Suicide Squad

Suicide Squad recensione

Voto:

Sin dai primi, bellissimi, trailer pubblicati da Warner Bros. per Suicide Squad, la curiosità del pubblico nei confronti del film si è fatta molto alta. Sembrava qualcosa di completamente differente dai cinecomic dell’universo DC prodotti finora: via l’atmosfera estremamente dark e la fotografia fatta di colori desaturati, dentro tanto umorismo e colori sgargianti. Che poi diciamocelo: a mamma DC, almeno in ambito cinematografico, i villain sono sempre riusciti molto meglio rispetto al suo competitor diretto, e un film corale di soli cattivi non poteva che far gola. Unite a tutto il fatto che il film ha la regia (e la sceneggiatura) di David Ayer, anziché quella del solito Zack “pasticcione” Snyder e capirete che le speranze riposte dal pubblico nella pellicola erano più che giustificate. Ora, a tutti gli effetti Suicide Squad È un film DC completamente diverso rispetto a quanto siamo stati abituati finora, ma il grande potenziale di cui era dotato non è stato sfruttato pienamente, come se all’improvviso si fossero ritrovati tra le mani troppe novità tutte assieme e non avessero avuto bene idea di come gestirle.

La trama si ricollega direttamente a Batman v Superman, in un mondo che inizia a farsi serie domande sulla minaccia che alcuni metaumani o alieni potrebbero comportare. Con il kryptoniano è andata bene, perché condivideva i valori umani, ma uno con i suoi stessi poteri ed intenzioni meno cordiali avrebbe portato sicuramente alla distruzione del pianeta. L’agente governativo Amanda Waller propone allora di creare una task force di supercriminali detenuti in una prigione top secret da sfruttare contro minacce estreme di questo tipo, perché nel migliore dei casi risolverebbero il problema, nel peggiore della loro morte non importerebbe niente a nessuno, visto che erano già destinati a marcire in galera.

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Uno degli errori più grandi che si possa fare in un film con tanti personaggi come questo è presentarli al pubblico uno per uno in maniera didascalica. Ed è proprio così che parte Suicide Squad, con la Waller che spiega il suo progetto e sfoglia un fascicolo con i vari criminali, elencando uno alla volta i loro nomi, le loro capacità e i motivi per cui sono finiti in prigione: “lei è Harley Quinn: blabla blabla blabla; lui è Deadshot: blabla blabla blabla; lei è l’Incantatrice: blabla blabla blabla” e così via…uno strazio terribile, per non parlare delle grafiche che appaiono a schermo per ogni personaggio, davvero una grossa pacchianata. Il bello è che le capacità per presentare il background dei protagonisti in maniera molto più gradevole vengono dimostrate in seguito per mezzo di alcuni piccoli flashback davvero ben orchestrati, quindi perché non fare tutto così e accontentarsi di un noiosissimo elenco a inizio film? Per fortuna tolto questo errore da principianti poi il ritmo comincia ad ingranare, anche se procede piuttosto a singhiozzo, alternando momenti morti ad altri in cui succedono velocemente tante cose. Anche la trama tutto sommato non è niente di speciale e si limita a sfruttare l’abusato cliché dell’essere malvagio che mette in pericolo il mondo, ma complessivamente le due ore di durata del film scorrono via lisce, grazie sopra ogni cosa al carisma sprigionato dalla squadra dei villain DC.

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Tutti i protagonisti godono di una discreta caratterizzazione, e lo spettatore è in grado di comprendere bene qual è il modo di pensare e agire di ognuno di loro. Tra quelli che ho trovato visivamente più suggestivi ci sono sicuramente l’IncantatriceEl Diablo e Killer Croc, seguiti da Harley Quinn e Deadshot per personalità e poi tutti gli altri. I personaggi di questo film riescono tutto sommato a bucare lo schermo e rimanere impressi nella memoria, d’altronde sono anche interpretati da attori di tutto rispetto come Will Smith e Margot Robbie, ma anche qui c’è un problema di fondo: dovrebbe trattarsi di cattivi completamente folli e senza pietà, ma vengono fatti sembrare i buoni della situazione, hanno tutti quell’aria da “sì, ho fatto tante cose brutte, ma sotto sotto ho un cuore d’oro”. Ma stiamo scherzando?! Questo lo ritengo il secondo errore più grossolano del film, perché difatti non vediamo mai questi “supercattivi” comportarsi davvero come tali, per giunta gli avversari che si ritrovano ad affrontare hanno ben poco di umano e non colpisce molto il fatto che li facciano a pezzi. A pensarci bene, l’unica che sprigiona davvero cattiveria qui è Amanda Waller.

