L’età dell’oro – Volume 1

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Voto:

Prima dell’uscita del volume in libreria e fumetteria, Bao Publishing ha attuato un’apprezzatissima campagna promozionale per L’età dell’oro: dal 5 luglio, ogni settimana è stato pubblicato in digitale un nuovo capitolo del fumetto, permettendo a tutti di leggerlo gratuitamente ed apprenderne il valore, ed ovviamente ne abbiamo approfittato anche noi.

Cyril Pedrosa è un nome già noto della scuderia Bao, con cui precedentemente ha pubblicato Portugal e Gli Equinozi che hanno riscosso un successo non indifferente. In questo caso l’autore ha deciso di realizzare la sceneggiatura de L’età dell’oro a quattro mani con l’aiuto di Roxanne Moreil, attualmente al suo esordio come sceneggiatrice di fumetti.

C’è da premettere che il volume non è autoconclusivo, poiché la storia proseguirà e si concluderà in una seconda parte, quindi al momento è possibile valutarla solo “a metà”.

l'età dell'oro bao immagine 1

Iniziamo parlando della trama: l’ambientazione è medievale, il regnante è morto suicida e la principessa Tilda, futura erede, viene esiliata a causa di non pochi intrighi di palazzo. Apparentemente nulla di innovativo, anzi, sembra quasi il “solito cliché” dei film medievali con il diretto erede che viene esiliato e poi intraprende un viaggio per riconquistare il trono. Al fianco della protagonista ci sono due cavalieri chiamati Tankred e Bertil che la accompagnano e proteggono non solo in senso fisico ma anche in senso figurato, facendole spesso da “grilli parlanti”; a lei si contrappone sua madre, la regina, che ha messo sul trono il secondo figlio, decisamente più debole caratterialmente della sorella.

Il viaggio però si spinge oltre il semplice trovare alleati per riprendersi il trono quando a Tilda viene rivelato un segreto tenuto sempre nascosto dal Re, riguardante un enorme tesoro. Da qui il suo obiettivo cambia: dato che non potrà ricevere l’aiuto che spera, confiderà nel “comprare” un esercito servendosi di queste ricchezze.

l'età dell'oro bao tesoro

La narrazione procede lenta ed il peso delle oltre 200 pagine butta il lettore in uno stato di angoscia ed impotenza: tante persone, intrighi, spie, inganni… tanti da non capirci più nulla ed abbandonarsi al seguire Tilda. Il lettore si perde assieme a lei, viene deluso con lei, spera con lei. Non è una lettura da prendere alla leggera, richiede il suo tempo per essere assimilata e compresa.

La lettura de L’età dell’oro viene ulteriormente rallentata (ma non in negativo) dai disegni: ogni pagina è un’opera d’arte eseguita minuziosamente. Ciascuna tavola è stata fatta con grande cura dei particolari, nulla è dato al caso, lo sfondo è riempito armonicamente dalle vignette e dai disegni, è tutto estremamente bilanciato dallo stile unico di Pedrosa. Il disegno è caratterizzato da colori forti, vivaci, onirici; apparentemente sembra uno stile semplicistico, eppure ci si rende conto del grande studio dietro ogni pagina. Una peculiarità, a mio dire bellissima, di Pedrosa è che anziché disegnare più immagini per esprimere il movimento di un personaggio, pone più volte quel determinato soggetto all’interno della stessa tavola, così da dargli dinamicità all’interno di un’unica immagine.

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I personaggi sono ben costruiti, hanno un loro carattere che già inizia ad evolversi, mostrano le loro fragilità e punti di forza ma soprattutto ciò per cui sono disposti a combattere. Ogni personaggio che emerge ha una sua profondità reale, plausibile, che porta il lettore a capire le loro azioni senza perdersi in monologhi inutili e lunghissimi.

Il volume ha due chiavi di lettura: quella passiva della semplice storia a cui si assiste e quella attiva, della sottostoria. La graphic novel, anche se ambientata in un’epoca decisamente lontana dalla nostra, tratta tanti temi che possono essere trasposti in quella attuale, tra cui le relazioni sociali, la conquista di potere, il senso di appartenenza e la lotta di classe. Tutti ottimi spunti di riflessione da prendere in considerazione.

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La conclusione offre palesemente un “non finale”, ma non lascia insoddisfatti, bensì incuriosisce al punto giusto da convincere il lettore a procurarsi il secondo volume non appena sarà disponibile.

Il Volume 1 de L’età dell’oro va letto, riletto e letto ancora, perché ogni volta ci si può trovare qualcosa di nuovo e bellissimo. Non vedo l’ora di poter fare lo stesso anche con il prossimo.

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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