The Toxic Avenger – L’eroe che ci meritiamo e di cui avevamo bisogno

the toxic avenger 2025 recensione

Voto:

Finalmente, dopo due anni di purgatorio distributivo preceduti da circa un decennio di produzione non proprio idilliaca, possiamo gustarci in sala un remake che questa volta non riguarda come al solito un grande classico, bensì un titolo decisamente più di nicchia. Non sono in molti infatti a conoscere The Toxic Avenger, eppure verso la metà degli anni ’80 divenne non solo un cult del genere horror splatter, ma anche la “mascotte” della casa di produzione Troma, quella che (tra gli altri) ha lanciato nientemeno che James Gunn.

Arriviamo così ai giorni nostri, dove Lloyd Kaufman (regista dell’originale e presidente della Troma), grazie a Legendary Pictures e dunque un budget decisamente più alto di quello del 1984, decide di affidare al regista e sceneggiatore Macon Blair le chiavi di questo remake.

The Toxic Avenger Peter Dinklage Jacob Tremblay

Ambientato nella fittizia e fantasiosa SainT Rome (simpatico gioco di parole), il film segue le vicende del custode della losca azienda BTH Winston Gooze (Peter Dinklage) che, dopo un tremendo incidente, si trasforma in un vigilante mutante noto come Toxie. Mosso dalla rabbia, armato di mocio e aiutato dall’ecologista JJ (Taylour Paige), si ritroverà a lottare contro bizzarri personaggi mandati dal capo della BTH (Kevin Bacon), mentre cerca di salvare e riallacciare il rapporto con il suo figliastro Wade (Jacob Tremblay).

The Toxic Avenger fortunatamente si guarda bene dallo scimmiottare la pellicola dell’84 evitando di ricalcare pigramente le medesime scene e situazioni, proponendo invece in maniera più sensata una versione moderna della storia, grazie anche alla sceneggiatura ampliata, aggiornata e narrativamente più articolata di Blair, definita dallo stesso Kaufman “migliore dell’originale“. Ovviamente le citazioni non mancano, ma per l’appunto sono inserite all’interno di una storia “nuova” e con un impianto narrativo che questa volta non vuole risultare disturbante, quanto più grottesco, attraverso anche una comicità pungente e tragicomica che fa quasi sempre centro.

The Toxic Avenger Peter Dinklage Toxie

A non cambiare invece è l’ambientazione sporca e degradata che fa da cornice alla storia, rappresentazione dell’America “nascosta” che pochissime volte ci viene mostrata da Hollywood; un’ambientazione necessaria e messa ben in scena al fine di far immergere lo spettatore in una storia di questo tipo, e dare un contesto quantomeno plausibile ai pittoreschi villain presenti in essa.

Nonostante vengano affrontate tematiche non banali come l’inquinamento e le magagne impudenti e impunite delle grandi multinazionali, con le conseguenze che queste hanno sulla gente comune, passando inoltre per il tormentato rapporto padre-figlio fino all’accettazione/paura del “diverso”, il tutto viene affrontato in maniera leggera, senza prendersi mai troppo sul serio, riuscendo così a veicolare bene i messaggi di denuncia senza mai appesantire la visione. Un contrasto piacevole e ben incastrato nell’eccentricità della storia.

A completare la pellicola troviamo un già citato cast di rilievo (al quale va aggiunto anche un fantastico Elijah Wood), che contribuisce a dare credibilità e un discreto spessore a personaggi scritti probabilmente in poche righe, ma che nonostante tutto vengono messi in scena dal regista in maniera mai sbrigativa, conferendo a ciascuno di loro una certa importanza e una propria evoluzione all’interno della storia. Insomma, un cast divertito, visivamente a proprio agio e perfettamente amalgamato all’interno di una narrazione semplice ma efficace.

The Toxic Avenger Elijah Wood Kevin Bacon

Come da tradizione, però, The Toxic Avenger non è un film per tutti, e a dimostrazione di ciò come non citare la sua violenza volutamente eccessiva, con teste che esplodono e arti che si staccano in un lago di sangue; insomma, uno spettacolo spassosamente trash in perfetto stile Troma, realizzato con effetti pratici di primo livello (il trucco prostetico del protagonista è incredibile) e di effetti digitali (all’apparenza) molto spesso pacchiani, come a sottolineare la bizzarria predominante all’interno della pellicola.

Forse sono proprio queste peculiarità ad aver reso il film “non distribuibile” per due anni, ma quel che conta è che fortunatamente dal 30 ottobre tutti potranno scoprire (o riscoprire) questa singolare storia al cinema. The Toxic Avenger in fondo è un’occasione per divertirsi e passare un’ora e quaranta all’insegna di splatter e situazioni strambe; un film semplice e leggero, ma realizzato con mestiere e intelligenza, confezionato in maniera tale da assolvere perfettamente al suo compito.

Un ringraziamento speciale a Eagle Pictures

Il Tac non è un critico cinematografico o uno studioso di cinema, ma semplicemente un cinefilo, seriofilo e all'occorrenza fumettofilo, a cui piacere mettere il becco su tutto quello che gli capita sotto mano... o sotto zampa.

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