Before Your Eyes (PC)

before your eyes videogame

Voto:

Il mondo dei videogiochi è sempre in costante evoluzione e nel corso degli anni abbiamo sperimentato diversi modi di giocare, ma avete mai pensato di poter usare i vostri occhi come estensione del controller ? Questa è l’esperienza che GoodbyeWorld Games propone ai videogiocatori con Before Your Eyes: la combinazione di mouse e occhi in un punta e clicca che si potrebbe definire un viaggio breve ma molto intenso.

Ripercorriamo in prima persona la vita di un’anima che attende di essere giudicata dalla Guardiana dell’aldilà. Le anime dei defunti si ritrovano a galleggiare in una specie di mare nell’attesa di essere raccolte e portate a giudizio. Nel nostro caso a ripescarci sarà un bizzarro traghettatore, un lupo antropomorfo un po’ malconcio che ci chiederà di raccontare e ripercorrere la nostra vita per capire se siamo degni di vedere la Guardiana.

Scopriamo di chiamarci Benjamin Brynn e che ogni volta che chiuderemo gli occhi (quando ci sarà l’icona della clessidra o il simbolo dell’occhio) andremo avanti nel tempo: così facendo ci verranno rivelati pezzi della nostra vita, partendo dalla primissima infanzia sino all’età adulta. Tuttavia non saremo spettatori passivi che si limitano ad osservare, infatti ci troveremo in alcuni punti della storia a prendere delle decisioni che ovviamente avranno delle ripercussioni e cambieranno quella che è stata la vita del protagonista.

before your eyes lupo

Before Your Eyes è un gioco che punta tutto sulla narrazione, per questo non svelerò altro sulla trama. La storia si sviluppa fluidamente, e nonostante l’iniziale senso di frustrazione dovuto alla difficoltà di tenere gli occhi aperti per restare nel passato, sarà bello conoscere la vita di Ben con piccoli, ma a volte anche grandi, salti temporali.

L’obiettivo del gioco non è quello di farci soffrire e sfidarci a tenere gli occhi aperti il più possibile fino a farli lacrimare, ma farci vivere un’esperienza ricordandoci che nella vita ci sono cose belle come la famiglia, gli amici o i primi amori, ma anche cose brutte come il dolore, la malattia oppure la morte, e che per quanto sarebbe bello restare nei momenti felici del nostro passato inevitabilmente dobbiamo andare avanti. Come ho detto all’inizio si tratta di un viaggio breve, purtroppo infatti ha una durate di circa 2 ore, ma una volta terminato si ha voglia di rigiocarlo per scoprire cosa sarebbe accaduto se avessimo fatto una scelta diversa da quella della prima run.

Oltre all’aspetto narrativo ad essere centrale è il particolare gameplay: una curiosa combinazione tra vista e mouse dove un nostro battito di ciglia volontario o involontario avrà un effetto sulla storia. Se si toglie questa particolarità, però, il gioco perde gran parte della sua bellezza. Infatti, anche se sarà possibile sentire qualche pezzo in più di conversazione, non avremmo più quella sensazione così reale e umana del non avere il controllo sul tempo. Per questo motivo il possesso di una webcam è fondamentale per godersi al 100% questa esperienza di narrazione alternativa.

before your eyes spiaggia

Con gli occhi di Ben osserviamo il suo mondo, un mondo dall’aspetto un po’ cartoonesco caratterizzato da forme semplici e poligonali che sembrerebbe riprodurre la visione di un bambino. Una semplicità che si apprezza ulteriormente quando si tratta di ricordi un po’ più vaghi e che non mina assolutamente il coinvolgimento emotivo del giocatore. A dare un senso di maggiore realisticità sono invece i dialoghi, mai banali o scontati e soprattutto ben recitati dai voice actors. Sfortunatamente però tutto il gioco è in inglese e non sono presenti i sottotitoli in italiano, quindi per poter apprezzare bene questo gioco è necessaria la conoscenza della lingua almeno a un livello intermedio, specialmente per i punti in cui viene richiesto di chiudere gli occhi e ascoltare.

Una colonna sonora bellissima ci accompagna per tutta la durata di questo viaggio e contribuisce ulteriormente al coinvolgimento emotivo. Come si vedrà, infatti, la musica ha un ruolo centrale in tutto il gioco e non solo nella vita di Ben. I pezzi al pianoforte hanno il potere di farci immergere totalmente in questa avventura e di farci commuovere in certi momenti del racconto, quindi se i vostri occhi lacrimeranno non sarà per lo sforzo di averli tenuti aperti il più possibile.

before your eyes piano

Giocare a Before Your Eyes mi ha fatto riflettere sull’importanza di creare giochi simili. Accecata dall’abilismo non mi sono mai preoccupata di come si presenti il mondo dei videogiochi alle persone diversamente abili. So che sono stati introdotti controller alternativi per la Wii o per rendere giocabile Guitar Hero ai non vedenti, ma se aumentassero i videogame che danno la possibilità di utilizzare la vista come “controller” si potrebbe rendere più inclusivo un settore che presenta tantissime barriere per chi ha difficoltà, specialmente quelle motorie.

Ovviamente tutto questo avrebbe un costo maggiore e tempi di produzione più dilatati, e in un mondo che vuole tutto e subito è difficile da sopportare, ma penso che si dovrebbe comunque cercare di investire di più su questo aspetto dell’inclusione, per rendere l’esperienza videoludica maggiormente accessibile a tutti.

before your eyes funerale

Io nel complesso mi ritengo particolarmente soddisfatta di questo piccolo viaggio affrontato, che in un qualche modo mi ha un po’ arricchito una volta terminato. Se vi piacciono i punta e clicca o lasciarvi trasportare completamente dalla narrazione e magari volete provare qualcosa di diverso, credo che Before Your Eyes potrebbe fare sicuramente al caso vostro.

Nella sua semplicità è in grado di farci sentire come nostra la vita del protagonista e farci rivivere emozioni che appartengono anche al nostro di passato, non solo a quello di Ben, il tutto attraverso un gameplay  innovativo in cui i nostri occhi sono uno strumento essenziale. Che questo sia un passo in avanti verso nuovi modi di giocare ? Avremo giochi in futuro che coinvolgeranno anche gli altri sensi come il gusto o l’olfatto? Io spero proprio di sì.




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La mia passione per i videogiochi nasce sin da bambina con la prima Play e Pokemon Blu per GameBoy e non mi ha mai abbandonata. Amo in particolare i GDR e rilassarmi con Animal Crossing. Oltre ai videogiochi, mi interessano molto le serie tv e l'animazione nelle sue varie forme.

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