Sette – volume primo, di Fabrizio Capigatti e Martina Fari

sette fumetto remer comics

Voto:

Sette – volume primo, fumetto di Remer Comics sceneggiato da Fabrizio Capigatti e disegnato da Martina Fari, ha attirato subito la mia attenzione. Si presenta come un volume cartonato di 144 pagine, con una copertina intrigante anche se alquanto lontana dall’aiutare il lettore a carpire il contenuto. Grazie alla sinossi sul retro apprendiamo che la storia racconta di due ragazzi decisamente unici nel loro genere, che dovrebbero essere uniti dal destino; nulla però è come sembra e losche figure provenienti dal loro passato si metteranno all’opera con intenti malvagi.

Ritengo Sette un volume molto promettente ma fortemente disorganizzato. Forse avrebbe meritato più attenzione nella cura dei particolari e nell’editing, poiché già a primo impatto risulta caotico e non aiuta il lettore a capire di cosa tratti e se possa piacere o meno, e purtroppo mi duole ammettere che questo livello di caos prosegue anche all’interno del fumetto.

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Nelle poche pagine a disposizione viene presentata una moltitudine di personaggi che appaiono e scompaiono in vere e proprie toccate e fughe all’interno della narrazione, tanto che persino i protagonisti stessi tendono a scomparire. L’unica certezza che si ha capitolo dopo capitolo è un siparietto fra Satana e Dio, che dovrebbe contribuire a dare la percezione del “divino” all’interno del volume.

Anche questo piccolo espediente, però, potrebbe essere decisamente migliorato, dato che così non fa altro che rallentare la narrazione, infarcendo il lettore di “chiacchiere” già conosciute e sentite poiché la diatriba Bene-Male è stata già ampiamente sviscerata ovunque e in praticamente tutte le chiavi narrative, dalle più comiche alle drammatiche. Non annoiare il lettore inoltre è decisamente difficile soprattutto quando non si ha ben chiara la via da intraprendere: devono far ridere? Devono far riflettere? Non se ne percepisce quasi alcuna utilità se non in un unico momento chiave.

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I personaggi sono sicuramente ben studiati e caratterizzati, ma questo purtroppo non emerge se non marginalmente durante la lettura, così che molti di loro risultano dei meri accessori che appesantiscono la narrazione e di cui si potrebbe fare volentieri a meno. Molti personaggi implicano molte storie, quindi la possibilità di un enorme parco di tematiche da trattare, ma questo non vuol dire che bisogna sviscerarli necessariamente tutti, anche perché, come per la problematica del siparietto, parlare di tematiche già ampiamente trattate risulta svantaggioso se non si trova una chiave di lettura personale capace di colpire l’animo dei lettori.

I disegni sono meravigliosi e il character design ottimo, ma poiché si tratta di un fumetto e non di un artbook, serve anche una storia bella solida che possa valorizzare i disegni e viceversa. La sinergia fra sceneggiatura e disegno non è scattata, lasciando impresso nella memoria più l’aspetto esteriore dei personaggi che le loro azioni e il loro carattere. Piccola nota a margine: se si vuole rispettare che la voce narrante (e protagonista) sia americana dandogli un intercalare caratteristico con cui riferirsi ai lettori, ovvero “Ehy guys!” è sempre consigliabile quantomeno dargli qualche altro segno distintivo di americanità.

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Come moltissimi fumetti, anche Sette include qualche pagina extra alla fine del volume per mostrare lo studio dei personaggi, ma per la prima volta mi trovo totalmente in disaccordo con tale iniziativa. Lo studio in sé è una piacevole integrazione, però questa volta è stato commesso l’errore più o meno madornale (a seconda della vostra sensibilità) di rivelare i ruoli che rivestono i personaggi, cose che bene o male si possono immaginare durante la lettura, ma che fino a prova contraria rimangono pur sempre congetture. Se temete gli spoiler, evitate come la peste quella sezione almeno fino a che non verrà pubblicato il secondo volume!

Sette è un fumetto in cui voglio credere e che mi ha abbastanza incuriosita, ma la disorganizzazione che lo permea è tale da essere quasi imperdonabile, in più la sua lentezza e il voler mettere tantissima carne al fuoco non trovano giustificazione, essendoci già un seguito in programma. Un primo volume ha il compito di accattivarsi i lettori affinché continuino a seguire la storia, ma non sono sicura che gli autori abbiano centrato questo obiettivo. Attendo ugualmente con fiducia il secondo volume.

Un ringraziamento speciale a Remer Comics

? Sette è acquistabile sul sito di Remer Comics

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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