E voi come vivrete? Il romanzo che ha (solo) ispirato Il ragazzo e l’airone

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E voi come vivrete?, edito in Italia da Kappalab, è il romanzo del 1937 scritto da Genzaburo Yoshino dal quale Hayao Miyazaki ha tratto ispirazione per il suo film Il ragazzo e l’airone. C’è da fare subito una precisazione però, dal momento che c’è stata molta confusione al riguardo: il film non è un adattamento della storia raccontata nel libro come si potrebbe intendere da alcuni articoli su web o anche dalla stessa dicitura promozionale sull’edizione italiana, “Da questo libro il nuovo film del Premio Oscar Hayao Miyazaki (Studio Ghibli)“. Ciò che Miyazaki ha tratto dall’opera di Genzaburo Yoshino sono essenzialmente alcune tematiche filosofiche, e l’unico riferimento esplicito nel film è a un certo punto la presenza del libro stesso, che viene letto dal protagonista. Detto ciò, cosa racconta E voi come vivrete?

La storia vede come protagonista Junichi Onda, studente delle medie orfano di padre, soprannominato Coper dallo zio. La narrazione si svolge seguendo le giornate del piccolo Junichi fra le sue riflessioni, i suoi amici, le sue avventure e disavventure scolastiche, ma ciò che rende il tutto speciale sono le considerazioni che il protagonista si scambia con lo zio. Da quando ha perso il padre, infatti, il piccolo Junichi è diventato molto vicino allo zio che, fiero di vederlo crescere, scrive una specie di diario indirizzato a lui.

Lo zio gli ha dato il soprannome “Coper” pensando a Copernico. Coper è molto maturo per la sua età, ma rimane pur sempre un bambino, fragile e ignaro di un mondo che non sempre è buono e non sempre si muove come ci si aspetta. Così, Coper ha sì i suoi amici, ma al contempo ha sempre lo zio a fargli da “angelo custode”. Con quest’ultimo parla di molecole, atomi, di attrazione fra le cose e le persone, di come sempre più persone siano connesse ad altre, anche indirettamente, perdendosi in affascinanti discorsi filosofici. E lo zio assiste a tutto questo: al crescere, al cadere e il rialzarsi del suo pupillo, sempre vicino ma senza mai intervenire direttamente. Gli insegna che deve sempre prendersi le proprie responsabilità, ma al tempo stesso trovare un equilibrio, senza colpevolizzarsi ma, anzi, spingendosi a risolvere i problemi, spronandosi a migliorare.

E voi come vivrete? raccoglie importanti lezioni di vita narrate con la delicatezza che tipicamente contrassegna gran parte degli autori asiatici. Lo stile, armonico ma anche semplice (che quindi invita alla lettura anche i lettori meno incalliti), denota una buona ricerca di sintesi, che aiuta nel non perdersi in particolari accessori e focalizzarsi invece su dialoghi e riflessioni, che sono le vere parti “motrici” dello scritto. Come anticipato, lo zio non solo dialoga con Coper durante la narrazione (i due si incontrano, fanno lunghe chiacchierate e riflessioni…), ma gli “parla” anche indirettamente tramite il diario. Questo espediente contrassegna tutto il libro, interrompendo la narrazione lineare con veri e propri stacchi lontani dal tempo del racconto.

Il romanzo di Genzaburo Yoshino è apprezzabile su più livelli e anche da un pubblico molto ampio. Leggero, delicato, senza pretese, invita il lettore a riflettere, prendendosi i propri tempi. È un piccolo gioiellino della filosofia che pone sotto i riflettori problematiche troppo spesso dimenticate e che invece non farebbe male ricordare, così da fare un passo indietro e tornare ad avere una visione d’insieme che comprenda tutto, positività e negatività, anziché soffermarsi sui singoli problemi sentendosi sopraffatti.

Un ringraziamento speciale a Kappalab

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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