo aver visto Enterprise, potrebbe in effetti dire “forse avrebbe dovuto”. Io non sono tra di questi, ma è indubbio che abbiamo due prime stagioni davvero povere di contenuti, una terza stagione che vuole scimmiottare DS9 come orizzontalità della trama e una quarta stagione in cui, finalmente, la serie assume una propria identità. Peccato che non siamo più negli anni ’90 e le major non hanno più la pazienza di aspettare anni che una serie ingrani, anche se si chiama Star Trek. La serie è un prequel, di moda in quegli anni grazie a Star Wars, e riprende la narrazione qualche anno dopo gli eventi del primo contatto con i Vulcaniani. Le idee alla base in realtà sono ottime e perfettamente sensate. I Vulcaniani vengono presentati non come degli alleati, ma come dei severi protettori che trattano l’umanità con fare superiore dall’alto della loro avanzata tecnologia, non condivisa per non alterare l’evoluzione della razza umana.

In questo contesto si muove la prima nave stellare a chiamarsi Enterprise, solo un prototipo, con una Federazione non ancora fondata e la Terra che cerca disperatamente di ritagliarsi un posto in questa galassia, che fino a poco tempo fa credeva disabitata ed ora invece scopre essere terribilmente affollata. Il pilot è in realtà più che godibile. Il problema è che nel resto delle prime due stagioni la serie, invece di mostrarci l’evoluzione della razza umana fino ad arrivare alle serie classiche come ci si aspetterebbe essendo un prequel, si inerpica in questioni temporali che sono a dir poco assurde e poco interessanti. Si dovrà arrivare alla quarta stagione per avere finalmente una serie interessante che fa della mitologia di Star Trek il suo vero fulcro. Ma come già detto ormai era troppo tardi e la serie venne cancellata, tra l’altro con un episodio finale tra i peggiori mai visti. Per fortuna la quarta stagione ha dei gioielli di puntate che ne giustificano comunque la visione.

Prima stagione con un interessante episodio pilota e poco altro: sicuramente l’approfondimento della razza Andoriana, da sempre presente in Star Trek ma mai troppo sviluppata, è la cosa più apprezzabile. Inoltre, prosegue la sottotrama della guerra fredda temporale.

Stagione uno:

  • 1×01-02 Prima missione
  • 1×03 Vincere la paura
  • 1×07 Il caso Andoriano
  • 1×08 Rompere il ghiaccio
  • 1×11 Guerra temporale
  • 1×12 Nemico silenzioso
  • 1×15 Le ombre di P’Jem
  • 1×17 La fusione
  • 1×19 Acquisizione
  • 1×21 Prigionieri
  • 1×23 La caduta di un eroe
  • 1×26 Onda d’urto

Seconda stagione migliore della prima, forse perché meno arenata nelle questioni temporali, e con qualche puntata interessante per i temi trattati. Il finale preannuncia la terza stagione, che sarà un punto di svolta per la serie. La prossima infatti è una stagione totalmente orizzontale, che in qualche modo si ispira al mood della guerra col Dominio di DS9.

Stagione due:

  • 2×01 Onda d’urto
  • 2×02 Carbon Creek
  • 2×03 Campo minato
  • 2×04 Sosta forzata
  • 2×13 Il mio nemico
  • 2×15 La tregua
  • 2×19 Il processo
  • 2×21 Il recupero
  • 2×23 Rigenerazione
  • 2×26 Attacco alla Terra

Come accennato, terza stagione dalla trama interamente orizzontale che si rifà alle atmosfere di guerra viste in DS9, ma riuscendoci solo in parte. Se da un lato è interessante vedere la trama evolversi, è altresì vero che la stessa sarebbe risolvibile nel giro di poche puntate e non di una stagione intera. In ogni caso un passo avanti rispetto alle prime due stagioni.

