Castlevania: Nocturne – stagione 1

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Nel 2017 Netflix ha ridato vita a Castlevania proponendo una serie animata su cui inizialmente non avrebbe scommesso nessuno (considerando anche lo stigma che affliggeva gli adattamenti di videogiochi), ma che poi contro ogni aspettativa ha conquistato il cuore dei fan, riuscendo ad andare avanti per 4 stagioni. Chiusa la storia di Dracula, Trevor Belmont, Sypha e Alucard, ora Netflix ci fa fare un salto in avanti di circa 300 anni per seguire un giovane discendente di Trevor e Sypha, Richter. Si apre così un nuovo capitolo chiamato Castlevania: Nocturne.

Figlio della cacciatrice di vampiri Julia Belmont, Richter da piccolo assiste alla morte della propria madre per mano di un potente vampiro mentre si trovava ancora in America, più precisamente a Boston. Salpato per la Francia come da volontà della madre, viene accolto in casa dalla zia Tera, che ha una giovane figlia di nome Maria, e loro diventano praticamente la sua famiglia adottiva. Anni più tardi, con la Rivoluzione Francese alle porte, vampiri e creature della notte iniziano a fare le proprie mosse annunciando l’arrivo di un misterioso e potente Vampiro Messia. Richter, ormai cresciuto e diventato un abile cacciatore di vampiri come tradizione di famiglia, sembra pronto ad affrontare con coraggio la minaccia, ma poi i traumi passati tornano a tormentarlo.

castlevania nocturne julia belmont

Sin dai primi minuti la serie restituisce sensazioni contrastanti, perché se dal lato visivo si ha subito l’effetto “wow” assistendo già a un combattimento spettacolare, narrativamente subentra poco dopo una prima grossa sciocchezza che almeno in questa prima stagione non trova una spiegazione; spero ci sarà nella seconda, già ufficialmente confermata, ma purtroppo temo di no.

Gli 8 episodi vanno avanti tutti così tra alti e bassi, problema che ha spesso afflitto anche la serie madre, con la differenza che il comparto narrativo di Nocturne soffre particolarmente non solo per altre cose senza senso sparse qua e là, ma anche per l’assenza di eroi e villain davvero degni di nota. Il Vampiro Messia e il suo braccio destro Drolta Tzuentes non riescono assolutamente a compensare la mancanza di un villain carismatico come Dracula, così come Richter e Maria non sono all’altezza di Trevor e Sypha né presi come singoli, né nelle dinamiche tra di loro.

Ci sono comunque alcuni bei dialoghi e delle buone trovate, ma sono stati davvero pochi i momenti della storia che mi hanno dato un qualche tipo di emozione, mentre per il resto una linea piatta. Peccato anche per le tematiche, in cui risiedeva davvero il potenziale di questa nuova serie tra la Rivoluzione Francese, i nobili vampiri che dissanguano in tutti i sensi il popolo, il fanatismo religioso che genera letteralmente mostri, e il colonialismo attraverso l’introduzione di due personaggi che provengono dai Caraibi: la strega Annette e il cantante d’opera Edouard; tutte questioni interessanti che però rimangono solo abbozzate superficialmente.

castlevania nocturne richter maria

La serie almeno in questa prima stagione si regge praticamente tutta sul piano visivo. I combattimenti sono tanti, coreografati in maniera spettacolare e privi di qualsivoglia censura, in più sono animati con una fluidità spesso eccezionale, che però talvolta lascia spazio a dei momenti più “scattosi”. Questo accadeva anche nella serie precedente, e pur trattandosi degli stessi animatori mi risulta difficile definirla una scelta stilistica (si avverte uno stacco qualitativo troppo netto in alcune scene), quanto più un espediente per cercare di ottimizzare tempi e costi.

In ogni caso il design di personaggi e mostri funziona molto bene, e il meglio di sé la serie lo dà nelle ambientazioni, che spesso sono davvero impressionanti tra dettagli come gli effetti di luce e la resa dell’acqua. In qualche punto si sfiora persino il fotorealismo. L’impianto visivo è ottimamente sostenuto anche da quello sonoro, con una colonna sonora giustamente (visto il contesto storico) caratterizzata dalla musica classica, e poi c’è una versione riarrangiata di Divine Bloodlines che vi regalerà inevitabilmente qualche brivido se siete fan del franchise di Konami.

Un ultimo appunto voglio rivolgerlo al doppiaggio: in originale gran parte dei personaggi (inclusi quelli principali) risulta decisamente poco espressivo, quindi una volta tanto direi che è preferibile il doppiaggio italiano, sebbene anche in questo caso ci sia qualche personaggio (perlopiù secondario) doppiato senz’anima.

castlevania nocturne vampiro messia

Il debutto di Castlevania: Nocturne mi ha particolarmente deluso. Belli i combattimenti, bellissimo l’impatto visivo generale, ma a livello narrativo ho trovato troppa poca sostanza e molta superficialità, con almeno un paio di momenti senza senso sui quali è davvero impossibile chiudere un occhio. Fortuna che è stata confermata una seconda stagione, un po’ perché al termine della prima la storia rimane ancora del tutto aperta (tra l’altro vedendo l’entrata in scena di un clamoroso deus ex machina), e un po’ perché forse nei limiti del possibile la serie avrà modo di redimersi.




RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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