Mortal Kombat 11 (Xbox One)

mortal kombat 11 xbox one

Voto:

Mortal Kombat è una saga che non smette mai di stupire per la sua capacità di rinnovarsi ogni volta e il suo undicesimo capitolo ne è la brutale conferma.

Sviluppato dai NetherRealm Studios di Ed Boon (storico creatore della serie) e distribuito da Warner Bros (che con la violenza gratuita ci fa il paio dai tempi dei Looney Tunes), Mortal Kombat 11 è entrato prepotentemente nelle nostre case il 23 aprile per Playstation 4 e Xbox One, mentre gli sfortunati possessori di Switch hanno dovuto attendere il 9 maggio per avere la loro copia tra le mani.

mortal kombat 11 kronika

La trama è molto semplice: Kronika, la signora del tempo nonché madre di Shinnok (antagonista del titolo precedente), decide di alterare le linee temporali a suo piacimento in modo da riscrivere la storia in perfetto equilibrio. Questo “wibbly-wobbly timey-wimey” porterà i nostri protagonisti principali a incontrarsi e scontrarsi con versioni passate di loro stessi, oltre a permettere il ritorno in scena di vecchie glorie del franchise come Kabal, Baraka e il pezzo grosso per eccellenza, Shao Kahn.

La prima cosa che colpisce di questo gioco è la grafica mozzafiato: il livello di dettaglio è incredibile già nel semplice Full HD, con modelli poligonali ben definiti ed animazioni fluide, ma il top viene raggiunto sugli schermi 4K con HDR, soprattuto considerando che il gioco supporta il nuovo formato HDR10, in grado di offrire una maggior definizione e una fluidità d’immagine che in questo caso migliorano un comparto grafico già di tutto rispetto.

mortal kombat 11 sub zero vs scorpion

Le musiche, ben curate e d’atmosfera, si vanno ad implementare a dovere nei livelli conferendo epicità alla modalità Konquista. Piccola chicca per gli amanti hardcore della serie: in un livello è presente una versione remixata dello storico tema della serie.

Il doppiaggio inglese è ben curato e riesce ad adattarsi bene alle varie situazioni di gioco, riuscendo sempre a trasferire la giusta emozione e dando pathos alle scene. La stessa cosa non si può dire del doppiaggio italiano, che (come al solito) appare frettoloso e privo di carattere, tanto da costringere al passaggio in lingua originale dopo poche battute.

In campo di novità, spicca la nuova versione delle torri, che prevedono sequenze di combattimenti con avversari casuali e potenziati da vari upgrade, i quali permettono di sbloccare nuovi pezzi di equipaggiamento per i nostri personaggi. Qui veniamo alla parte più interessante del gioco: ovvero la personalizzazione.

mortal kombat 11 sub zero custom

Come avevo già anticipato nello speciale sulla Beta, in questo capitolo è possibile creare una variante del proprio kombattente preferito partendo da zero. Boon & Co. infatti hanno ridotto le varianti preimpostate da tre a due in modo da favorire le creazioni degli utenti, che possono non solo cambiare skin e interazioni al proprio personaggio ma modificarne anche l’equipaggiamento, in modo da dargli bonus nei Kombattimenti online (il segno lasciato da Injustice 2 è palese) e modificare mosse speciali e Brutality. Tutto ciò ci consente di adottare uno stile di gioco davvero molto personale.

La barra di potenziamento delle mosse speciali è stata suddivisa in due barre distinte per attacco e difesa, mentre le mosse X-Ray sono state inserite come eventi randomici nei combattimenti, lasciando spazio a una nuova meccanica denominata Fatal Blow. La sostanza non cambia: si tratta di un colpo devastante in grado di dimezzare la vita dell’avversario, ma è possibile effettuarlo solo quando la nostra barra della vita raggiunge una certa soglia. Insomma, è una sorta di equalizer in grado di ribaltare le sorti di uno scontro.

Altra novità è l’introduzione del Mercy: avete sbagliato ad inserire i comandi della Fatality che volevate provare? Non siete riusciti a mettere a segno una Brutality da trofeo? Siete semplicemente dei sadici che godono nell’umiliare il più possibile il loro avversario? Ora potete graziare il nemico con un lieve incremento di salute e continuare a vessarlo senza pietà.

mortal kombat 11 personaggi

Il roster di personaggi è tra i più grandi della serie e NetherRealm ha già messo in commercio un Kombat Pack (incluso nelle edizioni fisiche più pregiate) con cui poterlo ampliare ulteriormente: il primo kombattente bonus è proprio Shang Tsung, antagonista storico della serie.

La modalità Kripta costituisce il cuore nevralgico del gioco. Un immenso dungeon ricco di puzzle in cui i personaggi possono sbloccare tramite tre tipi diversi di valuta diversi oggetti: da bozzetti di gioco a nuovi costumi e accessori passando per colonne sonore e mosse speciali. Ambientata nel palazzo di Shang Tsung, che per l’occasione sfoggerà la sua versione cinematografica, la Kripta ci mostrerà anche cosa è successo nella storia di Mortal Kombat dopo l’intervento di Kronika.

mortal kombat 11 fatality scorpion

Ed ora le note dolenti: la cosa che più fa storcere il naso è la presenza di una microvaluta con cui poter acquistare skin e accessori nonché gli infami token per Fatality e Brutality istantanee, che da un lato premiano i giocatori più assidui (anche se in misere quantità) ma dall’altro incoraggiano alle spese pazze i completisti più svogliati.

La modalità Konquista presenta sì una storia cinematografica ed avvincente, ma le sue interminabili cutscene, per quanto ben scritte e animate, la rendono un film animato intervallato da dei quick time event in forma di combattimenti.

Al di là di questi ultimi dettagli che non mi hanno fatto impazzire, Mortal Kombat 11 si presenta come l’apice della serie nonché uno dei giochi dal miglior impatto grafico di questa generazione, perciò, se non lo avete già fatto, afferrate il controller e preparatevi a spargere litri di sangue e interiora al grido di Finish Him!




Asmael Articoli
Chiamatemi Asmael. Sono un impiegato di decimo livello al servizio del Nerdiavolo e sono stato mandato sulla terra a studiare gli usi e costumi di voi mortali. Amo i videogiochi, il ramen, la birra e tutte le cose strane e deviate che definite "Nerd".

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