Stella Glow (3DS)

Voto:

Il 2016 ha in serbo una serie di titoli per Nintendo 3DS davvero accattivanti per gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi e Stella Glow è uno dei primissimi. Si tratta di un gioco di ruolo strategico a turni,  che ricorda per gameplay e interfaccia Final Fantasy Tactics e Fire Emblem.

Sviluppato da Imageepoch, vanta una storia che, seppur “classica” di questo genere (agli amanti dei giochi di ruolo giapponesi non sfuggiranno i molti cliché presenti), è puntellata di aggiunte originali. Piacevole e coinvolgente, saprà anche stupirvi con alcuni colpi di scena!

La storia è incentrata su Alto, un giovane ragazzo affetto da amnesia, trovato tre anni prima dell’inizio della storia da Lisette e vissuto con lei da allora nel tranquillo e ridente villaggio di Mithra. La quiete viene però stravolta quando un giorno Hilda, la strega della distruzione, cristallizza l’intero villaggio e gran parte dei suoi abitanti. Il tremendo potere  scaturisce dal suo canto, ed è proprio questo l’elemento fondamentale del gioco: nel mondo di Stella Glow, solamente le streghe sono in grado di cantare e nella loro voce risiede un grande potere.

evilcharacters

La tragedia abbattutasi su Mithra fa sì che Lisette stessa divenga una strega. La trasformazione è innescata da un misterioso cristallo regalatogli da Alto (l’unico oggetto in suo possesso quando era stato trovato privo di ricordi). Nemmeno la nuova strega dell’acqua può, tuttavia, fronteggiare Hilda. I due ragazzi vengono salvati dai Regnant Knights, paladini del regno, e portati alla capitale. Qui  vengono a scoprire che Hilda pianifica di cristallizzare l’intero mondo e che il solo modo per fermarla è radunare le quattro streghe degli elementi acqua, fuoco, terra e vento, e far cantare loro una canzone in grado di dissolvere la sua magia, altrimenti irreversibile.

Inizia dunque una serie di missioni volte a radunare le altre tre streghe e convincerle ad aderire al progetto. Alto stesso entrerà a far parte dei Regnant Knights e darà il suo contributo non solo come cavaliere ma soprattutto come “accordatore”: entrando nel mondo spirituale di una strega, Alto è infatti capace di purificarne il canto. Ed è l’unico a poter svolgere questo importante compito. Le quattro streghe provengono da punti diversi del regno e sono ben caratterizzate, sia esteticamente che caratterialmente, pur presentando alcuni forse fastidiosi cliché tipici del genere.

stellaglow_12Il gioco alterna battaglie e dialoghi fra i personaggi, più qualche raro filmato. Le interazioni fra i personaggi si dividono fra le lunghe scene inerenti alla trama e i dialoghi facoltativi fra Alto e gli altri membri del party, mirati ad aumentarne l’affinità e sbloccare così abilità speciali.

Gli 11 capitoli di cui è composto Stella Glow consistono ognuno in un certo numero di missioni (colore rosso) e di tempo libero (colore blu), riconoscibili nell’orologio mostrato quando si accede a Lambert (figura a sinistra). E’ durante il tempo libero che è possibile far parlare Alto con gli altri componenti del party o, in alternativa, “accordare” le streghe (quando richiesto), esplorare per ottenere abilità o oggetti speciali o, infine, lavorare part-time per avere più denaro.

Alto ed i suoi compagni possono spostarsi liberamente nella mappa senza tuttavia poter accedere a nessuna location a meno che non sia previsto un evento o una battaglia (nel cui caso vedrete un pallino dorato, per gli eventi, o rosso, per le battaglie). La libertà di movimento è, in questo senso, limitata e si è in qualche modo costretti ad andare di volta in volta nel luogo indicato senza poter in alcun modo personalizzare il proprio percorso. L’unica location sempre accessibile è la capitale, Lambert, dove è possibile acquistare armi ed equipaggiamento, comprare e raffinare gli orbs (speciali pietre che conferiscono abilità e bonus speciali), rivendere gli oggetti ottenuti in battaglia e salvare la partita. Una pecca è probabilmente la varietà di equipaggiamento molto limitata.

Stella-4Ma vediamo più da vicino il sistema di battaglia. Stella Glow non brilla in questo aspetto in quanto non aggiunge nulla a titoli quali Final Fantasy Tactics o Fire Emblem. I personaggi si muovono su una sorta di scacchiera e, prima di confermare un’azione o un movimento, si può verificare la capacità di movimento dei propri personaggi e dei nemici, e sapere sa quanto danno si infliggerà a un nemico e con quale percentuale di riuscita. In basso è visibile l’ordine col quale i vari personaggi potranno agire, il quale può però venire alterato nel corso della battaglia avvalendosi di alcune abilità o non facendo compiere alcuna azione a un dato personaggio (questo accelererà l’arrivo del turno successivo). Oltre alle consuete barre di HP (punti vita) ed SP (punti tecnica utili ad attivare abilità speciali), la modalità di battaglia offre un elemento tutto nuovo, ovvero l’abilità di Alto di “condurre” (conduct) le streghe. Man mano che i personaggi compiono azioni, una barra – posizionata in alto a sinistra – si riempie fino ad un massimo di 5 punti spendibili per attivare le canzoni, le quali rilasciano dei potenti effetti per un tot di turni. La difficoltà delle battaglie è un elemento altalenante: alcune battaglie potrebbero richiedere più di un tentativo mentre altre sono fin troppo semplici. L’intelligenza artificiale è però, in generale, non particolarmente brillante.

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Stella Glow è un titolo longevo (circa 50 ore di gioco), divertente e piacevole. Ricalca una tipologia di trama che gli amanti del genere conoscono fin troppo bene, ma arricchita di elementi originali e personaggi davvero ben caratterizzati. Per quanto concerne la grafica, i personaggi super deformed (presenti durante le battaglie) potrebbero non piacere a tutti, ma i disegni impiegati durante le scene, i dialoghi e quando si seleziona un determinato personaggio per compiere un’azione, sono dettagliati, curati e coloratissimi.
Come spesso accade coi titoli targati Atlus, doppiaggio e sottotitoli sono disponibili unicamente in inglese. Essendo i dialoghi una parte davvero rilevante e cospicua nel gioco, bisognerà dunque avere una padronanza almeno basilare della lingua.

Lo consigliamo agli amanti degli RPG giapponesi ma anche a chi ha voglia di avvicinarsi al genere con un gioco non troppo complesso e cervellotico, dalle meccaniche semplici ma accattivanti. Ultima nota di merito che ci tengo a sottolineare è la bellissima colonna sonora.




Melancoliae Articoli
Una traduttrice made in Italy appassionata di videogiochi (in particolare j-rpg), fumetti (Bonelli, americani e giapponesi), anime, letteratura fantasy e sci-fi e serie tv.

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