Philip K. Dick’s Electric Dreams

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Voto:

Amazon Prime Video continua a fare concorrenza a Netflix, stavolta proponendo una serie che molti hanno definito come la replica di Black Mirror, anche se io non sono d’accordo con questa affermazione.

Philip K. Dick’s Electric Dreams è una serie antologica di genere fantascientifico basata su alcuni racconti del celebre scrittore statunitense, divenuto famoso post mortem in particolare grazie a Blade Runner, che è tratto dal suo romanzo Il Cacciatore di Androidi (titolo originale: “Do Androids Dream of Electric Sheep?”). Prima di questa ci sono state altre serie basate sui racconti di Philip Dick, tra cui The Man in the High Castle, disponibile sempre su Prime Video.

electric dreams philip k dick

Come anticipato, questa serie tv si compone di 10 episodi autoconclusivi della durata di circa 50 minuti ciascuno, ma l’ordine con cui Amazon li propone non è lo stesso che la serie ha seguito durante la messa in onda originale su Channel 4; passo quindi ad illustrare brevemente ogni episodio prima di analizzare le tematiche presentate e dare un giudizio complessivo.

Real Life

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Anna Paquin, dopo aver abbandonato i vampiri di True Blood, veste i panni di una poliziotta lesbica in una Chicago del futuro; a causa di una sparatoria andata male, si sente molto in colpa verso se stessa e i suoi colleghi, e quando sua moglie le proporrà di prendersi una vacanza dalla sua vita noi non sapremo più cosa è reale e cosa no. In questo caso è il montaggio che, usato a regola d’arte, ci tiene incollati allo schermo fino alla fine per scoprire l’arcano gioco dell’autore.

Autofac

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In un futuro imprecisato, a seguito di un conflitto nucleare, la popolazione mondiale è stata ridotta a poche centinaia di abitanti i quali, riuniti in piccole comunità, cercano di sopravvivere. Il tutto è ostacolato da una fabbrica completamente automatizzata, Autofac per l’appunto, che produce di tutto, inquinando e impedendo agli uomini di ricostruire la civiltà perduta. Un gruppo di ribelli cercherà di entrare nella fabbrica per distruggerla.

Human Is

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Questo forse è l’episodio più profondo a livello di contenuti, sia narrativi che visivi, e con degli attori come Essie Davis e Bryan Cranston non poteva che essere uno dei migliori della serie. L’episodio si concentra sulla vita e il rapporto tra i due protagonisti in questo esopianeta chiamato Terra dove vige un rigido governo militare votato alla conquista di altri mondi.

Cranston interpreta un colonnello che viene incaricato di condurre una spedizione di conquista che finirà con l’attacco da parte della popolazione aliena del posto; il suo ritorno a casa desterà le perplessità della moglie e dei suoi superiori. Da segnalare la presenza di Liam Cunningam, il caro Ser Davos di Game of Thrones.

Crazy Diamond

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Titolo tratto dall’omonimo album di Syd Barrett (reso molto più famoso dall’interpretazione dei Pink Floyd), le cui canzoni fanno parte della colonna sonora, questo episodio è quello che reputo più ambiguo e simbolico, ma forse è la resa in video a renderlo complicato e difficile da interpretare.

Troviamo un semplice impiegato di un laboratorio genetico, interpretato da Steve Buscemi, che desidera evadere dalla sua routine quotidiana e progetta di navigare per i sette mari con la moglie. La sua vita si complicherà quando incontrerà una donna misteriosa e molto determinata.

The Hood Maker

the hood maker

In un setting da noir/poliziesco anni ’60, popolato da esseri umani capaci di leggere la mente, seguiamo le avventure dell’agente Ross (interpretato da Richard Madden, il compianto Robb Stark) e Honor (Holliday Grainger), una telepate che gli viene affidata dal comando centrale per aiutarlo nelle indagini.

Questo mondo è dominato dalla paura e l’odio verso le persone dotate di capacità speciali, ci sono frequenti rivolte e attacchi contro i telepati, e in una di queste viene scoperto un manufatto, un cappuccio, capace di bloccare la lettura dei pensieri.

Safe and Sound

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Siamo in un ipotetico presente dominato dalla tecnologia e da un sistema governativo votato al controllo e alla sicurezza. Gli Stati Uniti sono divisi tra est (la parte ricca) e ovest (dove la gente vive in delle “cupole” e non ha tutti i benefici tecnologici degli altri), e si contrappongono tra loro per via di una politica del terrorismo volta a screditare gli abitanti occidentali.