E finalmente arriviamo al capitolo Joker. Anche se compare a schermo qualcosa come 15 minuti in totale, la sua presenza si percepisce costante per tutta la durata del film, questo perché si tratta di un personaggio secondario ai fini della trama, ma strettamente collegato ad Harley Quinn, e i due si mandano continuamente messaggi per fare in modo di ritrovarsi. L’impegno profuso da Jared Leto per rendere al meglio il personaggio si nota eccome, e dà vita ad un Joker elegantemente folle, ma comunque un gradino sotto quello di Ledger e Nicholson. Probabilmente c’è qualche problema alla base della sua scrittura e questa nuova versione del clown di Gotham non riesce a convincere del tutto, il risultato è più che altro un gangster truccato con seri problemi mentali, ma gli mancano quelle sfumature da genio del crimine e appunto da pagliaccio che rendono il Joker tale. Il potenziale c’è e mi auguro venga sfruttato a dovere in film futuri in cui avrà un ruolo più importante.

Voglio fare tra l’altro un piccolo appunto riguardo il rapporto tra Joker e Harley Quinn: qui fanno capire bene che è qualcosa di perverso, una relazione fatta di abusi fisici e mentali, quindi se siete tra quelli che pensano “quanto mi piacerebbe una storia d’amore come quella tra Joker e Harley” NO, smettetela per favore…oppure consultate uno psicologo bravo.

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Quanto traspare dalla visione di Suicide Squad è che sia un cinecomic destinato prettamente ad un pubblico di adolescenti. Le grafiche pacchiane, i dialoghi banali e stereotipati, le battute spicciole e il buonismo di fondo sembrano una ricetta studiata appositamente per i ragazzini, ma non funziona come dovrebbe, tanto per le atmosfere alle quali i film DC ci hanno abituato finora, quanto per il fatto che i protagonisti sono i cattivi…e poi sì, insomma, non è che i ragazzini siano tutti deficienti. La sceneggiatura si tiene sì in piedi, ma in maniera un po’ maldestra, alcune battute fanno ridere, altre no, alcuni dialoghi sono interessanti, altri per niente, insomma è tutto così.

Visivamente questo film però regala grandissime soddisfazioni. Quando si tratta di entrare nel vivo dell’azione assistiamo ad ottime coreografie ed in generale troviamo eccellenti effetti speciali, capaci di tenere incollati gli occhi allo schermo. In particolare ci sono scene come la prima trasformazione dell’Incantatrice a cui assistiamo o altre legate al fuoco di El Diablo che sfociano davvero in piccoli guizzi di genialità, per non parlare di alcuni elementi più “creepy” collegati all’essere malvagio da combattere molto ben realizzati, come ad esempio i suoi soldati, che mi hanno colpito positivamente e creano un bel contrasto con il lato più “allegro” del film.

Bella anche la colonna sonora, composta anche da brani anni ’60/’70 come Ballroom Blitz degli Sweet, You Don’t Own Me di Lesley Gore o Paranoid dei Black Sabbath, che ci stanno particolarmente bene (Guardiani della Galassia ha fatto scuola in questo senso), anche se non mi ha fatto proprio impazzire nello specifico il modo in cui sono inseriti all’interno delle scene.

Mi ha lasciato perplesso non ritrovare alcune scene mostrate nei trailer, ad esempio la battuta di El Diablo su cosa bere al bancone del bar e quella di Joker che lancia un fumogeno e grida “bye bye”. Chiariamoci, nulla che tolga coerenza alla trama che tutto sommato risulta priva di esagerati buchi di sceneggiatura, ma magari si trattava di scene interessanti e a questo punto sono sicuro che l’edizione blu-ray includerà anche quelle e, insomma Warner, anche basta con questo vizietto.

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Il fan service non manca e riuscirà sicuramente a strapparvi un sorriso. Inoltre mi sento di dire che Suicide Squad è il primo film DC in grado di restituire bene l’idea di far parte di un universo cinematografico in espansione, grazie a collegamenti a film precedenti e futuri ben implementati, che non si inseriscono come elementi di disturbo tali da rendere incomprensibile ciò che stiamo guardando, ma come degli extra che aiutano solo a capire la collocazione del film all’interno del DC Extended UniverseUn passo in avanti sicuramente notevole e, a tal proposito, vi consiglio di rimanere in sala dopo i titoli di coda.

Suicide Squad è un film fatto di tanti alti e bassi, riesce a stupire e lasciare interdetti allo stesso tempo, ma sicuramente non si tratta di un prodotto del tutto scadente, anzi, nel complesso intrattiene con molto piacere. Manca solo di quel coraggio di osare fino in fondo che tutti noi avremmo desiderato e lascia trasparire qualche insicurezza di troppo.




RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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