Con questo epico finale dai toni agrodolci si chiude finalmente il cerchio narrativo di Sense8, serie meravigliosa che ha incantato migliaia di spettatori.
La puntata, della durata di 2 ore e mezza, è proprio un omaggio ai fan che con il loro calore e la diffusione dell’hashtag #BringBackSense8 hanno fatto sentire forte la loro voce e hanno ottenuto una degna conclusione della serie, ormai cancellata da Netflix.
Avevamo lasciato la cerchia alle prese con il rapimento di Wolfgang e Whispers, il primo da parte della BPO mentre il secondo ad opera dei protagonisti, che ora si ritrovano tutti insieme (fisicamente) a Parigi. In un luogo sicuro e tenendo in ostaggio Milton, i sette, con i loro amici di sempre, stanno cercando di organizzare uno scambio di ostaggi. Le cose però prenderanno una piega imprevista, tanto da dover costringere tutta la squadra a recarsi a Napoli, per affrontare la cattivissima Lila Facchini e chiudere i conti con la BPO.
La serie, creata dalle sorelle Wachowski e J. Michael Straczynski, sin dal debutto nel 2015 aveva raccolto numerose critiche positive. Il problema dovuto alla sua cancellazione è da ricercarsi probabilmente nei lunghi periodi di pre e post produzione e costi elevati, evidentemente non ripagati da sufficienti ascolti. Gestire 8 protagonisti e altrettante diverse città non è un’impresa da tutti ma Lana e Lilly ci sono riuscite magistralmente.
I luoghi dove avvengono le ultime vicende sono molto ridotti rispetto a ciò a cui eravamo abituati. Vediamo “solo” Parigi e Napoli, con tutti i protagonisti riuniti. Le due città sono contraddistinte da due filoni narrativi e scenografici. Parigi è la città dell’amore e dei nuovi inizi, mentre Napoli è quella dell’azione e della ribellione, in analogia con i moti rivoluzionari della carboneria che hanno caratterizzato la storia della città.
Nella capitale francese la cerchia è costretta a nascondersi, e sebbene la casa dove alloggiano sia molto ariosa e colorata, gli esterni sono caratterizzati da un’ambientazione notturna o comunque cupa. Per il capoluogo partenopeo invece è tutto l’opposto, gli eventi avvengono tutti di giorno, alcuni tra le caratteristiche strade del centro storico, altri in palazzi d’epoca fino poi ad arrivare a toccare il mare. L’amore dei fan italiani si è fatto sentire molto (appaiono persino di sfondo ad alcune scene), tanto da far ottenere loro un evento dedicato per la premiere dell’8 giugno (giorno di uscita della puntata).
Lito, Capheus, Nomi, Sun, Kala, Wolfgang, Will e Riley finalmente si ritrovano nello stesso posto, insieme ai loro “familiari”. Tutti hanno delle scene da protagonisti: Daniela e Hernando, Rajan e la sua sorprendente svolta finale, senza dimenticare Bug che con la sua verve e presenza scenica ci regala sempre dei momenti divertenti.
Amor Vincit Omnia, questo è il titolo della puntata. “L’amore vince su tutto” è il messaggio che i creatori della serie vogliono trasmettere come degna conclusione di questo viaggio straordinario che ci ha accompagnato nel tempo e nello spazio. In una puntata, Capheus diceva che “l’amore è un ponte“, è quella cosa che riesce a collegare due o più persone al di là di ogni distanza, fisica e mentale, della razza e dei pregiudizi. Questo è ciò che Sense8 vuole far capire, che l’amore è il motore del mondo, che non è riservato solo ai protagonisti, ma che attraversa e rompe la quarta parete tanto da convincere un network a concedere ai fan la meritata conclusione per il loro show preferito.
Con la cerchia abbiamo riso, pianto, ci siamo emozionati, abbiamo gioito e provato dolore. Questi ragazzi sono così benvoluti perché rappresentano le diverse sfaccettature dell’essere umano, sono stati strutturati in maniera che, seppur con delle caratteristiche inusuali, possano rispecchiare ognuno di noi e quindi farci entrare in empatia. Portano sullo schermo delle storie e dei valori che troppo spesso vengono nascosti e dimenticati, valori come l’accettazione del diverso, la condivisione, la libertà sessuale, l’amore per una famiglia che non ha legami di sangue.
Nel complesso la puntata scorre con un ritmo veloce e concitato, purtroppo però ci sono alcune pecche che non ho potuto non notare, ma tutto ciò ha una giustificazione. Nella seconda stagione avevano posto le basi per degli eventi che si sarebbero dovuti dipanare per un periodo di tempo più lungo, per questo molte circostanze e incontri presenti in questa puntata, sono come velocizzati e forzati per arrivare alla fine.
Una fine comunque grandiosa, che però lascia (almeno a me) ancora degli interrogativi, alcuni riguardano la puntata stessa, altri invece sono su alcuni concetti presentati in precedenza, e non spiegati a dovere. Come ho già detto queste critiche sono giustificate e restano sullo sfondo del degno epilogo di uno show che ha rotto molte barriere, sia fisiche che mentali.
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