Lili-Men Vol. 1 – L’inizio di un oscuro viaggio

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Voto:

Tra gli scaffali sovraffollati di nuovi manga, trovare una serie che catturi al primo sguardo sta diventando sempre più difficile. Alcune storie ci conquistano in un primo momento per poi cadere rapidamente nel dimenticatoio, mentre altre si fanno strada pian piano, guadagnandosi col tempo un folto seguito.

Dove si colloca allora Lili-Men (リリーメン), la nuovissima serie targata Star Comics, nata dalla penna di Takuma Tokashiki? È ancora presto per dirlo, ma il primo volume offre una base davvero intrigante.

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Lili-Men intreccia sin dalle prime battute cruente scene d’azione con una forte componente psicologica, che lo colloca a pieno merito nella categoria seinen, destinata a un pubblico maturo. Senza fronzoli né filler, questo albo introduttivo ci catapulta subito nel vivo della vicenda, presentandoci una situazione raccapricciante, che ricorda a tratti Promised Neverland, intrisa di elementi sovrannaturali. L’ambientazione è cupa e sterile: un ospedale in cui si conducono esperimenti disumani su individui apparentemente ignari sia di ciò che subiscono, sia del mondo esterno.

Colpisce immediatamente la grande attenzione ai dettagli nel rendere espressioni e lineamenti del viso, che il tratto sicuro di Takuma Tokashiki rende con grande efficacia sulle pagine: il peso di una realtà contorta e opprimente scava i volti dei giovani rinchiusi nell’edificio. Tra questi spiccano il protagonista Nito, insieme a Musashi, Chizuru, Marco e Reina. Le loro capacità fisiche vengono costantemente messe alla prova attraverso quelle che sembrano torture più che test, con l’illusoria promessa di una liberazione dall’ospedale e un gioioso ritorno al mondo esterno.

Un giorno, le certezze dei personaggi si incrinano: alcune informazioni dal mondo esterno trapelano nella loro cerchia, e quello che viene fuori non potrebbe essere più distante dalla favola che gli è stata raccontata dal personale dell’ospedale.

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Il protagonista potrebbe far storcere il naso ai lettori più esigenti, in quanto ricalca in modo piuttosto convenzionale il trope del personaggio sciocco e ingenuo, ma dotato di grande forza. Considerando le solide premesse del volume, però, mi aspetto un’evoluzione del personaggio che possa farmi ricredere.

Sebbene l’incipit non brilli per originalità, emerge fin dalle prime pagine una spiccata introspezione psicologica. Gli interrogativi, tutt’altro che banali, non provengono solo dal protagonista, ma anche dai “cattivi” e dai personaggi secondari, la cui complessità risuona nel corso della narrazione, assumendo via via sfumature più profonde. I confini fra giusto e sbagliato si fanno ben presto labili, e le scelte dei personaggi si rivelano sempre più imprevedibili, intrecciando morale e lotta per la sopravvivenza in una trama che promette di essere ricca di tensione e colpi di scena.

Lili-Men ci mostra come pensieri innocenti e puri possano germogliare persino in un ambiente di ingiustizia e sofferenza, mettendo in scena un bizzarro e affascinante contrasto fra ferocia e dolcezza. Immagini semplici e delicate, come il soffice pelo di un gatto o il calore di un pasto condiviso in famiglia, si affacciano nelle menti dei prigionieri, mentre fuori si delinea un mondo ben diverso da quello immaginato, inaspettato e spaventoso, e popolato da scaltre creature. Ma chi sono le vere bestie prive di sentimenti? Dove si annida il vero pericolo: negli umani o nei “mostri”?

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Temi come la colpa e l’innata predisposizione alla violenza emergono tra i pilastri portanti di questo primo volume, che promette di regalarci un viaggio oscuro e maturo, ricco di intensità emotiva. Il tutto è reso ancora più potente dai disegni evocativi, veicolo perfetto della tensione che trasuda da ogni pagina.

Lili-Men dimostra, con questo esordio, di avere tutte le carte in regola per attirare un pubblico adulto in cerca di una lettura intrigante e ricca di sfumature psicologiche. Consigliato a chi ama le atmosfere cupe e le storie che esplorano i tratti più oscuri dell’animo umano.

Un ringraziamento speciale a Star Comics

Melancoliae Articoli
Una traduttrice made in Italy appassionata di videogiochi (in particolare j-rpg), fumetti (Bonelli, americani e giapponesi), anime, letteratura fantasy e sci-fi e serie tv.

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