Neil Gaiman: Storie perdute

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Neil Gaiman: Storie perdute permette di vivere il meraviglioso periodo della nascita di un grande artista. La raccolta include le prime storie a fumetti dell’autore e si apre con una storia del 1993, dal titolo Una risposta sincera; qui Gaiman, con la sua peculiare capacità di far sbocciare improvvisamente un sorriso e attorniato da lampadine luminose di varie forme, si apre ed offre i propri consigli per concepire idee innovative e geniali, dalle quali far nascere nuove storie.

Il volume, disponibile grazie all’Associazione Culturale DOUbLe SHOt, sarà acquistabile solo in edizione digitale fino al 31 dicembre 2020 e il ricavato verrà devoluto alla Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

Fatte le dovute premesse, continuiamo a seguire le orme del grande Neil Gaiman.

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Outrageous Tales from the Old Testament – Il libro dei giudici (1987)

Ogni bravo avventuriero sa che dove c’è uno scrigno molto probabilmente si cela un mimic, ma in questo caso il confine tra mimic e scrigno è molto labile, poiché si parla di racconti biblici. Più precisamente di Outrageous Tales from the Old Testament, 6 storie interamente prese dall’Antico Testamento e disegnate così come vengono descritte nelle sacre scritture: cruente e paradossali.

Gaiman, narrando e citando i versi presenti nel Libro dei Giudici, ci fa capire che Dio è amore e per questo ha ordinato qualche massacro, un paio di genocidi e un numero svariato di stupri. La frase di apertura della storia, infatti, è: “Dio ha ordinato di iniziare ad adorare le loro divinità e ogni volta che lo farete Dio si arrabbierà ancora di più”. Le storie provenienti da Outrageous Tales from the Old Testament rievocano, con parole feroci tanto quanto le immagini, gli inganni, i tradimenti, la violenza e la sottomissione presenti nel sacro ma al contempo equivoco Antico Testamento.

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The Light Brigade (1989)

Le tavole di The Light Brigate cambiano profondamente in contenuti e stile di disegno. Dopo i racconti biblici si salta nel cyberspazio attraversando uno scorcio di pirateria informatica, con tanto di cyberpirati.

In una futuristica Londra del 2032, il mondo con le sue infinite dimensioni si amplia e il tutto viene controllato dalla dimensione dell’Immagine, ovvero una sub-realtà dove è possibile spostarsi fisicamente con un battito di ciglia e un paio di click e, scrivendo i codici giusti, mandare in tilt il sistema.

I numeri di The Light Brigade presenti in Neil Gaiman: Storie Perdute sono i primi, un piccolo assaggio di una portata dal gusto estremamente coinvolgente. Cinque giovanissimi hacker, Sweet Thing, Skully, Brat, il Capitano e il loro leader SHINE, combattono l’avanzata del Mercato Nero, un luogo dell’Immagine dove tutto è lecito, la cui avanzata è sostenuta sia dai vari governi che da molteplici gruppi criminali. I loro scopo? Il Caos.

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Dall’omo-geneità alla purezza (1988)

Dall’omo-geneità alla purezza è l’arma di protesta utilizzata da Neil Gaiman, Bryan Talbot e Mark Buckingham contro la Clausola 28: l’emendamento, riguardante la legislazione dell’Inghilterra, Galles e Scozia, obbligava alla censura sui temi inerenti all’omosessualità.

L’universo proposto in Dall’omo-geneità alla purezza non solo ha eliminato l’omosessualità, ma anche le diversità culturali. Dove prima nascevano fiori con tutte le sfumature dello spettro cromatico, ora rimane un pugno di cenere. Questo perché la rimozione di un’idea dalla società è sempre stata ricca di potenziali problemi e l’unico modo per eradicare completamente un’idea è eliminare la sua storia. Se nel Vecchio Universo regnavano opere per estasiare cervello, occhi e orecchie, nel Nuovo Universo rimane solo un fastidioso, acre e intenso odore di polvere da sparo. Anche se le quattro tavole di Dall’omo-geneità alla purezza sono state scritte e disegnate nel 1988, il suo contenuto è carico di intense e attuali problematiche sociali.

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Brandelli di conversazione (1986)

Brandelli di conversazione è composta da solo un paio di tavole del 1986 ed è la seconda storia a fumetti di Gaiman. Si tratta di poche vignette, con disegni che si perdono nella vastità dell’universo e voci fuori campo: tanto basta per narrare il percorso dell’intera umanità. Non si parla soltanto della Terra, ma di corpi celesti abitati da piccoli omuncoli, che un misterioso collezionista di pianeti aveva imparato a conoscere grazie al suo peculiare hobby. Inoltre, poiché il comportamento è sempre lo stesso indifferentemente dalle caratteristiche fisiche del pianeta e dei suoi abitanti, è possibile prevederli. Dopo aver letto Brandelli di conversazione sorge spontanea una domanda: che cosa significa essere umani?

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Una risposta sincera (1993)

L’ultima parte di Storie Perdute è dedicata alla vita lavorativa di Neil Gaiman. Nella sua biografia intitolata “Fin qui, tutto bene” e nell’intervista con Steve Whitaker del 1988 (prima del successo di Sandman), Gaiman narra e ordina cronologicamente i vari ostacoli che ha dovuto affrontare prima di riuscire a fare il lavoro dei suoi sogni. La sua storia, con ben poco stupore, è estremamente attuale: un giovane ribelle con un sogno nel cassetto, troppo tenace e geniale per lasciarlo andar via (e troppo fantasioso per diventare un contabile!).

🛒 Neil Gaiman: Storie perdute è acquistabile fino al 31 dicembre 2020 sul sito di DOUble SHOt

📄 Anteprima del volume

Nyarla Articoli
Cultista D.O.P. che ha come scopo ultimo dell'esistenza seminare il caos in oscuri ed innominabili tavoli di GDR. Nel tempo libero, invece, coccolo gattini mentre leggo un buon libro.

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