Il Loto Cremisi, una nuova storia del Mignolaverse

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Il Mignolaverse inaugurato con Hellboy si espande sempre di più e dopo aver approfondito vari personaggi, finalmente viene posta sotto i riflettori la storia del Loto Cremisi, che apparsa come antagonista di Lobster Johnson ha talmente incuriosito i lettori da meritarsi una testata propria, scritta da John Arcudi e disegnata da Mindy Lee, con i colori di Michelle Madsen. Il fumetto, come tutti quelli legati ad Hellboy, è pubblicato da Magic Press in Italia.

Ci sono due tipi di persone che possono approcciarsi a questa lettura, ovvero quelli che conoscono già il personaggio del Loto Cremisi e coloro che invece, più o meno appassionati del mondo di Hellboy, sono attratti dal nome o dalla copertina, ma non conoscono tutte le altre storie e i vari collegamenti. In questo caso preferisco adottare il punto di vista del neofita, perché chi conosce già il Mignolaverse sicuramente si troverà a suo agio nella lettura, ma è fondamentale capire se può essere utile a catturare l’interesse di nuovi lettori e la mia risposta è: sì.

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Nonostante un inizio leggermente caotico, in cui nel giro di poche pagine si viene sballottati in diverse ambientazioni per introdurre i personaggi principali ed il mondo in cui agiscono, Arcudi riesce a non disorientare il lettore, rendendolo invece parte integrante della narrazione in modo da far sentire storia, protagonisti e paesaggi quasi familiari già dagli inizi.

La storia ruota attorno a due spie cinesi fuori dal comune: Dai Jieh (letteralmente un 007 asiatico del 1932) e l’affascinante agente Shengli, dedita alle arti magiche quanto il Loto Cremisi ma decisamente alle prime armi rispetto a lei. Loro sono sulle tracce del Loto per impedirle di attuare una tremenda vendetta nei confronti dei responsabili della morte dei suoi cari (che avrebbe terribili effetti su scala internazionale), eppure sembra più che sia lei a tenerli in pugno.

Il ritmo battente della narrazione segue sempre il veloce susseguirsi degli eventi, enfatizzando ancora di più la frenesia delle azioni; l’unico momento totalmente fuori dal resto della narrazione è quello iniziale in cui si vede una giovanissima Miryoku nel 1904, periodo di guerra fra Russia e Cina, prendere la strada per diventare il Loto Cremisi. Il flashback è brevissimo e proprio per questo è di grande impatto: non si sofferma su come lei sia cresciuta, sui suoi studi, le difficoltà, bensì punta tutto sull’evento che ha cambiato la sua vita (inoltre la presenza del personaggio di Rasputin rende questo momento ancora più intrigante ed esoterico). Tutto il resto del fumetto è orchestrato da John Arcudi con un’ottima sinergia fra azione e spionaggio, combattimenti e spiegazioni.

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Fra arti magiche, intrighi, inseguimenti e combattimenti la lettura procede scorrevole e coinvolgente. Il Loto Cremisi è un volume unico molto valido, che merita senza dubbio di essere scoperto. Il personaggio è interessante e ben sviluppato (come anche gli altri protagonisti del volume), inoltre vedere la nascita di un antagonista porta sempre con sé un certo fascino: il mondo non è mai sazio delle storie dei cattivi.

I disegni sono stati affidati a Mindy Lee che gestisce benissimo espressioni, azioni e sfondi, anche se a volte il suo stile un po’ spigoloso fa perdere la qualità di alcuni particolari e non potrebbe riscontrare il gusto di tutti i lettori (seppure sia decisamente in linea con lo stile di Mignola, quindi chi apprezza la serie dedicata al diavolo rosso dovrebbe apprezzare anche il suo tratto).

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Il fumetto si presenta corposo e in 144 pagine racconta quanto basta per soddisfare lettore senza lasciarlo con l’amaro in bocca. Un piacevolissimo valore aggiunto alla fine è dato dalla presenza dello studio dei personaggi e di come si siano evoluti anche a livello grafico, la spiegazione di com’è stata realizzata una scena della storia ed infine i bozzetti delle copertine (negli Stati Uniti fumetti come questo vengono pubblicati in più uscite come spillati, difatti questo volume racchiude cinque albi).

Leggere Il Loto Cremisi è come vedere su carta un film di 007 con ambientazioni differenti, incentrato sull’antagonista e con un pizzico di magia. È un’ottima lettura sia per gli appassionati dell’universo creato da Mike Mignola che per chiunque voglia affrontare una nuova storia del suo universo.

Un ringraziamento speciale a Magic Press

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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