Sole Nero, di Dario Sicchio, Letizia Cadonici e Francesco Segala

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Voto:

In una storia horror raccontata con un media visivo (film, fumetto, serie tv e simili) è molto facile impressionare o far saltare dalla sedia con jumpscare o splatter gratuito, ma interiora che volano come coriandoli e fantasmi che appaiono per un secondo a schermo non danno veramente i brividi. Per sudare freddo serve una tensione costante, un “vedo/non vedo” continuo accompagnato anche da un moderato “spiego/non spiego” che non faccia capire bene la situazione, perché è proprio l’ignoto ciò che fa davvero paura.

Sole Nero, fumetto scritto da Dario Sicchio, disegnato da Letizia Cadonici e colorato da Francesco Segala, riesce a tenere chi legge sempre all’erta, offrendo un punto di vista interessante che ormai non si vede molto spesso: oltre a raccontarci ciò che fa paura nel mondo in cui è ambientata questa storia, si concentra molto su come le persone reagiscono e si organizzano nei confronti di questa ipotetica minaccia, in maniera simile al primo film di Godzilla del 1954 e a Shin Gojira del 2014. Qui però il “nemico” non è rappresentato da mostri giganti od orde di non morti, bensì da fenomeni naturali inspiegabili e persone la cui unica “colpa” è quella di essere state concepite in due maledetti giorni. Senza spoiler, segue la trama.

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In un mondo molto simile al nostro per motivi sconosciuti un giorno sorse un sole nero circondato da un cielo cremisi, e sotto il suo influsso nefasto un milione di persone si suicidò e molte altre si sentirono spinte a compiere azioni disperate. Il dì successivo però tornò tutto alla normalità, e così continuò fino a pochi anni dopo quando ricapitò per una seconda volta, con effetti ben peggiori poiché rese la popolazione mondiale violenta e selvaggia, facendo oltre otto milioni di vittime. Da allora i governi di tutto il mondo provarono ad organizzarsi per una possibile terza venuta, mettendo persone di scienza, filosofia e non solo a studiare il fenomeno per capirne le cause e trovare possibili soluzioni.

In quei giorni però non ci furono solo morte e violenza: da molte donne rimaste incinte durante quel sinistro fenomeno nacquero bambini a cui venne affibbiato con ignominia il titolo di Figli del Sole Nero; la pelle grigio-violacea, i capelli bianchi e gli occhi rossi li rendono facilmente notabili e distinguibili, quindi è possibile incolparli e discriminarli senza troppe difficoltà.

I due personaggi che seguiamo maggiormente, Matthew e Clementine, sono fondamentalmente vittime degli eventi con un giudizio sulle spalle costante e costrette a essere perfette, consce del fatto che un loro minimo sgarro non sarebbe perdonato, visto l’odio che già attirano per cose che non hanno fatto. Tutto cambia quando incontrano Ivan e Ofelia, due persone come loro che però hanno deciso di rispondere alle varie forme di violenza subita con altrettanta sottile e subdola furia, preparandosi a una fantomatica terza venuta del Sole Nero, mentre gruppi di cittadine e cittadini bigotti e arrabbiati vogliono purgare la città. A conti fatti, sono probabilmente quest’ultimi la vera fonte di terrore in questo fumetto.

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Con la storia mi fermo qui, ma come avrete capito ci sono tutti gli elementi per una buona narrazione ansiogena. I disegni di Letizia Cadonici colpiscono praticamente in ogni vignetta, con inquadrature davvero ben studiate per dare sferzate di angoscia quando serve; in più sono tremendamente ben accompagnati dalla colorazione di Francesco Segala, che anche quando utilizza solo rosso, nero e bianco riesce a far emergere la tavola imprimendola nelle retine di chi legge. Per quanto riguarda la scrittura di Dario Sicchio, come ho già detto è generalmente ben congegnata e fa riflettere, soprattutto considerando che riesce a rendere molto più temibili le persone comuni rispetto a quelle figlie del Sole Nero.

Tuttavia non posso evitare di sottolineare quanto, in questo fumetto di poco meno di 90 pagine, la maggior parte delle vignette sia molto verbosa, a volte con discorsi non facili da seguire; questa storia non ha sicuramente bisogno di più tavole, ma forse, in quelle non dedicate ai vlog di chi esegue ricerche sul Sole Nero, sarebbe stato meglio asciugare un po’ di più i testi con frasi nette e precise per lasciare più spazio anche ai disegni. Inoltre ciò che succede a pagina 50 mi ha totalmente sviato per qualche minuto (ovviamente non posso dirvi cosa, leggetelo e lo scoprirete), e quello che sembra un cambio di personalità di qualche personaggio verso la fine del fumetto mi ha portato un po’ di confusione. Si tratta comunque di piccolezze, rispetto alla storia in generale. In definitiva, complimenti a chi ha creato questo fumetto tanto coinvolgente quanto inquietante.

Un ringraziamento speciale a Shockdom

Chirano Articoli
Diplomatə al corso e al Master di Sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Torino, laureatə in Letteratura Giapponese a UniTO e felice di essere qua :)

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