Brendan e il segreto di Kells – il fumetto

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Voto:

Brendan e il segreto di Kells, edito da ReNoir Comics, è un fumetto che inaspettatamente ha fatto scaturire in me diversi pensieri ed emozioni, proprio per questo vorrei parlarvene introducendolo un passo alla volta, per farvi capire come mi sono approcciata a questa lettura e come si sono evolute le mie considerazioni al riguardo.

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Partiamo dal biglietto da visita per eccellenza: la copertina. Su quella dell’opera di Tomm Moore i miei pensieri inizialmente erano abbastanza discordanti, perché vedevo questa copertina colorata, curatissima, capace di riassumere lo stile dell’autore, piena di piccoli particolari da analizzare, ma allo stesso tempo con una rappresentazione dei personaggi davvero molto semplice ed in contrasto con lo sfondo, che mi restituiva la sensazione di un libro rivolto prettamente ai bambini.

Dal momento che non sta bene giudicare un libro solo dalla copertina, però, mi sono liberata di ogni preconcetto e ho deciso di avventurarmi nella lettura del volume a mente sgombra. Questo atteggiamento mi ha immediatamente ripagata, perché le tavole di Tomm Moore fin dalle prime pagine sono una vera e propria goduria visiva.

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L’autore (che ha sia scritto che disegnato il fumetto) si dimostra pienamente consapevole dei mezzi a sua disposizione per narrare la storia e plasma le tavole a suo piacimento senza alcuna paura di sperimentare: a volte riempie una sola tavola di dettagli, mentre altre, per trasmettere appieno il dinamismo delle azioni, struttura la pagina con più vignette separate fra loro. Ma non solo, si diverte anche a creare incastri mai visti prima e questo metodo si rivela molto efficace per seguire la storia soffermandosi su determinate espressioni o certi particolari.

Dietro una facciata di apparente semplicità, Brendan e il Segreto di Kells nasconde una storia ricca e ben articolata, che si dirama in modo da affrontare tematiche profonde che uniscono storia, religione e folklore irlandesi. Brendan, scampato ad un attacco al suo villaggio da parte dei vichinghi mentre era ancora in fasce, grazie all’aiuto dello zio, cresce tra le mura dell’Abbazia di Kells con il divieto categorico di avventurarsi al di fuori di esse, ma tutto cambierà con l’arrivo del miniaturista Aidan da Iona. Aidan inizierà Brendan all’arte della miniatura preparandolo per completare il Libro di Kells e vedere il mondo esterno.

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La vera sfida affrontata da questo fumetto consiste nel fatto che Brendan e il Segreto di Kells in realtà nasce come film d’animazione nel 2009, quindi quello che leggiamo è praticamente un riadattamento del lungometraggio, ma ha centrato in pieno l’obiettivo riproponendo fedelmente il livello qualitativo dell’originale, sia sul piano grafico che su quello tematico.

Tomm Moore realizza una storia di storia di crescita unica nel suo genere e decisamente fuori dagli schemi, che non annoia mai e ci fa apprendere costantemente qualcosa. Alcuni messaggi sono espliciti, mentre altri sono più nascosti e bisogna lasciare che vengano naturalmente assimilati e compresi. Al termine della storia ogni lettore si ritroverà arricchito sul piano morale e quello dei contenuti.

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La sensazione che mi ha dato la lettura di Brendan e il Segreto di Kells mi ha ricordato un po’ quella de Il Piccolo Principe, nel suo essere un volume adatto ad ogni fascia d’età e soprattutto apprezzabile da parte di un vastissimo pubblico. Ad ogni nuova lettura poi l’impatto sul lettore cambia, perché il racconto riesce a toccare talmente tanti argomenti, che a seconda dello stato d’animo può cambiare quello su cui si ci si focalizza maggiormente.

Leggetelo e fatelo leggere ai vostri figli e nipoti, unitevi all’avventura di Brendan alla scoperta di ogni piccolo messaggio nascosto.

Un ringraziamento speciale a ReNoir Comics




Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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