Daisy e la maschera spezzata, di Marco Barretta e Lorenza Di Sepio

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Finalmente tutti coloro che hanno amato Daisy, l’incantevole fumetto di Marco Barretta e Lorenza Di Sepio, possono avventurarsi tra le pagine del suo atteso seguito intitolato Daisy e la maschera spezzata, sempre edito da Tunué.

Il primo volume si è concluso lasciandoci a bocca aperta, con un finale inaspettatamente apertissimo e di enorme impatto. Tutto sommato andava bene anche così, ma era inevitabile che la storia venisse sviluppata ulteriormente, soprattutto a fronte del successo riscosso dal fumetto e dall’affetto dimostrato dai lettori verso i suoi personaggi, la cui caratterizzazione rappresenta uno dei punti forti del mondo di Daisy.

daisy e la maschera spezzata

Tuttavia in questo secondo volume c’è una nota stonata, ed è la sensazione che venga dato tutto per scontato, che i lettori sappiano e ricordino perfettamente come agiscono e pensano i vari personaggi, qui decisamente meno approfonditi rispetto al lavoro precedente; eppure in alcuni casi se ne sente davvero la necessità, perché vengono introdotte nuove tematiche o ne vengono approfondite alcune che sono state solamente accennate in precedenza.

La lettura in ogni caso è scorrevole e i disegni di Lorenza Di Sepio accompagnano con leggiadria tutta la narrazione, riuscendo ad alternare dramma e allegria con una rara padronanza dei colori pieni e pastellosi, senza mai dimenticare di mettere in luce i personaggi curando la loro espressività.

daisy 2 tunuè villaggio

Mi aspettavo che la storia si sarebbe conclusa qui, invece no e ne sono rimasta stupita. Questo però mi fa arrivare a dire che la pecca di Daisy e la maschera spezzata è proprio quella tipica di un secondo volume, ovvero quella sensazione di una lettura di “riempimento”, o comunque di transizione. Il ritmo, sebbene scorrevole come già detto, appare dilatato, ci sono momenti che sembrano pensati per presentare dei personaggi, ma poi non vengono approfonditi e arrivano ad essere praticamente inutili sia ai fini di trama che più semplicemente allo scopo di dare una qualche emozione al lettore.

In questo seguito in realtà tutti i personaggi non affrontano una vera e propria crescita, non avvengono cambiamenti davvero significativi se non in alcuni personaggi secondari (che a questo punto spero saranno più presenti in futuro). I protagonisti vengono inglobati dalla storia stessa, rischiando quasi di scomparire, perché per tentare di seguire equamente Daisy, suo padre Alexander, il coraggioso Leaf e la Regina, alla fine non si segue nessuno in maniera ottimale e i momenti dedicati alla loro interiorità si perdono all’interno dei fin troppo veloci eventi che prendono piede.

Il dramma dei volumi “mediani” è spesso quello di dover reggere il confronto con un primo volume che in qualche modo ha lasciato un segno, e soprattutto di trovare il giusto equilibrio per gettare nuove basi in grado di mantenere vivo l’interesse del lettore. Purtroppo non penso che Daisy e la maschera spezzata abbia centrato pienamente l’obiettivo, perché lascia una certa sensazione di incompiutezza, come se mancasse qualche pagina, qualche spiegazione in più.

daisy caccia sorelle mondo cambiato

Nonostante tutto Daisy continua a farsi amare, anche perché Barretta è stato bravissimo a inserire un nuovo colpo di scena finale, capace di far cadere nella trappola della curiosità anche il lettore più scettico. Inoltre sono sempre presenti delle battute che strappano qualche risata e alcuni momenti riescono persino a commuovere un po’.

Daisy e la maschera spezzata è un volume estremamente azzeccato per la collana Tipitondi di Tunué. Si tratta di una bella e promettente favola per bambini, nella quale non esistono buonismi ma avvengono anche crudeltà e ingiustizie. Una favola che insegna davvero a riflettere e che lascia dei preziosissimi insegnamenti, consigliatissima fra i più piccoli, ma ugualmente godibile fra i più grandi.

Un ringraziamento speciale a Tunué

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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