Rollerdrome, un Tony Hawk con le pistole (PS5)

rollerdrome recensione

Voto:

Il genere umano si muove seguendo dei principi ben saldi. Essendo creature razionali, spesso il nostro pensiero tende ad aver bisogno di regole per vivere al meglio questo percorso che chiamiamo vita, ma proprio per questo è quasi paradossale che le migliori creazioni partorite dalla mente umana vadano a sdoganare questi principi che ci guidano. Per comprendere meglio questo concetto basterebbe una qualsiasi opera artistica degli ultimi decenni: capirete da soli che la magnificenza di certi tesori risiede proprio nella voglia dell’artista di uscire fuori dal seminato. La sperimentazione è un’arma straordinaria, ma a doppio taglio: unire generi diversi in modo caotico, solo per rompere gli schemi, spesso può portare a disastri preannunciati, ma fortunatamente non è il caso di Rollerdrome, l’ultima opera dei ragazzi di Roll7.

Detto sinceramente, il primo impatto che Rollerdrome ha avuto sul sottoscritto (e anche su molti altri giocatori) non è stato proprio uno dei migliori. Sia chiaro, il gioco sembrava interessante, ma non al punto da polarizzare l’attenzione. Tuttavia, dopo qualche giorno passato in compagnia di questa nuova opera frenetica, posso dire che Rollerdrome è molto più di quello che sembra. Sarà riuscito a toccare vette alte e a posizionarsi tra i migliori giochi di quest’anno, o siamo di fronte a un’opera discreta che sa divertire, ma non riesce a brillare? Vi invito a scoprirlo nelle prossime righe!

Rollerdrome Trickshot

Rollerdrome ci trasporta in un ipotetico futuro prossimo dove l’umanità sembra confrontarsi con una minaccia molto concreta: il monopolio assoluto delle industrie hi-tech da parte di un’unica azienda. Siamo nel 2030 e l’intero pianeta si trova praticamente in mano ad una sola corporazione multimiliardaria che sembra avere come unico obiettivo quello di occupare e dirigere ogni singola potenza sulla Terra. Per nascondere questa evidente sete di potere, la corporazione ha trovato il modo più facile per distrarre la popolazione: uno sport ultraviolento chiamato per l’appunto Rollerdrome. Questa gara a cadenza annuale vede diversi atleti disposti a sacrificare la propria vita in una serie di percorsi estremi e letali, per raggiungere la gloria e la ricchezza, quest’ultima ambita da tutti in un 2030 cupo come quello presentato dal gioco.

Vestiremo i panni di Kara Hassan, una ragazza indebitata fino al collo che non ha niente da perdere. Il sogno di Kara è diventare la prossima campionessa di Rollerdrome ed estinguere una volta per tutte il suo gigantesco debito con la banca. Durante il percorso, però, la ragazza si imbatterà in una serie di cospirazioni atte a metterle i bastoni tra le ruote. Senza spoilerare dettagli importanti, posso garantirvi che la storia di Rollerdrome è più profonda di quanto possa sembrare a primo impatto, poiché nasconde una marea di significati che, visti i tempi nei quali viviamo, sembreranno molto “personali”. Il racconto è decisamente semplice e poco pretenzioso, ma collegando tutti i puntini arriverete ad apprezzare i dettagli piazzati in maniera tattica dagli autori. Il comparto narrativo non è di certo il maggior punto di forza del titolo, ma bisogna riconoscere che non è per niente debole o superficiale come in giochi simili.

Rollerdrome Sliding

Ricordate cosa avevo precisato all’inizio di questa recensione? Quando si tenta di mischiare diversi generi spesso si fallisce in maniera quasi devastante, ma se per qualche motivo il miscuglio generale risultasse soddisfacente, allora il prodotto potrebbe rivelarsi perfino unico. Rollerdrome è senz’ombra di dubbio un successo quando si parla di amalgamare bene più generi, e proprio per questo è difficile etichettare in maniera chiara la creatura di Roll7. Per provare a capire meglio cosa sia Rollerdrome (visto che i primi trailer non sembrano aver dato il giusto valore al titolo), immaginate un qualsiasi Tony Hawk Pro Skater ibridato con giochi adrenalinici come My Friend Pedro. Infatti, Rollerdrome è un arcade skate game combinato con un action TPS, un mix che se guardato dall’esterno potrebbe sembrare assurdo e poco funzionale, ma pad alla mano si rivela davvero stupefacente.

Il gioco ci metterà davanti a una serie di sfide nel torneo Rollerdrome. L’avventura si svolge lungo 11 capitoli nei quali dovremo affrontare sfide di difficoltà crescente che uniscono l’adrenalina dello shooter in terza persona con l’abilità di eseguire trick unici in mezzo alle sparatorie. All’apparenza questo concetto potrebbe sembrare sempliciotto, e in una primissima fase è cosi, ma vi posso garantire che già dopo i primi 3 livelli la curva di difficoltà schizzerà molto in alto, spingendovi a migliorare in ogni singolo aspetto. Se non si fosse capito, Rollerdrome è un gioco tosto, tuttavia la sua natura tendente all’hardcore non è mai punitiva in maniera ingiustificata: come in altri titoli di questo tipo (Sifu, per esempio), le innumerevoli morti serviranno a imparare bene la posizione dei nemici, che mosse sfruttare e come usare al meglio le armi a disposizione. Riuscire a combinare tutto quello che si impara volta per volta è difficile, ma la gratificazione finale è immensa.

