Kroma, di Lorenzo De Felici – Volume 1

kroma fumetto lorenzo de felici saldapress

Voto:

Kroma segna il debutto di Lorenzo De Felici come “genitore unico” di un’opera a fumetti, dal momento che per la prima volta si occupa sia della sceneggiatura che dei disegni. Pubblicato da SaldaPress per la collana Skybound, il primo dei due volumi che compongono il fumetto mi ha intrigato fin dalla sua copertina (mi riferisco alla regular, perché in realtà ci sarebbe anche la variant).

La cover infatti è dominata quasi per intero dal bianco, che si fonde con i capelli di una ragazza il cui volto è rappresentato in tonalità di grigio, ad eccezione di un occhio verde e il rosso sangue di alcune ferite. Sul fondo, invece, troviamo un tripudio di fiori colorati. Il contrasto, la tensione, sono già palpabili.

kroma 1 città pallida

L’ultima fortezza dell’umanità è la Città Pallida, le cui mura segnano il confine fra il bene e il male, fra la salvezza e la morte. Al di fuori di esse, infatti, dei demoni giganteschi attratti dai colori attaccano qualsiasi cosa si muova, e l’unico modo per sopravvivere è stato quello di erigere mura altissime e annullare ogni traccia di colore. Eppure, il mondo all’esterno Città Pallida sembrerebbe normale: il cielo è sempre azzurro e talvolta da fuori arrivano anche degli uccelli.

Ogni anno una ragazza chiamata Kroma, tenuta rinchiusa, viene liberata all’interno della città vestita come un demone e braccata dagli abitanti. È il simbolo della storia di ciò che resta dell’umanità, di quanto è accaduto. Un ragazzo diverso dagli altri, però, riesce a scorgere il suo volto all’interno del costume e, in particolar modo, nota che ha gli occhi di due colori diversi. Grazie al suo aiuto, Kroma riuscirà a fuggire e raggiungere l’esterno.

In questo fumetto si assecondano religione, azione, passato, presente, futuro, speranze, crudeltà, mostri e una sana dose di piccole chicche che permettono di sorridere spezzando la tensione. Lorenzo De Felici dimostra di aver realizzato quest’opera con abilità e amore, e con un’attenzione per i dettagli a dir poco maniacale. La ricetta di Kroma è quella che permette a un fumetto di essere letto piacevolmente, e soprattutto di risultare memorabile.

kroma 1 foresta colori

L’impianto dei personaggi è ben strutturato: anche se di loro non si sa molto, è chiaro che l’autore conosca i loro caratteri e chi sono, facendoli muovere all’interno della storia in modo naturale, non come pupazzi che devono per forza eseguire determinate azioni. I personaggi sono pulsanti, vivi nei loro dialoghi, nella loro espressività e anche presenza fisica. In tal senso il disegno domina, dando vita a una visione ricca, completa e sfaccettata.

Tra gli sfondi, i particolari, le espressioni, non c’è qualcosa che non abbia importanza. Qui l’autore decide di adottare uno stile maggiormente dettagliato, alternando espressioni quasi realistiche ad altre più semplici, che assecondano i momenti divertenti. I colori ovviamente hanno un ruolo fondamentale, e sono dosati in modo da apparire quasi nuovi agli occhi del lettore: dopo pagine di grigio, ecco che il rosso, il verde, l’azzurro, spiccano, e si provano le sensazioni di chi, vivendo nella Città Pallida, vuole provare a vivere anche qualcosa di diverso.

kroma 1 creature

Rimanere al sicuro oppure uscire. Credere o non credere. Seguire il capo oppure no. Affrontare la paura o rimanerne schiavi. Fidarsi, affidarsi, sperare. Questi sono solamente alcuni dei temi che rendono Kroma potente dal lato emotivo, proiettando tutti i dubbi dei protagonisti nel lettore, e ponendo quest’ultimo nella posizione di domandarsi sempre: “Io al posto suo cosa avrei fatto?”.

Questo primo volume di Kroma si presta a molteplici letture, poiché può essere affrontato sia con leggerezza e disimpegno, sia in maniera più approfondita, quasi ad essere studiato e goduto appieno specialmente a livello estetico. Nutro grandi aspettative per il secondo e ultimo volume!

Un ringraziamento speciale a SaldaPress

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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