Micetopia (Nintendo Switch)

micetopia nintendo switch

Voto:

Il metroidvania Micetopia, pubblicato da Ratalaika Games e sviluppato da Ninja Rabbit Studio, mi aveva molto incuriosito dal trailer, grazie al suo stile in pixel art e un livello di difficoltà apparentemente assimilabile a quello di altri titoli più famosi dello stesso genere, come Hollow Knight oppure Ori and the Blind Forest. Alla fine, però, tutte le buone impressioni si sono scontrate con la realtà di un gioco incompleto e dalle potenzialità non sfruttate.

micetopia drago

Nell’avventura vestiamo i panni di Rich, un topino armato di arco e spada che deve salvare il villaggio di Micetopia e i suoi abitanti dai mostri che li hanno rapiti. Ci ritroveremo così nelle caverne a dover combattere altri animali come pipistrelli o lucertole armate di spada che sono stati colpiti da una specie di malattia, di cui però non sapremo nulla nonostante il nonno ci dirà di consegnargli le sfere verdi rilasciate dai nemici sconfitti, per poterle analizzare e dirci di più al riguardo.

Lungo i dungeon troveremo i vari topolini da salvare, 4 in tutto, i quali una volta tornati al villaggio ci daranno una nuova abilità, come il doppio salto o l’uso dell’arco. Una volta battuti con estrema facilità i due boss delle caverne (il drago rosso che si vede nella copertina del gioco e un golem di pietra), il nonno ci dirà di andare nella foresta dove la malattia si è diffusa. Anche in questa ambientazione troviamo un dungeon piuttosto lineare con nuovi nemici: i conigli armati di lancia (che però hanno lo stesso pattern d’azione delle lucertole nelle caverne) e le rane, le uniche in grado di creare delle vere difficoltà nella zona. Nella foresta c’è un solo boss da battere e dopo averlo sconfitto avremo finito il gioco.

micetopia portale

Il finale di Micetopia lascia piuttosto perplessi e delusi. Infatti dopo aver battuto il boss finale (anche in questo caso con estrema facilità) ci apparirà un piccolo portale, simile a quelli già visti nelle aree segrete, che ci riporterà nelle caverne dove per un po’ si rimarrà confusi senza capire se si tratti di una zona segreta nuova o se ci sia ancora qualcosa da fare. La verità è che quel portale non ha un vero motivo di esistere, perché una volta attraversato non ci riporterà più nella foresta, ma solo ad un’area segreta già visitata e nelle caverne non c’è nulla di nuovo da fare. Potremo solo tornare al villaggio dove verremo accolti da tutti come un eroe e ci ringrazieranno per averli salvati.

In particolare, il nonno ci prenderà in disparte per farci un discorso sul bene che vince sempre sul male e ci chiederà se siamo pronti a salvare anche il resto del mondo. Questo farebbe presagire ad un continuo, tuttavia Rich, dopo aver inizialmente risposto di essere pronto, quando gli viene chiesto se vuole continuare risponde dicendo: “I… I don’t know” (“Io… non lo so”) e con questo dubbio veniamo ritrasportati al villaggio dove la scena viene interrotta dalla schermata nera dei post-credits.

micetopia fight evil

L’unica cosa che è possibile fare una volta finito il gioco è cercare di prendere tutti i collezionabili presenti nelle aree segrete: si tratta dei pezzi della fontana del villaggio che serviranno per farla riparare, ma trovarli tutti o meno non cambierà nulla, in quanto nel finale vedremo in ogni caso la fontana funzionare perfettamente. Si può dire che la ricerca dei collezionabili però sia l’unica grande sfida del gioco, dal momento che i boss sono facilmente battibili per via del loro pattern d’attacco che non varia e una sola fase di combattimento.

La difficoltà dei livelli, che all’inizio sembra essere abbastanza equilibrata con la giusta frustrazione quando si muore e la necessità di ripartire dal villaggio o dall’ultima safe zone registrata, non aumenta andando avanti e questo rende il tutto un po’ noioso.

Il level design presenta delle pecche soprattutto quando bisogna percorrere la strada a ritroso, poiché spesso e volentieri i nemici respawnati si trovano in punti in cui è difficile non essere immediatamente attaccati. Questo problema si manifesta soprattutto nella foresta, con le rane che saltano continuamente e che a volte si buggano in certi punti della mappa, costringendoci a tornare indietro o addirittura uscire dal gioco qualora questo non fosse possibile.

micetopia livello

La telecamera è fissa e non è possibile guardare in basso, quindi può capitare che saltando si finisca addosso a un nemico che non abbiamo visto, venendo così uccisi. Inoltre può creare fastidi, soprattutto all’inizio quando ci troviamo di fronte ai pipistrelli, il fatto che la spada attacchi solo orizzontalmente e non anche verticalmente, ma il problema è facilmente risolvibile scappando o spostandosi in un punto in cui è più facile colpirli.

Parlando del comparto grafico invece ci sono molti punti a favore. La pixel art è realizzata con molta cura: i dungeon, i vari topolini e i nemici hanno un design accattivante e trasmettono una bella atmosfera da retrogaming. L’unico difetto forse è nella scelta dei colori per certi nemici, che tendono a confondersi con lo sfondo in alcuni punti, ma paradossalmente questo rende la sfida un po’ più interessante.

Per quanto riguarda la mappa, questa si presenta piuttosto semplice ma funzionale: in verde sono evidenziate le safe zones dalle quali è possibile tornare al villaggio, in viola le aree segrete dove si trovano i pezzi della fontana, in giallo la tana dei miniboss, e in rosso quella dei boss.

micetopia dungeon

Micetopia è un metroidvania esteticamente molto carino con una colonna sonora stile 8-bit molto orecchiabile, ma è evidente che si tratti di un gioco “castrato” alla nascita. Da diversi elementi si intuisce che gli sviluppatori avessero molte idee che però non sono riusciti a portare avanti, come i trampolini fungo che non portano da nessuna parte, gli upgrades che non si riesce ad ottenere in tempo perché si finisce prima il gioco, ma soprattutto il dialogo finale col nonno.

Se cercate un metroidvania piuttosto semplice che vi intrattenga per un paio d’ore senza troppe pretese e senza spendere troppo, potete provare Micetopia, che tutto sommato è piacevole da giocare. Se invece quello che volete è un gioco con un livello di sfida crescente e boss che vi facciano sudare la vittoria, purtroppo questo titolo non soddisferà le vostre aspettative.

Special thanks to Ratalaika Games




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La mia passione per i videogiochi nasce sin da bambina con la prima Play e Pokemon Blu per GameBoy e non mi ha mai abbandonata. Amo in particolare i GDR e rilassarmi con Animal Crossing. Oltre ai videogiochi, mi interessano molto le serie tv e l'animazione nelle sue varie forme.

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