I social stanno uccidendo le mezze misure

Negli ultimi tempi, specialmente in seguito all’uscita di Star Wars: Gli Ultimi Jedi e la quarta stagione di Black Mirror, mi è capitato più volte di confrontarmi con gli amici riguardo lo scontro tra le aspettative personali e la realtà dei fatti nel campo dei prodotti d’intrattenimento, dunque ho deciso di mettere per iscritto alcune mie riflessioni sul tema.

È un argomento che in fondo si trascina da molto più tempo di quel che pensiamo, ma l’uso massiccio dei social network l’ha portato ad un livello superiore, rendendolo una sorta di mostro informe e bavoso in grado di comunicare solo tramite due parole: “merda” e “capolavoro“.

fantozzi cagata pazzesca - social e mezze misure

I motivi che il più delle volte portano alla cecità verso le sfumature presenti tra il nero e il bianco sono molteplici. Tra questi possiamo annoverare la necessità di immediatezza dettata dai social, ma anche la ricerca di click (o più in generale di interazioni) da parte di chi si occupa di comunicazione, mediante l’uso di titoli strillati o articoli e post sensazionalistici. Cosa che funziona, perché chiaramente attrae più l’attenzione dire “Questo film è una cagata pazzesca” che non “Buon film, ma ha dei grossi difetti, parliamone”. E sebbene da un lato odio questo tipo di mezzi, in questa giungla selvaggia che è il web non posso del tutto biasimare chi decide di adottarli.

Un altro ruolo importante lo svolgono i reparti marketing dei suddetti prodotti d’intrattenimento, che spesso si danno la zappa sui piedi alimentando giorno dopo giorno su internet l’hype degli utenti, fino a che non inizia ad uscir loro dalle orecchie. A questo punto però diventa davvero difficile rispettare il livello di aspettativa generato, e per quanto la pubblicità possa essere efficace in termini di ritorno economico nell’immediato, se il prodotto non merita quanto promesso si deluderà immancabilmente buona parte del pubblico, con conseguenti opinioni negative in commenti, recensioni, e sistemi di valutazione vari ed eventuali.

t-rex infuriato al - social e mezze misure
Credits: BloodySamoan

In merito si potrebbe fare anche l’esempio di No Man’s Sky, che in campagna pubblicitaria sembrava promettere di tutto e di più, e alla fine si è rivelato un gioco davvero scarno di contenuti, causando giustamente la rabbia di molti acquirenti (sfociata persino, meno giustamente, in minacce di morte contro il suo creatore Sean Murray). Ora, non intendo assolutamente riaprire vecchie polemiche, ma in tal senso anche gli utenti dovrebbero imparare a tenere di più i piedi per terra e non credere ciecamente a tutto ciò che viene promesso, soprattutto quando c’è puzza di bruciato come nel caso di NMS. Difatti, parlando della mia personalissima esperienza al riguardo, io al day-one ho affrontato il gioco con aspettative bassissime se non nulle, e non solo non mi ha fatto infuriare, ma mi ci sono addirittura divertito.

Ma è davvero possibile approcciarsi a un film, una serie tv o un videogame senza aspettative o liberandosi di quelle che ci siamo creati? Forse, ma il più delle volte non è semplice, poiché un’idea precisa di ciò che ci aspettiamo di vedere l’abbiamo inevitabilmente. Quel che è davvero difficile, nel momento in cui si vuole esprimere la propria opinione su di essi, è saper discernere la nostra personalissima idea, magari costruita minuziosamente nell’arco di mesi o anni, da ciò che effettivamente ci siamo trovati davanti. E spesso è quando le due cose non combaciano che subito si parte ad etichettare una cosa come “merda”.

uomo fumetto xena - social e mezze misure

Ovviamente (ma neanche troppo) è ingiusto definire in questo modo qualcosa per tale motivo. In errori di valutazione del genere inciampano particolarmente i fan più accaniti. L’esempio più lampante sono alcuni lettori di fumetti che puntualmente all’uscita di ogni cinecomic danno di matto se ciò che hanno visto su carta non corrisponde alla versione sul grande schermo, anche se si tratta di un buon film, o viceversa gridano al capolavoro se rispecchia per filo e per segno ogni tavola, anche se il film è oggettivamente mediocre.

Anche nel caso recente di Star Wars e Black Mirror, abbiamo assistito a situazioni in cui molti appassionati, essendosi creati un’idea personale, intoccabile e qualche volta irrealistica di come dovrebbe essere il franchise che adorano, non hanno accettato le novità, dandogli contro nel peggiore dei modi. In realtà questi prodotti, pur optando per strade diverse dal solito, non si sono completamente snaturati e hanno mantenuto più o meno intatti i loro elementi chiave. Oggettivamente non si possono considerare di pessima qualità, eppure molti li hanno dipinti come tali.

Black mirror death to - social e mezze misure

Ecco, quel che sto cercando di fare con questo giro di parole probabilmente confuso, è invitare a riflettere un attimo prima di mettere mano alla tastiera e contribuire ad alimentare l’odio folle o l’entusiasmo spropositato verso qualcosa. Quel film che avete visto o quel gioco a cui avete giocato è davvero così bello o brutto oppure nella vostra opinione prevale una visione soggettiva? A volte capita anche che un prodotto sia molto valido per alcuni aspetti e scadente per altri, e non è possibile dare un giudizio uniforme, ma bisogna fare una media. In tal senso leggere recensioni è un buon esercizio per confrontarsi e cercare di raggiungere una certa oggettività.

Certo, capisco che sia meno divertente esprimere opinioni razionali e pacate, ma soprattutto nel caso dell’odio, quando si arriva all’isteria di massa, l’umanità perde preziosi punti sulla scala evolutiva. Non dico che sia sbagliato lasciarsi trasportare dalle emozioni, ma è necessario mantenere sempre almeno un briciolo di lucidità. Abbiamo solo da guadagnarci.

RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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