Sbarca finalmente in Italia con Star Comics l’attesissimo manhwa Solo Leveling, adattamento dell’omonima light novel sudcoreana di Chugong. Illustrato da Jang Sung-Rak (aka Dubu), è uscito in formato webtoon sulla piattaforma KaokaoPage nel 2018, riscuotendo notevole successo.
Il mondo di Solo Leveling, come ci viene spiegato nel primo volume, ha attraversato un importante mutamento circa dieci anni prima degli eventi narrati: improvvisamente hanno iniziato a spuntare dei gate, portali di accesso a dimensioni popolate da mostri. Contemporaneamente alla comparsa di questi varchi, si è verificato un altro evento fuori dal normale, il “Risveglio“: alcune persone hanno sviluppato poteri di gradi differenti, catalogati in rank che vanno da E, il grado più basso, a S, il grado più alto.
Alcuni dei “risvegliati” hanno scelto di svolgere il lavoro di hunter e farsi carico della responsabilità di esplorare queste aree misteriose per uccidere le creature maligne che le abitano. Il pericolo è che altrimenti i mostri si riversino nel mondo, minacciando l’intera popolazione. Naturalmente, l’esplorazione dei gate comporta un compenso in denaro.
Come avrete notato, la terminologia propria dei giochi di ruolo è un pilastro portante di questo manhwa: chi di voi ha familiarità col genere, riconoscerà espressioni tipiche già a partire dal titolo, che riprende il concetto di level up, ovvero l’avanzare di livello. Eppure, il volume 1 ci svela un elemento chiave del world building in netta contraddizione col titolo: i poteri dei “risvegliati” non sono in alcun modo modificabili. Non importa quanti nemici si sconfiggano o quanto ci si alleni, le proprie capacità e poteri resteranno sempre e comunque invariate, non lasciando alcuno spazio al level up.
Non fa eccezione il protagonista della storia, Sung Jinwoo, un giovane ragazzo di rank E che non brilla particolarmente come hunter, ma cerca di guadagnarsi da vivere esplorando i dungeon di livello più basso. Nonostante abbia rischiato di perdere la vita più di una volta, riportando spesso gravi ferite o restando addirittura bloccato in un dungeon fino a esaurire le provviste, non manca mai all’appello per una nuova esplorazione, motivato in primo luogo dalla necessità di ottenere denaro per poter aiutare la madre malata.
Guadagnatosi l’infelice epiteto di “arma più debole dell’umanità“, incontriamo per la prima volta il protagonista mentre si prepara ad accedere a un gate di rank D. L’arrivo di Sung Jinwoo, timido, gracile e notoriamente debole, rassicura immediatamente tutti i suoi compagni: la presenza di un elemento di grado così basso non può che significare che ad aspettarli c’è un dungeon semplice. Nel gruppo piuttosto variegato di hunter c’è anche un volto noto al protagonista, la giovane Joo-Hee, il cui importantissimo ruolo è quello di healer, dunque curatrice.
La gerarchia della comitiva è chiara fin da subito e Jinwoo, ultima ruota del carro, procede senza troppa convinzione verso l’ennesima sfida. Entriamo nel vivo della storia dopo solo poche pagine, quando il gruppo si addentra in quello che sembrerebbe essere un comunissimo dungeon di grado D. Ad attenderli però c’è una situazione assolutamente inaspettata: un dungeon doppio, nel quale si riveleranno decisivi proprio la calma e capacità di osservazione di Sung Jinwoo.
Sebbene le premesse non siano particolarmente originali, Solo Leveling è un manhwa irresistibile, improntato fortemente sulla crescita dei personaggi e il combattimento. Appartiene al genere sonyung (corrispettivo coreano dello shonen) ma presenta alcuni elementi del genere giapponese isekai, con interessanti ribaltamenti: ad esempio, non abbiamo il tema tipico dell’isekai della rincarnazione in un altro mondo, bensì elementi paranormali che si fanno strada nel mondo di partenza del protagonista.
La colorazione delle pagine, tipica dei webtoon, concorre ad aumentarne il dinamismo e a tratti sembra quasi di star guardando un anime. Interessante e innovativa per il lettore di manga è anche la gestione dello spazio: i webtoon hanno una particolare formattazione che agevola la lettura verticale, dal momento che le tavole si leggono proprio scorrendo dall’alto verso il basso. Il ritmo della narrazione è così incalzante e accattivante che è impossibile interrompere la lettura, complici anche le inquadrature dinamiche e i disegni eccellenti, nei quali brillano in particolare l’espressività dei volti e il design delle creature. I colpi di scena e i combattimenti si susseguono a ritmi forsennati, inchiodandoci al volume per regalarci un’esperienza di lettura a dir poco adrenalinica. Consigliatissimo.
Un ringraziamento speciale a Star Comics
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