Questo post è stato rimosso – L’atroce vita di una moderatrice social

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Voto:

“Qual è la cosa più orrenda che hai visto?”

Kayleigh è una ragazza come tante, come noi, con la necessità di lavorare e di rimettere in carreggiata la propria vita. Per questo accetta un impiego presso Hexa, società a cui un’importante piattaforma social subappalta il lavoro di rimozione dei contenuti controversi. Fin da subito la ragazza si rende conto di quanto sia difficile e psicologicamente distruttiva la sua mansione, ma decide di non licenziarsi per almeno due motivi.

Questo post è stato rimosso di Hanna Bervoets è un audace romanzo breve scritto interamente in prima persona, nel quale si intrecciano delicate tematiche come le condizioni di lavoro (e le conseguenze che possono avere sulla psiche) e le questioni riguardanti la vita privata della protagonista, soprattutto la sua tormentata relazione con la compagna. L’autrice propone una lunga lettera inviata da Kayleigh a un avvocato che assiste i suoi ex colleghi, nella quale racconta nel dettaglio il corso di formazione per il lavoro di moderatrice, il modo in cui l’azienda per cui lavora tratta i propri dipendenti e le ripercussioni del lavoro stesso sulla sua salute mentale. Sfruttando il genere epistolare, tutto il romanzo beneficia di una sorta di flusso di coscienza, facendo sì che il lettore venga prima travolto dall’argomento del testo e poi si faccia trascinare fino in fondo.

moderatori social
Illustrazione di Corey Brickley

Ciò che stupisce di questo romanzo è soprattutto la capacità di Bervoets di saper spaziare tra le tematiche in gioco con estrema coerenza ed eleganza, riuscendo dunque a portarci davvero nel faticoso viaggio mentale della protagonista. Ovviamente nella prima parte prevale la spiegazione del lavoro e di come possa portare alla follia; un viaggio in cui è evidente la critica a società realmente esistenti che ci circondano e che in più occasioni sono state argomento di discussione. Sebbene infatti il nome dell’azienda sia fittizio e Kayleigh non scriva mai il nome della piattaforma per cui effettivamente lavora, è evidente che si tratti di un perfetto riflesso del modo che i social più noti hanno di trattare i contenuti controversi. Per quanto riguarda, invece, le concrete condizioni lavorative della protagonista, è chiaro il riferimento all’intera polemica su come siano trattati i dipendenti di noti siti di ecommerce.

Elegantemente, però, la ragazza introduce nel discorso la collega con la quale intraprenderà una relazione, e da lì l’intreccio – che sulle prime sembra poco ordinato (alternando aneddoti privati e lavorativi) – conduce infine all’aspetto più intimo del romanzo e al racconto della sua vita privata, comprese le conseguenze che (di nuovo) il lavoro ha avuto sul suo rapporto con la compagna. Anche il finale, ad una prima lettura, potrebbe sembrare poco in linea con i temi espressi nel racconto, ma è un simbolo vero e proprio di come infine Kayleigh sia stata danneggiata dalla propria mansione e come, per questo, si sia trovata a non comprendere più quale sia il limite tra giusto e sbagliato.

social network Corey Brickley
Illustrazione di Corey Brickley

Con un linguaggio semplice ma mai banale, specchio della generazione al quale è rivolto, Bervoets lascia moltissimo spazio all’immaginazione evitando descrizioni troppo dettagliate, proponendo dunque al lettore di colmare quel “vuoto” (se così possiamo definirlo) immaginando chiunque nei panni della protagonista o dei suoi amici più cari.

Un romanzo breve per definizione, essendo di sole 108 pagine, ma ricco di contenuti e spunti di riflessione affatto scontati all’insegna anche della lotta al politicamente corretto: l’autrice infatti non disdegna anche una terminologia forte, battute scomode e la narrazione della vita sessuale della protagonista (in modo più o meno esplicito).

Questo post è stato rimosso è senz’altro un romanzo da leggere e avere nella propria libreria personale. L’audacia della sua autrice va indubbiamente premiata ma, soprattutto, si tratta di uno spaccato della società che ognuno di noi dovrebbe imparare quantomeno a conoscere in modo da avere anche gli strumenti necessari per contrastarlo.

Un ringraziamento speciale a Mondadori

Claudia_Smith Articoli
Piccola bambina cresciuta a pane e Dragonball, in tenera età scopre l'amore per tutto ciò che è narrazione, dai film ai libri fino ai fumetti di ogni tipo. Ad oggi cacciatrice compulsiva di news per tutto ciò che riguarda la cultura Nerd.

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