In attesa di scoprire come sarà la serie Netflix in uscita il 23 gennaio, e in vista del terzo volume che verrà pubblicato lo stesso giorno da Magic Press, mi sono finalmente deciso a recuperare il secondo volume di October Faction, intitolato “Il brivido della caccia“.
I giovani Geoff e Vivian Allan si sentono pronti per diventare dei cacciatori di mostri, seguendo le orme dei loro genitori adottivi, ma quest’ultimi non hanno intenzione di dargliela vinta facilmente ed organizzano per loro e il nuovo membro della famiglia Dante un duro addestramento, con la speranza di dissuaderli. La sfida per i ragazzi però prende una piega più seria del previsto nel momento in cui la vita di loro padre Frederick viene messa in pericolo dal redivivo Cope.
Dopo il Volume 1, Mostri di famiglia, che giustamente aveva lo scopo di presentarci i protagonisti ed il loro oscuro mondo, le avventure della famiglia Allan sembravano finalmente pronte a partire, ma Il brivido della caccia rinvia questa partenza ponendosi come un volume di transizione, francamente neanche troppo necessario. Da un lato può essere comunque interessante seguire l’addestramento dei ragazzi, ma dall’altro non aggiunge davvero granché alla storia.
A questo va unita una narrazione frettolosa, che salta continuamente da una situazione all’altra, a volte anche tralasciando dettagli importanti, portando per forza di cose a rimanere confusi e perdere l’attenzione durante la lettura. Sembra quasi di avere a che fare con un episodio filler, fatto per prendere un po’ di tempo, non il massimo per un secondo volume.
Detto ciò, non lo definirei un brutto fumetto, innanzitutto per i disegni di Damien Worm che si confermano la vera colonna portante della serie, grazie ad uno stile semplicemente perfetto per le atmosfere horror-action proposte, ma anche per il modo in cui Steve Niles ha continuato a sviluppare i personaggi e in particolare le relazioni tra di loro.
Il focus maggiore rimane sui ragazzi, tra il percorso di addestramento che li porta ad assumere una maggior consapevolezza dei loro poteri e il rapporto con i genitori adottivi dopo aver scoperto che, ancora una volta, non erano stati del tutto sinceri su alcune questioni passate. Oltre questo non è male come sono stati portati avanti i personaggi di Dante e Lucas, sia per quanto riguarda l’accettazione delle loro condizioni particolari che per quella che è a tutti gli effetti una loro integrazione nella famiglia Allan.
October Faction 2: Il brivido della caccia tutto sommato intrattiene e questo mondo popolato dai mostri, in cui non sembra esistere la luce del giorno, continua a sprigionare un certo fascino anche se naturalmente si è perso un po’ l’effetto novità del primo volume. Tuttavia molto, forse troppo, si regge sui disegni di Worm, perché in realtà la storia fa una gran fatica ad ingranare e in questo caso non è nemmeno raccontata benissimo.
Considerando il finale, temo un certo immobilismo anche per il terzo volume, cosa che mi porterebbe a non proseguire oltre. Spero di ricredermi, così come spero che l’adattamento televisivo in arrivo su Netflix riesca a sfruttare al meglio il potenziale di October Faction.
Un ringraziamento speciale a Magic Press
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