Tremate, tremate, le streghe son tornate!
L’Halloween di Disney+ arriva in anticipo con Hocus Pocus 2, sequel dell’amatissimo cult anni ’90. Dopo una massiccia campagna pubblicitaria e un hype portato alle stelle ci si sarebbe aspettati un prodotto all’altezza dell’originale, ma le opinioni sono contrastanti.
Il film è ambientato ai giorni nostri, esattamente 29 anni dopo gli eventi del primo Hocus Pocus. Le sorelle Sanderson sono diventate un culto per la città di Salem e celebrate ogni Halloween nel classico stile americano. Ma le vere protagoniste di questo sequel sono tre ragazzine adolescenti: Becca (Whitney Peak), Cassie (Lilia Buckingham) e Izzy (Belissa Escobedo), amiche da sempre e fan dell’occulto che si trovano, come per il primo film, a dover fronteggiare le famigerate sorelle streghe, interpretate nuovamente da Bette Midler, Kathy Najimy e Sarah Jessica Parker.
La trama riprende a grandi linee la stessa del film originale e non ci si poteva aspettare nulla di troppo diverso da un prodotto a tema Halloween: le streghe cattive vogliono dominare il mondo, o fare qualsiasi cosa di malvagio, e spetta alle protagoniste sventare il loro piano.
È evidente che la produzione abbia puntato tutto sull’effetto nostalgia, infatti non mancano easter egg e grandi ritorni, come Doug Jones nei panni di Billy Butcherson, il simpatico zombie “amante” di Winifred. Purtroppo questa scommessa ha ripagato solo in parte: l’evoluzione degli eventi e degli stessi personaggi sembra zoppicare da un certo punto in poi. A seguito di un flashback sull’origine della congrega delle sorelle, ad esempio, mi sarei aspettata un approfondimento su di loro – qualcosa in più rispetto al primo film – invece le Sanderson restano ingessate nel loro ruolo da classiche cattive Disney, cosa che funziona solo grazie alla loro personalità e alle attrici che le interpretano.
Le sorelle riescono a rubare la scena anche alle nuove protagoniste, purtroppo non caratterizzate adeguatamente, tanto che viene da chiedersi come mai ci sia stato bisogno di tre ragazzine quando ne sarebbe bastata solo una. In realtà il senso si capisce alla fine dove, grazie anche ad una scena post-credits dal sapore marveliano, il film da sequel si trasforma in prequel di qualcos’altro o addirittura secondo film di una probabile trilogia. Un finale aperto che stona con le aspettative del pubblico, e probabilmente molti di voi che (come me) avranno visto il film solo perché legato a doppio filo a quel capolavoro che fu Hocus Pocus, ne saranno rimasti un po’ delusi. Anche la scena dell’ipnosi musicale, qui riproposta, non riesce a reggere il confronto con la precedente.
Non è tutto oro ciò che luccica, e la Disney ci ha accecato un bel po’, ma Hocus Pocus 2 non è completamente da buttare. Tra i lati positivi abbiamo alcune gag molto riuscite e le performance delle attrici storiche, specialmente Bette Midler – che sembra non vedesse l’ora di rivestire i panni di Winifred – e Sarah Jessica Parker in uno dei suoi ruoli più iconici. Alla fine della visione non si pensa di aver sprecato quasi due ore del proprio tempo e i commenti sui social lo confermano, c’è chi si è divertito, chi lo ha accolto senza entusiasmo, chi lo ha osannato, e chi lo ha visto per quello che è in realtà: un film per famiglie da guardare spensieratamente la domenica pomeriggio.
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