Quante volte vi sarà capitato di entrare in una libreria e di essere attratti, nonostante la vostra età, dal reparto bambini/ragazzi? Rispondo con la mia personale esperienza: sempre! Non c’è volta che assieme a romanzi, graphic novel, gialli, manuali eccetera, non faccia un salto anche al reparto per i lettori più giovani perché, e non mi duole ammetterlo, mi sento veramente a mio agio!
La strada percorsa dall’editoria dedicata all’infanzia e all’adolescenza ha fatto molti più passi avanti negli ultimi 20-30 anni che in due interi secoli di storia; grafica e illustrazioni sono molto più curate e pensate per il pubblico cui sono dirette, e anche le storie vengono narrate secondo ritmi adatti anche ai lettori più giovani.
Questa cura da parte del mondo adulto verso l’editoria per l’infanzia ha come “effetto collaterale” un enorme interesse per questi prodotti anche da parte di chi è anagraficamente fuori target, soprattutto dal punto di vista grafico: il contemporaneo design minimal ha ovviamente influito anche su questo tipo di prodotti, rendendoli spesso dei veri e propri gioielli da collezione.
La società dei draghi del tè, della neozelandese Katie O’Neill, pubblicato in Italia da SaldaPress, si allinea perfettamente a questo filone di libri illustrati. Il primo motivo per cui si prende in mano il libro della O’Neill sono sicuramente le bellissime illustrazioni: colpisce lo stile semplice, delicato e fiabesco ma estremamente espressivo dell’illustratrice. Il secondo motivo invece sono i draghi! Non ho ancora conosciuto una persona capace di resistere al fascino di questi squamosi esseri fantastici. Grandi, spaventosi, sanguinari, volanti o piccoli, teneri e molto più simili ai nostri gatti domestici che ai loro mitologici cugini feroci, come quelli de La società dei draghi del tè.
La O’Neill ci racconta una storia di amicizia e amore ambientata in un mondo abitato da razze fantastiche che vivono in fiabesca armonia. La piccola Greta, apprendista fabbro nella fonderia della madre, si imbatte in un giovane drago che ha smarrito la strada di casa e decide di aiutarlo, così fa conoscenza con i due tutori del drago, Hesekiel ed Erik, proprietari di un negozio di tè in cui ci si prende cura di un particolare tipo di draghi: i draghi del tè appunto. Sulle corna di questa piccola sotto-razza di drago crescono delle foglie che, se seccate e utilizzate per fare degli infusi, hanno la proprietà di rievocare ricordi nella mente di chi consuma la bevanda.
Greta rimane profondamente affascinata da questo mestiere quasi dimenticato e decide di unirsi alla “Società dei draghi del tè” per imparare a prendersi cura di queste piccole e magiche creature. Frequentando la Società, Greta conosce anche Minette, una ragazza scappata di casa che sembra aver perso sia la memoria sia i poteri magici con cui era nata.
La storia in realtà non va molto oltre a questi incontri e, più che sullo sviluppo di una trama, il libro si concentra sul significato dell’incontro stesso, sull’importanza della memoria, del ricordo e del rapporto tra tradizione e nuove generazioni. La relazione che si instaura tra ogni drago e il tutore che gli viene assegnato, infatti, si fa più stretta se coltivata e vissuta pienamente, prendendosi cura l’uno dell’altro. Grazie alle “foglie di drago“, la memoria diventa qualcosa di tangibile, tanto che anche una bambina dell’età di Greta riesce a comprenderne il significato e l’importanza di preservarla.
Hesekiel ed Erik affidano a Minette e Greta, ognuna portatrice di qualche novità all’interno della Società, il compito di prendersi cura di uno dei loro draghi, affidando così alle nuove generazioni un importante messaggio di pace e di rispetto per il prossimo da tramandare.
La società dei draghi del tè è un elogio della gentilezza, una favola per tutte le età, che con le sue splendide illustrazioni si fa veicolo di messaggi positivi ed affronta temi importanti come l’importanza della diversità e l’accettazione dell’Altro. Un libro per tutti, grandi e piccoli, ideale da sfogliare insieme, condividendone con gli altri la lettura, magari davanti a una bella tazza fumante di tè!
Un ringraziamento speciale a SaldaPress
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