L’infausto 2020 ci ha costretto a passare molto più tempo davanti ai monitor, navigando tra i servizi di streaming sempre più numerosi. A questo punto probabilmente avrete già recuperato quei titoli che avevate in lista da tempo, quindi veniamo in vostro aiuto proponendovi titoli meno famosi (perlomeno nel panorama italiano), ma che sicuramente meritano più attenzione.
Giri/Haji (Dovere/Vergogna)
Serie distribuita in Inghilterra da BBC e Netflix nel resto del mondo, Giri/Haji è un poliziesco ambientato tra l’Inghilterra e il Giappone. Il protagonista è Kenzo Mori (Takehiro Hira), un detective di Tokyo che va a Londra in cerca del fratello Yuto (Yosuke Kubozuka), accusato di aver ucciso il nipote di un membro della Yakuza. Insieme ad una detective del posto e un sex worker anglo-giapponese si troverà ad affrontare vari elementi criminali dei due mondi.
Recitato per metà in inglese e per metà in giapponese, Giri/Haji è un ottimo crime, esplicitamente violento, di pura azione ma che sa essere anche divertente e profondo su temi molto importanti che -per ovvie ragioni- difficilmente si toccano nel genere gangster.
La prima (e unica) stagione la trovate su Netflix.
Killing Eve
Questo gioiellino inglese (adattamento del romanzo Codename Villanelle) in realtà all’estero è ampiamente riconosciuto e acclamato, tuttavia in Italia mi sembra ancora non aver avuto la fama che merita. Eve Polastri (Sandra Oh, universalmente conosciuta per Grey’s Anatomy) è un’agente dell’MI-5 che cerca di rintracciare la tanto abile quanto sociopatica assassina Villanelle (Jodie Cormer). Tra le due nascerà un vicendevole interesse che spiralizzerà in ossessione.
Nel caso per convincervi non vi bastino i nomi coinvolti (le attrici per questi ruoli hanno ricevuto vari premi) o le premesse di questo spy thriller a volte dark comedy altre volte drama, che rigurgita onesto e assolutamente ben trattato female empowerment: la prima stagione è stata scritta dall’amabile Phoebe Waller-Bridge, creatrice e volto di Fleabag. Non ve ne pentirete.
Le tre stagioni di Killing Eve sono su TimVision.
The Great
Rimaniamo sui toni del comedy-drama, ma ci spostiamo alla corte dell’imperatore Pietro III di Russia, meglio noto come il marito di colei che poi diventerà l’imperatrice Caterina la grande.
Tony McNamara (sceneggiatore candidato all’Oscar de La Favorita) mette il suo tratto grottesco e totalmente anti-storico al servizio della più famosa imperatrice di Russia, raccontandone l’ascesa e la difficile sopravvivenza nella vita a palazzo. Il secondo punto a favore di questa serie (oltre alla sceneggiatura) sono sicuramente le prove attoriali. Caterina II ha infatti il volto di Elle Fanning, mentre il viziato marito è interpretato da Nicholas Hoult ed entrambi gli attori sembrano aver cuciti addosso i rispettivi personaggi.
La prima stagione di The Great la trovate su Starzplay.
Derry Girls
Se apprezzate le produzioni del Regno Unito, Derry Girls è un must watch. Serie comedy ambientata nell’Irlanda del Nord degli anni ’90, racconta l’adolescenza di una sedicenne e delle sue amiche (più il cugino di una di loro), tutte iscritte ad una scuola cattolica, mentre sullo sfondo l’IRA porta avanti i disordini.
Una caratteristica che ho spesso notato nelle serie che provengono dalle terre della Corona è la breve durata. Vuoi che sia per incertezze o problemi di budget, questo spinge gli sceneggiatori a lavorare meglio su ogni battuta e questa accortezza è lampante anche in Derry Girls, il cui umorismo è amabilmente black e i dialoghi meravigliosi.
Le due stagioni della serie -nell’accento inglese più incomprensibile che esista nel vecchio continente- sono su Netflix.
Undone
In una lista di questo tipo non può mancare almeno un prodotto animato, e uno in particolare non ha risaltato -a mio parere- quanto merita: Undone.
Creata dallo showrunner e da una sceneggiatrice di Bojack Horseman, Undone è una serie girata con la tecnica del rotoscopio (in questo caso le riprese degli attori sono state ricalcate digitalmente e gli animatori hanno disegnato attorno gli sfondi), e questa caratteristica risulta fondamentale nel trasmettere le sensazioni di confusi viaggi nel tempo. La trama infatti racconta la storia di Alma (Rosa Salazar), cinica ragazza che un giorno rimane vittima di un grave incidente d’auto e scopre di potersi muovere nel tempo. Sfrutterà questo potere per scoprire la verità dietro la morte del padre (Bob Odenkirk) avvenuta anni prima. Per dare un twist esistenzialista al vostro tempo libero, questo viaggio psichedelico tra passato e futuro è perfetto.
La prima stagione è su Amazon Prime Video.
Feel Good
Si torna alle produzioni british con Feel Good, breve e intenso drama-comedy sulla comica Mae Martin, trasferitasi da poco a Londra dove conosce George (Charlotte Richie), con la quale il rapporto diventerà sempre più stretto. Nel frattempo Mae cercherà anche di affrontare il suo problema di tossicodipendenza.
Feel Good è al limite dell’autobiografia, dal momento che il personaggio di Mae Martin non differisce in nulla con la sua interprete -se non il fatto che sua madre non è davvero Lisa Kudrow– e questo aspetto è molto importante per la storia che racconta, che così diventa ancora più verosimile e potente. Sono solo 6 episodi, ma bastano per trattare senza retorica, smorzando sempre con il giusto umorismo, sentimenti e problemi di Mae.
La prima stagione è su Netflix.
Grand Army
Chiudiamo questa piccola lista di consigli con un genere che non funziona sempre: il teen drama. Se siete fan di Skins, Euphoria e in generale dei teen drama più maturi, allora Grand Army può essere la vostra prossima serie.
Grand Army segue le vicende di Joey Del Marco (Odessa A’zion), Dom Pierre (Odley Jean), Sid Pakam (Amir Bageria), Jason Jackson (Maliq Johnson) e Leila Kwan Zimmer (Amalia Yoo), cinque studenti della Grand Army High School, una scuola superiore pubblica di Brooklyn. Le esperienze che attraversano i ragazzi non sono sempre facili da guardare, ma sono realtà sfortunatamente molto diffuse (alcune delle stesse storie raccontate nella serie sono ispirate a fatti realmente accaduti) e che quindi necessitano di essere riconosciute.
La prima stagione è su Netflix.
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