Da una delle cupole arrivano in una di queste città ricche due donne, madre e figlia, la prima è un’attivista politica che si batte per eliminare i pregiudizi e le false notizie riguardanti i terroristi dell’ovest, e l’altra è una semplice adolescente, desiderosa di scoprire la città e fare nuove amicizie. Le cose si complicheranno quando la giovane deciderà di acquistare un Dex, la tecnologia in uso per controllare la popolazione.

The Father Thing

electric dreams the father thing

A seguito di una strana pioggia di meteoriti alcune persone iniziano a cambiare e solo un ragazzino sembra accorgersi che il padre non è più lo stesso. Questo episodio mi ha ricordato molto una puntata di Piccoli Brividi (anche se non ricordo quale, se lo sapete scrivetemelo nei commenti).

Impossible Planet

electric dreams impossible planet

Due piloti di crociere intergalattiche vengono ingaggiati da un’anziana donna di 340 anni per un viaggio sulla Terra, un pianeta ormai morto e troppo lontano da raggiungere. I due decidono di truffare la vecchietta portandola su un pianeta simile, sperando che non se ne accorga, ma le cose non andranno come previsto. In questo episodio, dai tratti romantici, l’elegante interpretazione di Geraldine Chaplin riesce a trasmettere con una semplicità quasi sconcertante tutti i sentimenti che il suo personaggio prova nel dispiegarsi della narrazione.

The Commuter

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Qui ci troviamo in una stazione di un’imprecisata cittadina inglese, e un invecchiato Timothy Spall (indimenticabile Peter Minus della saga Potteriana) si trova a fare i conti con una donna misteriosa, una fermata del treno che non dovrebbe esserci e i suoi desideri più reconditi ed egoistici. L’episodio è uno dei più difficili da comprendere perché va a toccare delle tematiche spirituali ed emotive non molto chiare.

Kill all Others

electric dreams kill all others

In questo “utopico” futuro il Nord America è diventato una mega nazione chiamata Mexuscan (dall’unione di Mexico, U.S. e Canada), dove vige una nuova repubblica presidenziale nella quale si può scegliere tra un solo candidato da eleggere. Il protagonista, Philbert Noyce, uno dei tre operai rimasti in una fabbrica quasi completamente automatizzata, durante una trasmissione televisiva sente il candidato pronunciare le parole “uccidi tutti gli altri”, e sembrerebbe essere lunico ad averlo udito. Non è ben chiaro chi siano questi altri, ma il clima di paura, sospetto e controllo porterà l’uomo sull’orlo della pazzia.

electric dreams android

La serie nel complesso mi ha affascinata e coinvolta parecchio, e nonostante le ovvie modifiche alle storie originali, necessarie soprattutto per la trasposizione in video, le tematiche centrali della letteratura di Dick sono rimaste invariate. Il pessimismo tipico dell’autore è evidente in molti episodi, quelli che lasciano di più con l’amaro in bocca; solo in un paio di casi si ha una “risoluzione” alla fine dell’episodio, che ci regala attimi di sollievo da una visione fin troppo leopardiana dell’uomo e del suo destino. I protagonisti e i loro comprimari sembrano essere costretti da una forza quasi divina a comportarsi così come fanno, senza riuscire a ribellarsi a questo status quo, un destino già scritto che li porterà, nella maggior parte dei casi, alla rovina.

Il paragone con Black Mirror è inevitabile, ma voglio farvi riflettere su una fondamentale differenza tra le due serie: i racconti di Philip K. Dick sono tutti stati scritti prima degli anni ’80 e spesso parlano di fantascienza pura, non di tematiche molto vicine al nostro presente e talmente realistiche da risultare angoscianti; per questo non me la sento di paragonare le due serie tv come se fossero l’una l’ispirazione dell’altra.

In conclusione, questo piccolo gioiello targato Amazon merita molta più risonanza mediatica di quella che sta ottenendo, sia per l’accurata trasposizione filmica che per le storie appassionanti e intriganti che racconta, ma soprattutto per i temi che presenta: qualcosa di scritto 50 anni fa che risulta ancora terribilmente attuale. Gli appassionati di fantascienza non ne resteranno delusi.

https://youtu.be/rvwS1bo0fu4

Lizbeth Articoli
Come descrivermi? Sono una Wannabe, provo ad essere una: Youtuber, Scrittrice, Cuoca, Makeup Guru, Pasticcera, Cosplayer, e chi più ne ha più ne metta...

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