The Legend of Vox Machina – stagione 1

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Voto:

Già dalle primissime puntate si poteva intuire il grande potenziale di quella che ormai è passata alla storia come la serie di Dungeons & Dragons, e andando avanti le aspettative sono state consolidate, portando probabilmente molte persone a voler provare il gioco di ruolo per antonomasia.

The Legend of Vox Machina, ovvero la trasposizione animata di una delle campagne dei Critical Role, è sicuramente una serie pioniera nel suo genere. Non perché nessuna compagnia di giocatrici e giocatori abbia mai provato a realizzare cose del genere sul web, come testimonia anche la serie Luxastra portata avanti dal canale Youtube Inntale, ma perché prima d’ora non era mai uscita una su una piattaforma importante come Prime Video una serie interamente dedicata a D&D, in grado di conquistare così rapidamente il pubblico. Senza spoiler, vi illustro la trama della prima stagione.

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Siamo nel regno magico di Tal’Dorei, dove tra draghi, necromanzia e banditi di sorta non si ha un attimo di pace. In questo mondo tanto caotico serve una banda di gente che lo sia altrettanto per risolvere questi problemi di proporzioni distruttive. È qui che entrano in gioco i Vox Machina: un party molto eterogeneo e numeroso, composto da un umano artefice, un goliath barbaro, uno gnomo bardo, una mezz’elfa druida, un’altra mezz’elfa ranger con un orso e un fratello ladro, per concludere con una gnoma chierica. La loro priorità è sopravvivere e cercare di divertirsi per non pensare ai dispiaceri della vita, cosa che molto spesso però li porta a mettere in secondo piano il fare buone azioni. La ricerca di un lavoro ben remunerato li porterà ad affrontare nei primi due episodi una sfida più grande di loro, grazie alla quale tuttavia si guadagneranno un posto da chiamare finalmente casa e il compito di proteggere le terre governate dal Consiglio di Tal’Dorei.

Il resto della stagione si concentra principalmente sul background di un personaggio, ovvero Percy, l’umano artefice di sottoclasse artigliere. Le sue origini travagliate coinvolgeranno tutto il resto del party quando busseranno alla porta sotto forma di Lady Delilah Briarwood e suo marito Lord Sylas, responsabili insieme ad altre figure della morte della sua famiglia e la distruzione della sua città. Tra i loro oscuri poteri, il segreto che Percy si porta dietro e la grande capacità dei suoi amici di mandare sempre tutto meravigliosamente in cagnara, persino una storia a tinte gotiche, che rischierebbe quasi di essere troppo “edgy”, diventa invece godibile e coinvolgente.

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The Legend of Vox Machina si è rivelata una serie davvero divertente e avvincente, con scene comiche esilaranti e un’ottima regia delle scene d’azione, coadiuvate da una soundtrack fenomenale e uno stile molto degno di nota nei disegni e le animazioni. L’unica cosa che sottolineo con dispiacere è che non mi sono quasi mai commosso, non ho mai provato chissà quale coinvolgimento emotivo. Inoltre, dal momento che tra protagonisti principali, secondari e forze antagoniste c’è davvero un numero cospicuo di personaggi, non è facile legarsi a loro né tantomeno ricordarsi tutti i loro nomi, per quanto siano facilmente inquadrabili caratterialmente ed esteticamente.

Rispetto al mio articolo precedente di prime impressioni, ora posso esprimermi anche sulla versione italiana, curata dalla direttrice nonché voce di Vax Stefania Depeppe, tradotta da Laura Cherubelli e adattata da Gianandrea Muià, e ci tengo a dirvi che è ottima. In ogni caso, non disdegnerei magari un rewatch in lingua originale nell’attesa della seconda stagione, dato che la voce dei personaggi è proprio quella dei Critical Role, che sono doppiatrici e doppiatori professionisti. Che dire, una serie da (quasi) 20 Nat!




    Chirano Articoli
    Diplomatə al corso e al Master di Sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Torino, laureatə in Letteratura Giapponese a UniTO e felice di essere qua :)

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