Non saprei dire di preciso perché, ma trovo irresistibile l’estetica dei film di fantascienza anni ’50 e ’60. Forse è per questo che appena ho scoperto It From Space, fumetto It Comics creato da Fabiano Ambu, con il suo evidente richiamo al classico del ’53 It Came From Outer Space, in me è scattato qualcosa e più vedevo le immagini pubblicate sui social, più ne rimanevo affascinato. Dovevo averlo.
Di It From Space attualmente esiste un numero zero a tiratura limitata e sono felice di essere riuscito ad ottenerne una copia, peraltro da Ambu in persona, con tanto di disegno originale all’interno. Parliamo di uno spillato a colori di sole 28 pagine, ma per quanto mi riguarda vale la pena procurarselo finché si è in tempo, fosse anche solo per sostenere un progetto promettente.
Il concept alla base di It From Space è molto curioso e l’autore è stato abile a mescolare in maniera equilibrata cultura pop e attualità, senza mai eccedere da un lato o dall’altro anche se a volte sembra andarci vicino. Il fumetto fondamentalmente si ispira alla storia delle origini di Superman, ma con una svolta particolare: stavolta l’alieno precipita in un campo rom.
L’essere extraterrestre, ancora molto piccolo, viene recuperato da una delle famiglie, che lo alleva come uno dei propri figli chiamandolo It, per l’appunto in omaggio a It Came From Outer Space. It però è tutt’altro che simile a un umano: la sua testa è formata da una capsula trasparente con dentro un cervello al quale è attaccato un solo occhio. Eppure crescendo non viene bullizzato e trattato come “diverso” per questo, ma perché è considerato un rom.
Già da questo numero zero del suo fumetto, Ambu muove (seppur con una certa ironia) critiche verso una crescente tendenza alla xenofobia, i politici che la cavalcano per attirare consensi e una cultura superficiale che alimenta tutto questo, fatta di influencer che parlano a vanvera e giornalisti disinteressati alla qualità dell’informazione. In questo contesto, mi ha fatto sorridere trovare personaggi ispirati tanto a persone reali quanto a film e serie tv.
In tal senso però la cosa che ho apprezzato di più è stata la fantasia con cui l’autore ha reinterpretato il recente evento del primo buco nero immortalato in una foto. Non aggiungo altro su questo punto perché non voglio rivelarvi troppo.
Al di là della trama, il fumetto è estremamente appagante sul piano visivo, tant’è che mi sono ritrovato a sfogliarlo più volte solo per riguardare i disegni. Lo stile di Ambu è accattivante e dà il meglio di sé soprattutto nella rappresentazione di creature bizzarre come il protagonista. Le tavole sono composte in maniera molto ordinata, permettendo di concentrarsi su ogni minimo dettaglio delle vignette senza mai perdere il filo del racconto. Lo ritengo davvero un gioiellino.
It From Space N.0 si conclude con un colpo di scena che segue sempre la falsariga di Superman, ma al contempo lascia intendere qualcosa di diverso. Sono molto curioso di scoprire come proseguirà la miniserie, come verranno portati avanti i temi presentati in questo numero e quali segreti nasconde questo mondo.
Il fumetto inoltre si inserisce all’interno di un progetto più ampio dell’autore, il Fabiano Ambu Universe, del quale faranno parte anche gli altri personaggi di suoi fumetti It Comics, ovvero Pop e Josif. Potrebbe riservare belle sorprese in futuro.
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