Denti da latte – Una storia di vampiri cattivi cattivi!

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Qual è la cosa peggiore che può capitare a un vampiro? No, non incappare in un cespuglio d’aglio, né cadere su un aguzzo palo di legno, e neanche impostare male la sveglia e aprire gli occhi alla calda luce di mezzogiorno.

La cosa peggiore che può capitare a un vampiro è che il disonore ricada sulla sua millenaria, oscura, terribile casata. Eh sì, perché oltre che lugubri, bianchicci, immortali e con un pessimo senso dell’umorismo, i vampiri sono anche dei gran permalosi, e qualunque essere o evento che possa ledere l’immagine della propria famiglia è percepito come un’onta irreparabile.

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Purtroppo, proprio a questa tipologia di eventi è ascrivibile ciò che è capitato allo spaventoso vampiro Bela, vanto di una nobile stirpe di vampiri e protagonista del libro Denti da latte – Una storia di vampiri cattivi cattivi! di Luca Ruocco, con illustrazioni di Stefano Tambellini e pubblicato da Bakemono Lab, casa editrice che di mostri e creature misteriose varie se ne intende.

Ma torniamo alla storia del nostro povero Bela. Dovete sapere che i vampiri sono una stirpe che, proprio perché estremamente longeva, raramente si riproduce, e quando accade i piccoli vampiretti vengono recapitati direttamente davanti al portone del castello dalla Volpe Volante. Questa volta, però, Bela ha il sentore che la Volpe Volante abbia decisamente sbagliato destinatario, visto che il sacchettino che gli è stato recapitato contiene quello che sembra essere in tutto e per tutto un cucciolo umano!

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La storia ci viene raccontata proprio da Vali, questo giovane vampiretto (o umano, ancora non sappiamo di preciso) recapitato come un pacco postale, che dovrà convivere con una famiglia completamente diversa da lui, oltre che con quei pregiudizi che inevitabilmente un contesto così settario come quello degli oscuri Signori delle Tenebre porta con sé.

A tal proposito, usi, costumi e fisicità dei vampiri, nonché di molte altre mostruosità, vengono accuratamente descritti in una sezione iniziale del volume, dedicata proprio a rendere il lettore un piccolo esperto di mostri e creature che popolano l’oscurità. Infatti il giovane Vali nel tempo ha dovuto studiare gli esseri con i quali si è ritrovato a condividere le proprie giornate… o nottate… tanto da diventare quasi più esperto del dottor Frankenstein, della venerabile Maestra e di Lilith stessa nel conoscere e comprendere questa spaventosa razza.

Ma Vali, con le sue guance paffute, il suo colorito roseo e soprattutto i suoi denti “arrotondati”, ce la farà a sopravvivere al pregiudizio della sua nuova famiglia e soprattutto del suo spaventevole padre? Questo lo scopriremo solo leggendo, ma se il giovane è cresciuto tanto da istruirci su tutte le più popolari razze mostruose, forse proprio tutto storto non è andato.

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Denti da latte è una curiosa e divertente lettura adatta sia ai lettori più giovani incuriositi da vampiri, licantropi e simili, sia agli esperti di mostri ormai più avanti negli anni e in cerca di una lettura leggera da poter condividere con i propri seguaci in miniatura, tanto che l’età di lettura consigliata è “vampiri giovani” ma anche “vampiri millenari” (grazie Bakemono per questo gratuito colpo all’autostima).

La storia, oltre a essere una carrellata di divertenti e terribili mostruosità, è anche una storia di riscatto e di amore, una storia di due individui tanto diversi che per natura avrebbero dovuto essere avversari, ma che trovano il modo di amarsi e di “diventare una cosa sola”: una famiglia. Insomma, se conoscete un aspirante esperto di mostri, che non si preclude però il piacere della narrativa, questo è il libro perfetto per iniziarlo agli studi!

IndianaJuls Articoli
Appassionata di arte, illustrazione e letteratura, si è lasciata trasportare nel meraviglioso mondo del fumetto... e ora non può più farne a meno! * arte * fumetto * illustrazione * letteratura * GdR

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