Terminator – 35° anniversario

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Per celebrare il 35° anniversario di Terminator ed alleviare l’attesa del nuovo film Terminator: Destino Oscuro, SaldaPress porta nelle fumetterie e librerie italiane un volume contenente due interessantissime storie che arricchiscono la trama dei primi film.

Nello specifico questi racconti rispondono a domande che molti di voi si saranno posti guardando almeno il primo ed il secondo film: vi siete mai chiesti quale fosse la storia delle altre Sarah Connor? Oppure vi siete mai domandati se altri soldati fossero riusciti nell’impresa di tornare indietro nel tempo? O quali fossero gli altri piani di Skynet e della Resistenza?

terminator 35 fumetto immagine 1

Le due storie del volume dedicato ai 35 anni di Terminator sono ideate e disegnate da autori diversi: la prima è “Tempesta” di John Arcudi, Chris Warner e Paul Guinan, mentre la seconda è “Un solo colpo” di James Robinson e Matt Wagner. Sceneggiatori, disegnatori e coloristi differenti allontanano completamente un racconto dall’altro, spingendomi a commentarli singolarmente anziché nel loro insieme, perché a parte l’ovvia connessione dell’universo dominato da Skynet, non hanno alcun punto in comune.

Entrambe le storie sono collocate tra il primo e secondo film di Terminator (anche perché durante la realizzazione di Tempesta era uscito solamente il primo capitolo), quindi conoscere l’inizio della saga è praticamente d’obbligo, anche se questo lo davo per scontato già solo leggendo il titolo del volume.

terminator 35 fumetto tempesta

Tempesta (1990) è un racconto indubbiamente figlio dei suoi tempi e si nota immediatamente, perché già a colpo d’occhio emerge lo stile tipico dei vecchi fumetti americani (Chris Warner tra l’altro ha collaborato anche con la Marvel e la DC). Ammetto che ci ho messo un po’ ad abituarmi a questo stile, caratterizzato da colori pieni, tratti decisi e masse potenti, ma nulla che mi disturbasse tanto da fermare la lettura, l’unica questione è concedersi il tempo necessario per adattarsi a questo registro linguistico ormai poco usato. Nonostante il brevissimo disagio visivo dato da un tratto inaspettato, il racconto procede scorrevole e veloce, in modo talmente coinvolgente che dispiace abbandonare quel filone narrativo.

Un solo colpo (1991) invece ha uno stile totalmente differente, dal sapore retrò eppure innovativo: a volte sembra un misto fra disegno, collage, puntinismo/soffiato… la resa visiva è più onirica e delicata, peccato che il sogno in questione sia più un incubo caratterizzato da sangue e paura. In questo caso il ritmo è ancora più veloce e battente, tanto da riprodurre appieno l’ansia ed il terrore di una delle Sarah Connor inseguita da un Terminator. Una condanna a morte a cui cerca di opporsi con tutte le sue forze e che fa correre noi con lei, tutto il tempo, tenendoci col fiato sospeso.

terminator 35 fumetto un solo colpo

Queste storie a fumetti, totalmente diverse soprattutto a livello stilistico, sono state scelte per omaggiare una delle saghe cinematografiche più famose di sempre e la loro combinazione è azzeccata, perché grazie ad esse si riesce ad avere sia uno spaccato più vintage che uno più moderno. Riescono a mettere d’accordo tutti gli amanti del genere mettendo sempre in primo piano l’essenza della storia stessa.

Mi ritengo soddisfatta dalla lettura di questa mini-raccolta, che sicuramente va ad arricchire la mia conoscenza nei confronti del mondo creato da James Cameron. È una lettura che non può mancare nella libreria dei fan della saga, perché dà modo di apprezzare i veri Terminator. Oltre a fornire tanti dettagli interessanti, il volume è adrenalinico e soprattutto non ha paura di mostrare il sangue, perché i Terminator in fondo uccidono, “terminano”, senza alcuna morale.

Un ringraziamento speciale a SaldaPress

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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