La formula vincente che fece di Superior Spider-Man un successo editoriale nel 2013 era alla base del racconto: mostrare un lato del personaggio mai visto prima e creare un palcoscenico per future avventure come conseguenza di questa serie. Riproporre un personaggio del genere 10 anni dopo sortirà lo stesso effetto? O rimarrà una semplice scelta mossa dalla nostalgia di quel periodo fumettistico che tanto abbiamo amato?

Superior Spider-Man infatti è tornato, dapprima con l’albo autoconclusivo Superior Spider-Man Returns a fare da apripista, seguito poi da una nuova serie regolare. Le premesse sono buone: ripercorrere i ricordi di Otto Octavius quando era nel corpo di Peter Parker, affinché riesca a ricordare l’esito di un esperimento svolto in quel periodo. Se nei panni dello Spider-Man superiore riviviamo dei flashback (potenzialmente infiniti, in quanto inediti), nel presente però l’arrampicamuri è di nuovo Peter.

I dubbi sull’utilità di raccontare una storia del genere vengono da sé, ma si diradano facilmente già dal primo numero, dopo aver capito quello che Dan Slott ha in mente. Prima di andare avanti però facciamo un passo indietro.

Nel 2013 la Marvel è in fase di rilanci, e raggiunto il numero 700 con la testata storica dell’uomo ragno, decide di cambiare le carte in tavola. Parte quindi il racconto di Doc Ock che poco prima di morire trasferisce la sua mente all’interno del corpo di Peter, e avendone acquisito anche i ricordi si redime decidendo di combattere il crimine come la versione migliore dell’eroe. Uno Spider-Man superiore, appunto. Queste premesse hanno dato nuovo lustro al personaggio, una ventata di aria fresca che ha portato a tanti cambiamenti nella vita di Peter Parker da lì a seguire, uno su tutti le Parker Industries, che ci hanno dato poi uno Spider-Man tecnologico simile all’idea di eroe che abbiamo di Iron Man.

Ad oggi però la situazione è ben diversa: abbiamo in gioco più testate diverse del ragno, tutte con una loro caratteristica peculiare per avere un panorama quanto più ricco possibile per ogni genere di lettore. Il mio dubbio più grande risiedeva proprio nel target di questa serie e nel piazzamento all’interno del mercato, ma anche questo è piacevolmente scomparso dopo la lettura del primo numero. Se nell’albo di presentazione vediamo la nascita del nuovo villain, con l’inizio della serie la narrazione del passato si intreccia col presente, con il nuovo protetto di Peter (anche Spider-Boy ha la sua serie regolare) e il nostro eroe che cerca di capire da dove provenga questa nuova minaccia.

Nel mercato attuale quindi viene da pensare che questa serie prenderà il posto dello Spider-Man “senza aggettivi”, storia che ci ha mostrato la fine del Ragnoverso e la nascita, o riscoperta, di Spider-Boy. A livello narrativo invece sarà sicuramente piacevole vedere storie che si intrecciano con le altre serie sopracitate, e che mostrano una visione classica di Spider-Man alternata dai ricordi di Otto e le conseguenze di quel periodo.

A livello tecnico e stilistico la qualità è sicuramente alta. Alle matite abbiamo un Mark Bagley che perde qualche colpo solo nella gestione di Spider-Boy, ma secondo me c’è solo da aspettare che capisca come caratterizzarlo a livello grafico; per fare un esempio, lui non ha i lancia ragnatele, idea intrigante che potrà mostrare un nuovo tipo di agilità e dinamismo nei disegni, ma che avrà bisogno di rodaggio prima di trovare la sua summa. Nota a margine: in un piccolo flashback si vede Spider-Boy usare proprio i lancia ragnatele che Peter non vuole dargli nel presente e, nonostante l’incertezza, è bellissimo vedere come Bagley riesca a farci comprendere l’insicurezza e la goffaggine del piccolo eroe alle prese con un nuovo tipo di movimento.

Il nuovo Superior Spider-Man dunque parte con premesse particolari ma buone, un team creativo che con l’uomo ragno può solo che regalare soddisfazioni, e un pretesto narrativo che sarà terreno fertile per del materiale molto interessante da qui in avanti. Se siete in pari con le uscite americane e volete qualcosa da leggere tra un numero di Spider-Boy e l’altro, o se avete mancanza dello Spider-Man “senza aggettivi”, vi consiglio di dare una possibilità a questa serie. Anche per chi non ha letto la storia del 2013 sarà sicuramente interessante e non necessita di conoscenze pregresse del personaggio, se non della trama raccontata in pillole in testa a questo articolo.

I lettori americani hanno visto uscire il one-shot Superior Spider-Man Returns lo scorso 11 ottobre, per poi iniziare la nuova avventura mensile di Superior Spider-Man con il primo numero uscito il 15 novembre.