Le terrificanti avventure di Sabrina

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La prematura comparsa di Michael Bublé alla radio vi provoca un effetto Grinch? Netflix vi aiuta a conservare un po’ di spirito dell’Halloween passato con la nuova serie tv Le terrificanti avventure di Sabrina.

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L’evoluzione di Sabrina Spellman nel corso degli anni

Reso celebre dalla meravigliosa sit-com anni ’90, il personaggio di Sabrina Spellman ha in realtà origini molto più datate: appare regolarmente nel magazine Archie’s Mad House della Archie Comics negli anni ’60 ed ottiene un fumetto completamente dedicato a lei nel ’71. Ma la Sabrina di Netflix, pur conservando la struttura base di queste storie, si ispira alla serie a fumetti del 2014, più gotica e horror, che segue le sue avventure adolescenziali negli anni ’60.

Prima di continuare, lasciate subito che vi dica una cosa. Questa Sabrina non è neanche lontanamente quella degli incantesimi brillantinosi che guardavate insieme alla nonna e alla cugina catechista: anche se non si tratta di un horror come Hill House, alcune scene lasciano un senso di inquietudine non indifferente tra necromanzia e cannibalismo. Ho già detto che uno dei protagonisti non è altri che Satana? (Moige dove sei).

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La storia è quella che conosciamo tutti: Sabrina, metà strega e metà umana, vive a Greendale insieme alle sue due zie Hilda e Zelda. Innamorata del fidanzato Harvey, è divisa tra la quotidianità di una qualunque teenager e una responsabilità molto più grande, quella di diventare strega a tutti gli effetti e lasciarsi alle spalle scuola e amici per qualcosa di molto più potente e oscuro.

Mancano pochi giorni al suo sedicesimo compleanno e Sabrina sta per ricevere il battesimo oscuro, con cui diventerà ufficialmente una discepola della Chiesa della Notte. Le cose però si complicano quando si rende conto di non avere una scelta, e che una volta dedicata la sua vita alle tenebre non ci sarà più possibilità di ritorno: i poteri che offre il Signore Oscuro sono immensi, ma i sacrifici che richiede lo sono altrettanto.

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Leggenda e mitologia sono molto presenti in questa serie, tanto che se Riverdale (altro prodotto della Archie Comics) è un po’ un Twin Peaks per ragazzi, Le terrificanti avventure di Sabrina ricorda molto True Blood sotto questo aspetto. L’estetica generale si ispira al decennio ’50-’60, ma i temi sono quelli attuali dell’identità di genere, bullismo e femminismo. Sabrina è una ragazza decisa, non ci pensa due volte a difendere la sua amica Susie dai soliti bulli della squadra di football (a questo punto mi chiedo se esistano giocatori di football non bulli nelle scuole americane), ma soprattutto non vuole negarsi la possibilità di essere libera di scegliere cosa fare della propria vita.

Ancora una volta, Netflix ha rischiato di iper-semplificare la tematica femminista, riducendola al “siamo donne, siamo migliori di voi uomini”: fortunatamente, a parte un paio di battute di questo genere, la serie prende una piega piuttosto positiva al riguardo, dando a Sabrina la voce che è quella di una nuova generazione di giovani donne, più indipendenti e meno inclini a farsi sottomettere da una cultura che le vuole docili e obbedienti (e serve fedeli dell’Oscuro Signore in questo caso).

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Il cast della serie è fantastico, ho apprezzato tutte le performance, in particolar modo Kiernan Shipka (Sabrina), Miranda Otto (Zelda) e Chance Perdomo (Ambrose): la Shipka ha una buona presenza scenica ed è proprio come ci aspettavamo che fosse la nuova Sabrina; Miranda Otto ci ha conquistati con la sua interpretazione di Eowyn ne Il Signore degli Anelli, ma la preferisco quasi nei panni di una Zelda stoica e a tratti crudele. Ambrose è un personaggio sconosciuto ai non lettori, ma che ha immediatamente conquistato il pubblico con il suo spiccato senso dell’umorismo: è il cugino di Sabrina, uno stregone confinato tra le mura domestiche perché colpevole di aver infranto le regole del suo mondo. La sua presenza giustifica il silenzio della vera star dello show, il gatto Salem, che in questa versione è un famiglio, un demone che protegge la strega o lo stregone a cui decide di legarsi.

Tirando le somme, Le terrificanti avventure di Sabrina è una serie valida. Gli effetti speciali non sono sempre il massimo, a tratti si capisce che il budget non era cospicuo (i demoni mi hanno ricordato vagamente quelli di Buffy). Il target a cui si rivolge principalmente è quello degli adolescenti, quindi aspettatevi qualche dialogo romantico-zuccheroso, che comunque non rovina l’atmosfera cupa generale. Se riuscite a sopportare l’effetto blur sfocatissimo che la regia utilizza in alcune scene particolari, non perdetevi questa serie!




Princess_Leia Articoli
Classe 1990, appassionata di cinema, musica, serie tv, letteratura e quando il Dio Denaro lo permette, anche viaggiatrice compulsiva! - Books, records, films, these things matter. Call me shallow but it's the fuckin' truth -

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