WRC Generations – The FIA WRC Official Game (PS5)

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Voto:

Nel mondo del motorsport videoludico troviamo numerose tipologie di titoli, che spaziano dall’arcade più scanzonato alla simulazione pura. Oltre questo, non mancano tantissimi titoli su licenza ispirati a campionati realmente esistenti, come la Formula 1 con le sue categorie minori, la MotoGP seguita a ruota da Moto2 e Moto3, e competizioni più di nicchia, come la Nascar o la Dakar. Ma c’è anche uno dei campionati automobilistici più veloci, pericolosi e famosi di sempre: quello del mondiale rally.

WRC Generations è il settimo capitolo di WRC sviluppato da KT Racing, alle prese con la serie da WRC 5 (2015), che rappresentò anche il debutto del brand su Xbox One e PlayStation 4. L’ultima iterazione sviluppata dal team francese, prima del passaggio di licenza a Codemasters previsto nel 2023, si pone come un punto di arrivo, con l’obiettivo di fare tesoro delle critiche ricevute in precedenza e cercare di proporre agli appassionati il titolo rallystico definitivo.

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Il gioco come da tradizione propone la classica carriera articolata lungo i 13 rally del campionato ufficiale, composti a loro volta da decine di stage, con gare in qualsiasi condizione, tra cui pioggia, neve e notturna. Ritorna anche tutta la componente relativa alla gestione della scuderia, con la possibilità di ingaggiare ingegneri di pista più talentuosi e intervenire in maniera diretta sulle priorità dell’intera squadra in termini di preparazione, mediante la sezione ricerca e sviluppo o partecipando a eventi speciali esterni al campionato per aumentare la propria notorietà. Quanto svolto sotto questo fronte è promosso e perfettamente in linea con quanto già osservato in WRC 10, anche se uno svecchiamento generale dei menù non avrebbe guastato, evitando così un costante senso di déjà vu.

Immancabile anche tutto ciò che riguarda regolazioni e assetto del nostro bolide, con la possibilità di intervenire su diversi parametri, come cambio, sospensioni e pneumatici. Pad alla mano le sensazioni di guida sono più che buone, anche se il sistema di guida non convince appieno. Ci troviamo tra le mani un modello molto simile a quello già visto nel titolo dello scorso anno, che decide di porsi a metà strada tra simulazione e arcade, risultando per molti versi più accessibile, ma non in grado di restituire in maniera adeguata alcuni comportamenti dell’auto.

La differenziazione tra veicoli a trazione anteriore, posteriore o integrale è ben riuscita, e tutta una serie di aiuti alla guida come cambio automatico, controllo di trazione, stabilità o ABS saranno un grande plus per i giocatori alle prime armi con il genere dei racing. WRC Generations risulta quindi un titolo estremamente godibile anche senza l’utilizzo di un volante, dal momento che l’auto si riesce a gestire tranquillamente anche con il pad, calibrando a dovere gas, freno e frizione. Come di frequente accade, fruire del titolo senza aiuti alla guida enfatizza in maniera molto marcata il comportamento dei veicoli, in particolar modo di quelli storici, grazie anche ad una selezione di veri e propri mezzi leggendari che hanno fatto la storia della disciplina dagli anni ’70 ad oggi.

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La vera novità è rappresentata dai veicoli Rally1, nuova massima categoria del campionato rally, che vede l’arrivo anche qui delle vetture ibride, in maniera simile alla Formula 1, dove il motore termico lavora in sinergia con un nuovo motore elettrico per un’erogazione complessiva di oltre 500 cavalli. La gestione della batteria di questi nuovi veicoli è affidata al gioco, che andrà a ricaricare la stessa in fase di frenata o di decelerazione sfruttando il freno motore dell’unità termica. Tramite un indicatore posto a lato del contagiri potremo osservare la carica residua, che verrà utilizzata in particolar modo nelle fasi di accelerazione più estreme in uscita dalle curve più lente e impegnative, come ad esempio i tornanti.

Sugli stage presenti il team di sviluppo ha svolto un ottimo lavoro, con una varietà incredibile di ambientazioni e una differenziazione anche al volante dei vari terreni dove andremo a sfrecciare. La differenza nell’approcciare una curva sulla neve, sull’asfalto o sulla ghiaia si percepisce molto chiaramente, senza considerare tutto l’aspetto legato al meteo dinamico già accennato in precedenza, una variabile da non sottovalutare in fase di preparazione alle gare.

Oltre alla carriera poi troviamo tutta una serie di modalità classiche, come il rally singolo o la prova a tempo legata alle classifiche online, dove potremo confrontare i nostri tempi con quelli della nostra lista amici o con i più veloci al mondo. Parlando di online, impossibile non menzionare lo sforzo profuso da KT Racing nella sezione multiplayer, con una sezione competitiva divisa in leghe in base ai risultati e ai tempi ottenuti, che consente di trovare quasi sempre avversari al proprio livello. Presenti, infine, anche delle sfide settimanali e giornaliere legate a specifici eventi, che sicuramente aggiungono ulteriore carne al fuoco per il titolo.

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Una nota dolente dell’intera produzione è sicuramente l’aspetto tecnico, che pur avendo risolto i problemi che affliggevano WRC 10, risulta ancorato in maniera molto evidente alla scorsa generazione di hardware. Tolti i modelli delle auto e qualche altro elemento, capita molto spesso di imbattersi in elementi in bassa risoluzione o texture poco curate. Ad aggravare la situazione, almeno su PlayStation 5, è la presenza di una modalità risoluzione in 4K ancorata ai 30 fotogrammi al secondo, con una seconda opzione performance a 60fps limitata alla risoluzione di 2560x1440p.

Non pervenuta alcuna modalità a 120 frame, presente invece nel titolo precedente: un deciso passo indietro da questo punto di vista, pur riconoscendo finalmente l’assenza di episodi di pop-up o fastidiosi crash di gioco. Supporto all’HDR presente, ma sicuramente non il miglior titolo dove poterlo apprezzare. Sui rombi dei mezzi, WRC Generations non esalta particolarmente, con una riproduzione fedele ma priva assolutamente di corposità, che quindi finisce per essere abbastanza dimenticabile. Molto bene invece l’audio relativo al copilota, doppiato ottimamente anche in italiano e mai sovrastato da rumori ambientali di gioco.

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WRC Generations non riesce a fare il salto di qualità sperato, limitandosi ad aggiornare il parco auto al 2022 e risolvere qualche problema tecnico di troppo dello scorso capitolo, come i numerosi bug e glitch grafici. Il titolo nel complesso risulta solido e ci troviamo davanti a un settimo capitolo del brand ad opera di KT Racing che farà sicuramente la gioia degli appassionati della disciplina. Il sistema di guida funziona a dovere e la varietà non manca di certo, con una selezione di stage pressoché infinita e la presenza di veicoli moderni e storici adatti a tutti i gusti. Pronti a derapare in una tormenta di neve in Svezia o compiere salti su quattroruote lungo i velocissimi rally della Finlandia?

Un ringraziamento speciale a Maybe e Nacon




Mentore Articoli
Alessio Contini all'anagrafe, Mentore sul web. Videogiocatore a 360 gradi, appassionato di tecnologia, automobili e semiotica. Studio linguaggi dei media e comunicazione.

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