Daredevil e l’arte di rinascere in 4 indimenticabili storie

daredevil arte di rinascere

Leggere storie di scazzottate e complotti intergalattici con una distinzione netta tra bene e male è sempre divertente, ma spesso non ci si accontenta di questo e si sente il bisogno di qualcosa di più. Tra le pagine di alcune serie a fumetti è possibile vivere anche momenti davvero di spessore e soprattutto toccanti, maturi, a volte paurosamente verosimili, ed è questa dualità a rendere un personaggio come Daredevil così profondo e sfaccettato. Non è raro infatti vedere Matt Murdock in situazioni poco supereroistiche, umanamente difficili o semplicemente più grandi di lui, e passare così facilmente da momenti di estrema sensibilità a risse con supercattivi non è da tutti: altri supereroi non risulterebbero credibili in contesti di questo tipo, ma lui sì.

Fin dalla sua prima apparizione negli anni ’60, Daredevil ha sempre affascinato i lettori: nonostante alcuni periodi sottotono è riuscito ogni volta a risollevarsi, grazie soprattutto a brillanti intuizioni da parte delle grandi figure che lo hanno plasmato come lo conosciamo oggi. Uno su tutti è Frank Miller, che negli anni ’80 ha completamente rivoluzionato il personaggio e tutto il suo immaginario, cambiando le fondamenta stesse su cui si poggiava la mitologia del diavolo di Hell’s Kitchen: con lui le pagine di Daredevil si sono fatte più noir, e New York è diventata una città buia e pericolosa. Questi cambiamenti hanno messo delle basi solidissime per quello che, probabilmente, è il più importante arco narrativo del personaggio, ovvero Born Again, che uscito durante la seconda gestione di Miller ha cristallizzato in modo definitivo l’identità di Devil.

Da quel periodo a oggi, alla gestione di Daredevil si sono alternati validissimi autori e artisti di spicco: tra i nomi che hanno preso le redini del personaggio impossibile non citare Mark Waid, che dal 2011 ha scritto e sceneggiato due serie regolari contenenti numerosi archi narrativi importantissimi per Matt, e vincitore del premio Eisner nel 2012 come miglior volume unico con il numero 7 di Daredevil vol. 3. Tim Sale invece ha regalato ai fan una storia di origini indimenticabile, con grandi picchi narrativi e notevoli evoluzioni emotive che hanno reso questa una delle storie più profonde in assoluto di casa Marvel. Un’altra gestione a dir poco iconica del personaggio poi è stata quella di Chip Zdarsky e Marco Checchetto, che nel 2019 hanno immaginato un Devil molto più realistico, urbano e se vogliamo anche maturo; una run davvero indimenticabile, e forse tra le più belle serie regolari degli ultimi anni, che ha portato a eventi e situazioni fuori dall’ordinario per Matt, rendendo molti degli archi narrativi di quel periodo materiale imprescindibile per ogni fan del Diavolo di Hell’s Kitchen.

Daredevil: Rinascita

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Chi conosce il personaggio solo attraverso le serie tv troverà il tono di questa storia sicuramente diverso dal solito, ecco perché è la prima di cui voglio parlare. Karen Page è andata via da New York per inseguire il sogno di diventare un’attrice di successo, ma le cose in realtà non vanno come sperava e presto si ritrova a recitare in film a luci rosse, e alla disperata ricerca di soldi per procurarsi la prossima dose. La vita che aveva nella Grande Mela sembra così lontana… Così, per una dose di eroina, arriva a vendere persino l’informazione sull’identità segreta di Daredevil; quello che non sa è che la persona a cui arriverà questa informazione è nientemeno che Wilson Fisk, il Kingpin.

Gli eventi raccontati in Born Again sono un susseguirsi di emozioni altalenanti, un continuo sali e scendi tra la speranza di riuscire a mantenere in piedi la propria vita e l’amara consapevolezza che non è possibile. Una storia cruda e profonda che scuote in modo irreversibile le fondamenta della vita di Matt Murdock. Le matite di David Mazzucchelli mettono a fuoco in modo impeccabile le folli idee di un Frank Miller in stato di grazia, che negli anni ’80 decide di dedicare questa storia a Devil anziché a Spider-Man com’era previsto in origine. Senza questa sua intuizione oggi Daredevil non sarebbe sicuramente quello che è, e non avremmo una delle storie più belle e importanti dell’intero universo Marvel.

Così come nel Cavaliere Oscuro la mitologia Milleriana mette al centro dell’attenzione i principi degli eroi e le loro motivazioni, in Born Again Matt si trova faccia a faccia con un nemico potentissimo che ha i mezzi per distruggere la sua intera esistenza, e che non si risparmierà di certo di usare. Partendo dalle sue finanze, i contatti con le banche e con la polizia, passando per la sua immagine pubblica e arrivando alla sua casa, Fisk non si fa scrupoli a destabilizzare Matt e fare a pezzi ogni sua certezza.

Daredevil: Giallo

daredevil giallo

Un uomo non si misura da come viene messo al tappeto, ma da come si rialza.

