Tembo The Badass Elephant (PS4)

Scherza con i santi, ma lascia in pace gli elefanti

Voto:

Ricetta: prendete una scodella di Sonic The Hedgehog, aggiungeteci un cucchiaio di Donkey Kong e uno di Super Mario, poi un pizzico di Yoshi e una generosa spolverata di Rambo. Fate impastare e cuocere il tutto dagli chef Game Freak e Sega , ed ecco che avrete un grosso elefante incazzato pronto a salvare la città. Tembo The Badass Elephant in fondo è questo: il meglio dei platform classici sapientemente miscelati e modellati a forma di pachiderma.

Gli sviluppatori di Pokémon hanno ben deciso di fare qualcosa di nuovo creando un platform 2D a scorrimento dallo stile cartoon, stavolta lasciando Nintendo da parte e permettendo agli utenti PC, Xbox One e PS4 di godere comunque di un gioco all’altezza delle esclusive di “Big N”. Come tale, la trama non conta assolutamente una ceppa ed è solo il classico pretesto per dare un senso a quello che andremo a fare: la metropoli di Shell City viene invasa dalla malvagia organizzazione Phantom e l’esercito chiede aiuto a Tembo, valoroso ex-militare ritiratosi su di una isoletta pacifica che, preparatosi in pieno stile Rambo alla battaglia, si lancia al soccorso dei cittadini. Non c’è altro da sapere e va benissimo così.

"To survive a war, you gotta become war"
Gli sviluppatori devono aver pensato qualcosa del genere nella creazione del gioco.

In totale dobbiamo portare a termine 18 livelli divisi in 4 stage, ognuno dei quali si sbloccherà man mano sconfiggendo dei boss che ci è permesso affrontare solo se abbiamo totalizzato un punteggio prestabilito, a cui contribuisce per la maggiore il distruggere tutti i nemici, ma soprattutto salvare tutti i civili imprigionati in ogni livello, cosa che ovviamente non è sempre facile in quanto questi possono nascondersi in passaggi segreti e posti più o meno impensabili inizialmente. Questo meccanismo ci costringerà a ripetere alcuni dei livelli precedenti, se conclusi con troppa superficialità.

Che adorabile macchina da guerra

Per essere uno che pesa svariate tonnellate il nostro eroe è piuttosto agile! Difatti può eseguire scatti in avanti capaci di spazzare via tutto ciò che incontra, dare delle pesantissime culate verso il basso, tramutare la sua proboscide in un martello per dare colpi verso l’alto, compiere scivolate o addirittura farsi a palla a mezz’aria per scagliarsi come un proiettile contro i nemici. Una peculiarità poi è quella di spruzzare getti d’acqua con la proboscide (acqua che tra l’altro non è infinita, ma da ricaricare in dei punti appositi), utile lì dove incontreremo fuoco, elettricità o piante. Queste abilità tornano utili sia in battaglia che nel completamento delle sezioni a piattaforme e piccoli puzzle ambientali.

Come ogni platform degno di questo nome, in Tembo la precisione conta tantissimo e qualsiasi errore farete, che sia calcolare male la distanza di un salto o sbagliare una combinazione di tasti per eseguire una mossa, sarà solo vostra la colpa. Bisogna far anche attenzione a farsi colpire il meno possibile, perché nonostante il nostro personaggio sia grande e grosso, viene privato di buone porzioni di barra della salute nel momento in cui le riceve ed è sufficiente un po’ di distrazione a farci perdere vite come nulla fosse. L’anima classica e se vogliamo un po’ arcade del titolo emerge in una caratteristica fondamentale: dall’inizio alla fine il personaggio e i suoi parametri non cambiano. Proprio così, abbiamo sempre la stessa barra della salute (ricaricabile in parte solo mediante casse di frutta che è possibile trovare in giro) e le stesse mosse da eseguire, quindi gli unici a dover migliorare le proprie abilità siamo noi che giochiamo. Se vi sembra ovvio è solo perché avete sicuramente più di 20 anni.

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Le vite a nostra disposizione sono rappresentate da dei barattoli di burro d’arachidi che Tembo ingurgiterà d’un fiato a ogni morte per tornare alla carica. Se ne ottiene una nuova ogni 300 noccioline raccolte in giro per il livello, quindi riempiendo un nuovo barattolino, come ci viene mostrato a sinistra dello schermo. Se si esauriscono tutte le vite si fa ritorno al quartier generale dove il nostro comandante ce ne donerà 5 nuove di zecca, ma se normalmente ripartiremmo dall’ultimo checkpoint, in questo caso toccherà ricominciare da capo il livello. Accade di rimanere senza vite più volte di quanto potreste immaginare inizialmente! Questo titolo è capace di rendersi frustrante, ma vi regalerà anche belle soddisfazioni al completamento delle parti più ostiche.

Capisci di essere abbastanza fottuto quando una barriera elettrica comincia ad inseguirti
Capisci di essere abbastanza fottuto quando una barriera elettrica comincia ad inseguirti

Graficamente è caratterizzato da uno stile cartoon e fumettistico molto gradevole. Le “cutscene” sono infatti composte da vignette disegnate e ogni azione compiuta è accompagnata da un’ onomatopea. Allo stile in 2D si affianca spesso un uso del 3D in cel shading che va a rendere più vivi gli elementi dello scenario e alcuni nemici, specialmente i boss che così acquistano molto più risalto di quello che avrebbero potuto avere normalmente. Le animazioni sono un po’ rozze e sicuramente potevano essere fatte in maniera più accurata, anche se tutto sommato si intonano con l’ironia generale che permea l’intero titolo.

Il level design è davvero ottimo e ben studiato anche nelle piccole bastardate, mettendoci agitazione dove in realtà non ce ne sarebbe bisogno e facendoci rilassare dove non dovremmo. Sia chiaro, nulla che ne faccia un rage game, semplicemente sta al giocatore non farsi fregare mantenendo sempre una certa attenzione. Il tutto è arricchito anche dall’uso della profondità nei livelli, con spostamenti sullo sfondo mediante cannoni in maniera simile a quanto già visto in Donkey Kong.

Per quanto riguarda la colonna sonora, il tema principale è molto orecchiabile e riuscirà a rimanervi in mente, mentre le altre musiche risultano meno incisive, ma comunque sempre gradevoli e tutte mi hanno ricordato piacevolmente quelle dei Pokémon.

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Nonostante si tratti di un titolo molto divertente e tecnicamente solido, a Tembo The Badass Elephant manca quel qualcosa capace di renderlo memorabile, forse proprio un elemento di sorpresa e novità che non ci è potuto essere perché, come ho spiegato all’inizio della recensione, ritroviamo un sacco di caratteristiche di giochi che hanno fatto la storia, dunque già viste abbondantemente e appartenute a personaggi molto più carismatici. Lo consiglio quindi a tutti coloro che amano i platform classici (specialmente ai fan dei primi Sonic), perché in questo gioco troveranno la soddisfazione che cercano, con un personaggio e uno stile grafico comunque nuovi. Se dovesse anche solo incuriosirvi fateci un pensierino, tanto costa molto poco e riesce a intrattenere con un buon livello di sfida.

Il rapporto qualità/prezzo è più che ottimo, essendo di listino poco più di 10€, anche perché la durata complessiva per completarlo è di circa 5 ore, qualcuna in più se volete prendere tutti i trofei. Lo trovate solo in digital delivery.

Che aspettate dunque, aiutate subito l’elefante più cazzuto della storia nella sua battaglia contro il male!




RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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