Rollerdrome Ammo Danger

Parlando delle meccaniche generali del gioco, se avete giocato ad un qualsiasi Tony Hawk allora su Rollerdrome vi troverete come a casa, soprattutto per quanto riguarda i trick. Avrete dei pulsanti dedicati per eseguire i grab trick, i grind e i roll. A tutto questo si aggiunge anche la schivata, che sarà fondamentale per avanzare integri nel gioco, perché come ho già precisato Rollerdrome non è solo “Fammi fare ‘sto trick figo per fare un casino di punti ed avanzare”, ma occorrerà anche imparare a fare fuori i nemici grazie al proprio arsenale (che consiste in 4 armi uniche che non voglio spoilerarvi). Tuttavia, sarà impossibile avanzare senza unire i due stili di gioco, in quanto per caricare le munizioni nelle armi è necessario eseguire i trick. Un sistema di adrenalina darà una grande mano nel gestire al meglio la situazione, ma sarà fondamentale avere riflessi fulminei per avanzare.

C’è relativamente poco da criticare nel gameplay di Rollerdrome, in quanto tutto quello che offre sembra funzionare a dovere (e anche divertire un casino). Le uniche pecche grossolane potrebbero attribuirsi alla longevità, alla scarsa varietà di nemici e a qualche magagna tecnica quando si tratta dei controlli. In merito alla longevità, il gioco si può completare in circa 2 ore, che ovviamente potrebbero tranquillamente raddoppiare completando ogni sfida. Ma anche così, siamo di fronte a una longevità generale piuttosto scarsa per il prezzo proposto. Riguardo alla varietà dei nemici, se il numero di mob base è comprensibile per mantenere il gioco ben bilanciato, non ho capito perché Roll7 non abbia puntato di più sulle boss fight (anche perché l’idea alla base c’era). I controlli invece, per quanto responsivi, falliscono nei momenti più caotici con trick che, pur eseguiti correttamente, non vengono letti (come grind che non si applicano o trick che vengono scambiati per altri). Questo dettaglio, per quanto possa sembrare ininfluente, risulta frustrante a lungo andare, specie perché il gioco richiede un livello di precisione assurdo negli stage più avanzati.

Tolte queste magagne, però, Rollerdrome è decisamente un prodotto più che valido e divertente da giocare. Sicuramente l’alta curva di difficoltà potrebbe frenare i giocatori meno esperti, però Roll7 ha pensato anche a questo dettaglio. Infatti, all’interno del gioco c’è un menu dedicato ai “cheat” con diversi vantaggi se si considera la sfida troppo ardua. Il mio consiglio è ovviamente di perseverare e giocare senza questi trucchi, in quanto la magia di Rollerdrome tende a perdersi se si viene facilitati. D’altro canto se volete soltanto farvi un giretto sul gioco senza strapparvi i capelli, questi aiuti potrebbero rivelarsi soddisfacenti per la vostra esperienza.

Rollerdrome Fighting Enemy

Sulla parte tecnica di Rollerdrome non c’è granché da dire, se non che il comparto grafico è decisamente ben curato. Pur impiegando il motore Unity, la scelta di usare uno stile cell-shaded è stata decisamente ripagante: il gioco sembra essere uscito da un fumetto, con colori vivaci che però non compromettono l’atmosfera e le tematiche. Ho avuto modo di provare Rollerdrome su PS5 e posso dire che mi sono trovato davanti a un’esperienza fluida (sempre inchiodata a 60fps). Teoricamente il gioco dovrebbe girare in 4K nativi, ma non si capisce bene se effettivamente questa risoluzione rimanga nativa o di tanto in tanto si faccia dinamica. Qualche volta si osservano dei cali di qualità, soprattutto nei momenti più caotici, ma non avendo sufficiente prove per il momento è meglio tralasciare il discorso “risoluzione”.

A livello audio il tutto rispecchia a dovere il prodotto, con una soundtrack retrowave molto ben curata e un doppiaggio (molto risicato) svolto ottimamente. Se avete giocato a titoli come Hotline Miami o Ruiner, allora la colonna sonora vi darà vibes molto familiari. Lo stile usato in tutti i brani è orecchiabile e mai fastidioso, e contribuirà ad alimentare l’adrenalina durante le partite.

Rollerdrome Wallrun Trick

Rollerdrome è un miscuglio di generi decisamente ben riuscito, nonché l’ennesima prova che Roll7 sa svolgere bene il proprio lavoro. Non siamo sicuramente di fronte al miglior indie uscito durante questo 2022, però le doti videoludiche di questo titolo non devono passare inosservate. Se amate giochi come Tony Hawk e non vi dispiace l’idea di provarne un’alternativa praticamente unica nel suo genere, allora vi consiglio particolarmente la creatura Roll7. Il prezzo un pochino alto rispetto alla longevità generale del titolo potrebbe mettervi qualche dubbio prima di acquistarlo, ma sono certo che in ogni caso il gioco saprà darvi grosse soddisfazioni.

Un ringraziamento speciale a Cidiverte

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Il soggetto è particolarmente irritabile quando non sta in mezzo al proprio habitat che coinvolge la scrittura, i videogiochi, la musica (preferibilmente Metalcore) e il Wrestling. Suggeriamo di rinchiuderlo in una stanza piena di console, album dei Pantera (all'occorrenza degli Slipknot) e prodotti legati al Wrestling. Da liberare solo in caso di estremo bisogno!

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