È da tempo ormai che Matt combatte il crimine. La sua vita senza il costume va alla grande e di notte si veste da diavolo volando tra i palazzi di New York a caccia di malviventi. Sembrerebbe tutto ok, ma c’è qualcosa che manca nella sua vita, un tassello importante che gli impedisce di sentirsi completo. Questo tassello viene costruito parola dopo parola, sillaba dopo sillaba tra le pagine di Yellow, mentre Matt sta scrivendo una lettera a Karen in cui si apre a lei come non mai. Una lettera in cui, tra le altre cose, ripercorre il suo (e il loro) passato per ottenere qualcosa che si avvicini il più possibile a una stabilità emotiva.

La storia ci proietta all’interno della lettera, nei ricordi di Matt, e ci mostra com’è stato per lui (e per lei) l’inizio di tutto. Daredevil: Yellow è una storia di origini che si preoccupa più di costruire qualcosa di nuovo per il personaggio che di raccontarne gli inizi, in quanto il vero protagonista qui è Matt piuttosto che Devil. Le origini di cui si parla non sono solo quelle di Daredevil: non si parla solo di come ha ottenuto i poteri e di come è arrivato a indossare il suo costume, ma anche delle origini di Matt come avvocato, dello studio legale insieme a Foggy e alla stessa Karen.

La lettera funge da narratore esterno raccontandoci di sentimenti nuovi, quelli dei personaggi che vediamo in scena, e di come questi stessi sentimenti, anni dopo, siano sì cambiati ma più vivi che mai. Scriverla serve innanzitutto allo stesso Matt, perché sa che finché non aprirà sé stesso alle emozioni che lo feriscono non potrà liberarsene.

Daredevil: L’uomo che ha paura

daredevil l'uomo che ha paura

Daredevil: L’uomo che ha paura è una storia di sentimenti, rapporti umani e amicizia, che però allo stesso tempo parla della paura, quella che può immobilizzarci davanti al pericolo o permetterci di agire rapidamente per salvare la situazione. È semplicemente perfetto che una storia così importante ed emotivamente matura sia stata scritta per un personaggio come Devil, per molti “il Batman della Marvel”, che allo stesso modo del Cavaliere Oscuro vediamo molto spesso tra sé e sé, ma che a differenza di Bruce incentra i propri discorsi sulle sensazioni. Tra le pagine di molti albi del Diavolo di Hell’s Kitchen vediamo Matt in conflitto con sé stesso per via delle sue scelte, le sue insicurezze e le sue paure, e il perno centrale di questa storia è proprio l’insicurezza.

Una lettura veloce ma densa di significato e di amore per il medium, un albo che può essere letto anche senza recuperare l’intero arco narrativo e che quindi è adatto a tutti: sia chi già conosce il personaggio e vuole vederlo alle prese con una situazione diversa dal solito, sia chi non conosce le storie più famose di Daredevil e vuole leggerne una che sicuramente gli lascerà qualcosa. Quella di Daredevil vol.3 #23 è una storia che potremmo quasi prendere come autoconclusiva: pur essendo un tassello importante della run nel suo insieme, può e deve essere letta da più persone possibili.

King Daredevil

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Dopo anni di inattività Matt decide di riprendersi il suo spazio tra gli eroi di New York. Indossato nuovamente il costume ritorna tra le strade della città, ma il tempo passato fermo lo porta a commettere un errore molto grave: durante una ronda, nel tentativo di fermare un gruppo di criminali, ne uccide uno, e questo evento porta a un turbine di sensi di colpa e domande esistenziali che vedono Matt dubitare di sé stesso come eroe. Dopo un periodo di insicurezze decide di costituirsi, lasciando Elektra a proteggere Hell’s Kitchen come nuova Daredevil.

Già questa premessa è davvero particolare e diversa dal solito, ma è solo la punta dell’iceberg se si pensa a quanti eventi di spicco e a dir poco innovativi si sono susseguiti nella gestione di Zdarsky, che nelle battute finali non smette di accelerare portando sul palco La Mano. Il clan che per anni ha terrorizzato Devil ed Elektra è più agguerrito che mai e tocca di nuovo al Diavolo di Hell’s Kitchen occuparsene, solo che stavolta la minaccia è più grande e i mezzi a disposizione di Matt non sono abbastanza. Partendo da un arco narrativo poliziesco e arrivando fino al confronto con i propri peccati, passando per una vera e propria guerra, questa serie è in grado di soddisfare tutti i tipi di lettori, offrendo delle trame sempre fresche e coinvolgenti.

Quest’ultima serie a fumetti è quella che poi porta all’evento crossover Devil’s Reign, a cui si ispira buona parte della nuova serie Disney+ Daredevil: Born Again. Viste le basi messe nella prima stagione, molto probabilmente vedremo gli eventi di Devil’s Reign sviscerarsi nelle prossime stagioni e magari (ci spero) anche un film.

Le storie citate in questo articolo naturalmente sono solo alcune tra le più belle di Daredevil, ma compongono un bel quadro per la psicologia del personaggio e rappresentano sicuramente delle letture importanti per chiunque voglia scoprire meglio l’essere umano che si nasconde dietro la maschera da diavolo.

Murdock Articoli
Appassionato di Fumetti e Videogiochi, perché esperto non sono e recensore fa subito radical chic.

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