Il Mexiverso è in pericolo e solo un grande luchador come Juan Aguacate può salvarlo. Anni dopo lo scontro finale con Calaca, ritroveremo il nostro eroe imbolsito per via della tranquilla vita familiare e perso nei ricordi della gloria di un tempo. Ma in una linea temporale oscura un altro luchador minaccia di distruggere il tessuto dello spazio-tempo, dunque sarà chiamato ancora una volta ad indossare la sua maschera e avventurarsi tra vivi, morti, polli e universi paralleli per evitare il peggio.
Guacamelee! 2 ci riaccoglie subito in quell’atmosfera scanzonata e super-ironica che aveva contribuito a rendere memorabile il suo predecessore, permettendoci di rigiocare la battaglia con Calaca, ma… ad una difficoltà “leggermente” semplificata, al solo scopo di rinfrescarci la memoria sugli eventi precedenti. Tra l’altro questo escamotage consente anche a chi non ha mai giocato il primo Guacamelee! di godersi senza problemi il sequel, forse per certi versi più di coloro che sono già fan.
Parliamoci chiaro, Guacamelee! 2 in fondo non è che un grosso more of the same, quindi per forza di cose l’esperienza di chi si approccerà al titolo per la prima volta sarà molto più fresca ed esaltante, ma questo non è da considerarsi un difetto per tutti gli altri. Il gioco funziona comunque alla grande e regala ore di gustoso divertimento videoludico al sapor di guacamole, facendo passare assolutamente in secondo piano la mancanza di particolari innovazioni nello stile o nel gameplay.
Anche stavolta i ragazzi di DrinkBox Studios hanno reso il gioco una cornucopia di easter egg. La storia e le ambientazioni sono colme di grandi e piccoli riferimenti ad altri videogiochi, film o addirittura meme di internet. Molte delle citazioni si manifestano passivamente in manifesti o dialoghi, ma ce ne sono alcune come quelle a Limbo, Street Fighter e Pac-Man con le quali saremo portati ad interagire in modi sorprendenti. Gli sviluppatori si confermano nuovamente dei maestri nell’inserimento degli easter egg: nonostante ce ne siano moltissimi, sono incastonati nel gioco in maniera sempre intelligente ed esilarante, così da non risultare dei “corpi estranei” ma parte integrante di esso.
Grazie a quest’aspetto, unito ad un umorismo fine ed anche tanta autoironia, Guacamelee! 2 è un gioco che fa ridere da matti come pochi. Sbagliereste, però, a pensare che i suoi pregi finiscano qui, perché il titolo è in grado anche di mettere a dura prova le vostre abilità da videogiocatori.
In quanto a gameplay, il titolo è essenzialmente un action game in stile metroidvania, con una difficoltà di base tarata decisamente verso l’alto (e se non dovesse bastarvi, terminato il gioco per la prima volta si sbloccherà la modalità difficile). Ciò in cui si rivela davvero ostico però non sono tanto i combattimenti, quanto le sezioni platform. Come per il primo titolo, queste parti richiedono via via sempre più azioni da compiere, tra cui alternare le dimensioni dei vivi e dei morti, che è ciò che provoca più grattacapi. Bisogna dotarsi di concentrazione, precisione e tempismo, perché il gioco sotto quest’aspetto è molto punitivo, ma a volte comunque non bastano: saremo inevitabilmente portati a fare tanto trial and error in un modo che ricorda molto i platform old school, cosa però non sempre appagante, che alle volte può sfociare in vera e propria frustrazione.
È anche vero che molte delle sezioni platform più ostiche in realtà sono facoltative e servono a raggiungere casse che permettono di accumulare denaro o aumentare energia e vita, ma queste si rivelano comunque utilissime per proseguire più agevolmente nell’avventura. Altre parti simili sono invece legate alla raccolta dei pezzi di una chiave per la società segreta dei Polli Illuminati, il cui unico scopo (oltre quello di assistere alle spassose scenette con i polli e sbloccare trofei) è ottenere il finale positivo del gioco, che comunque è quasi identico a quello standard. Se volete riuscire in questa impresa, ho scritto un’apposita mini guida che vi sarà molto utile.
Interessante il sistema di abilità composto da 5 alberi differenti, in cui in base alle mosse di cui facciamo più spesso uso vengono sbloccate ogni volta nuove skill, poi acquistabili con il denaro a nostra disposizione in qualsiasi momento.
Inoltre c’è la possibilità di giocare in co-op locale fino a 4 giocatori: i nostri amici potranno unirsi alla partita in qualsiasi momento un po’ come nei vecchi titoli da sala giochi.
Come già accennato, sotto il profilo artistico questo sequel rimane praticamente identico all’originale, proponendo uno stile cartoon coloratissimo e peculiare, davvero bello da vedere. Lo stesso dicasi per la piacevolissima colonna sonora. Per il resto mi sento di segnalare solo che il level design forse in un paio di punti non è il massimo, ma in generale, soprattutto da un punto di vista strettamente tecnico, il gioco è solidissimo.
Un ultimo appunto va nello specifico alla versione PS4, che offre dettagli carini legati al Dualshock 4 tra cui suoni che escono dall’altoparlante e la luce che inizia a pulsare di rosso quando siamo in fin di vita.
Forse potevamo fare anche a meno di Guacamelee! 2, ma in fondo perché negarci un altro divertentissimo round di lucha in questo mondo fuori di testa? Da acquistare ad occhi chiusi se avete amato il primo, da provare assolutamente se non lo conoscete già.
Special thanks to Plan of Attack
Commenta per primo