Stagione tre:

  • 3×01 Gli xindi
  • 3×04 Rajin
  • 3×06 Esilio
  • 3×07 La kemocite
  • 3×08 Il crepuscolo del tempo
  • 3×11 Carpenter Street
  • 3×12 Il dominio prescelto
  • 3×13 Il test
  • 3×14 Lo stratagemma
  • 3×18 Azati primo
  • 3×19 Danni alla nave
  • 3×20 I dimenticati
  • 3×22 Il consiglio degli Xindi
  • 3×23 Conto alla rovescia
  • 3×24 Ora zero

La stagione quattro è quella della maturità completa per Enterprise, non solo dal punto di vista narrativo ma anche strutturale. Infatti, la stagione è composta quasi interamente da archi narrativi di due o tre puntate (novità assoluta in Star Trek), il che permette di offrirci storie dal respiro più ampio. Cosa ancora più importante, ci dà quello che aspettavamo fin dall’inizio: risposte a delle domande. Perché i Romulani non si erano fatti vedere prima? Come mai i Klingon della serie classica avevano aspetto umano? E altro ancora.

Unico neo, una puntata finale davvero ignobile. Ricordate quando vi ho detto dell’importanza dell’episodio di TNG La Pegasus? Ecco, questo finale di serie è ambientato dentro quella puntata. Non dirò altro per lasciarvi giudicare da soli, ma è l’ennesima dimostrazione che non si credeva più in questo progetto. Personalmente considero il vero finale di serie il trittico di puntate immediatamente precedenti all’ultima.

Stagione quattro:

  • 4×01 Nuovo fronte temporale
  • 4×02 Ritorno a casa
  • 4×04 Terra di confine
  • 4×05 Stazione 12
  • 4×06 I potenziati
  • 4×07 La fornace
  • 4×08 Risvegli
  • 4×09 Il kir’shara
  • 4×12 Babel
  • 4×13 Fragile alleanza
  • 4×14 Gli Aenar
  • 4×15 Virus letale
  • 4×16 Divergenze
  • 4×18-19 In uno specchio oscuro
  • 4×20 Demoni
  • 4×21 Lotta per la Terra
  • 4×22 Federazione prossima frontiera

Considerazioni finali

Intanto, una nota sulla localizzazione italiana. La serie classica è stata doppiata in due momenti diversi; infatti, 52 episodi su 79 (neanche sequenziali) hanno un set di voci, mentre nei rimanenti episodi un secondo, senza considerare che non esistendo ancora un canone italiano di adattamento capita spesso di sentir chiamare una determinata cosa in maniera diversa di puntata in puntata (Starfleet, Flotta Astrale, Flotta Stellare). Per questo il mio consiglio è assolutamente di guardarla in lingua originale.

Per quanto riguarda le serie anni ’90 invece gli adattamenti sono stati curati tutti dallo STIC (Star Trek Italian Club) dando coerenza al tutto. Il problema è che mentre per TNG e Enterprise abbiamo un doppiaggio affidato ad un unico studio, per VOY e DS9 abbiamo doppiaggi eseguiti in momenti diversi; quindi, assistiamo spesso a cambi di voci (Tuvok cambia addirittura 3 voci). Se la cosa non vi infastidisce particolarmente, però, le serie sono godibili anche nel nostro idioma.

Discorso a parte per i titoli delle puntate. Personalmente ritengo criminali alcune scelte compiute. Titoli estremamente spoilerosi, che non rendono giustizia ai temi presenti. Un esempio su tutti: “The Best of Both Worlds“, ovvero “Il meglio di entrambi i mondi” viene tradotto con “L’attacco dei Borg“. Chissà che succederà in questa puntata?

Uno dei problemi maggiori nello stilare una guida come questa è che lo Star Trek degli anni ’90 (che comprende anche Enterprise, pur sfociando nel nuovo secolo) si basa sulla proceduralità; quindi, anche in assenza di un avanzamento della storia, si ha comunque un approfondimento sui vari personaggi. Tagliando alcuni episodi per lasciare spazio solo a quelli importanti per l’avanzamento della trama, si finisce per avere una narrazione in parte depotenziata, in quanto i tanti episodi dedicati a questo o quel personaggio servono a creare un legame emotivo che viene inevitabilmente a mancare.

Infine, ricordiamoci di guardare queste serie con gli occhi dello spettatore di quegli anni, con tutte le ingenuità del caso.

Secco McGregory Articoli
Qualcuno dice che gli anni '80 siano nati grazie a lui, ma sono notizie infondate. L'unica cosa sicura è che questo ragazzo è il prototipo del nerd. Giochi di ruolo, giochi da tavolo, Wargame, Cardgame, Fumetti e Cosplay tutto è passato per le sue mani. Ed oggi, nel nuovo millennio, è pronto a portare la sua esperienza alle nuove generazioni.

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