Sid Meier’s Civilization VI (Xbox One)

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Voto:

La fortunata serie Sid Meier’s Civilization rappresenta il vero motivo per cui, negli ultimi anni, ho disperatamente tentato di tenere le prestazioni del mio computer al passo coi tempi. Infatti, faccio parte di quella nutrita categoria di giocatori che preferisce abbondantemente giocare su console (sarò forse pigro? O magari è semplicemente abitudine) e che vede nel PC solo una macchina dove far girare giochi strategici, a turni o in tempo reale che siano.

Devo pertanto ammettere che ho visto con grandissimo favore l’approdo di Sid Meier’s Civilization VI sulle console casalinghe e, nel mio particolare caso, su Xbox One. Badate bene che questa edizione non è altro che la copia carbone di quanto rilasciato sui sistemi Windows e Mac nell’ormai lontano Ottobre 2016 e non si tratta di uno spin-off quale fu Civilization Revolution, uscito per le console di precedente generazione.

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Una classica visuale di gioco. Nelle fasi iniziali delle partite l’esplorazione del continente è assolutamente cruciale.

Per chi fosse completamente a digiuno della serie Civilization, sappiate che la collana immaginata da Sid Meier nel 1991 rientra pienamente in quella nicchia di titoli strategici a turni chiamata 4X. Le 4 “ex” di cui parliamo sono eXpand, eXplore, eXploit ed eXterminate, che potremmo tradurre in Espandi, Esplora, Sfrutta/Utilizza e Annienta.

Questo dovrebbe dirla lunga su quel che succede durante una classica partita a Civilization. In altre parole, si è chiamati a governare una civiltà sin dai suoi primi passi sul pianeta (generato randomicamente ogni volta che si inizia una partita) fino a portarla ai tempi nostri. Nell’arco delle lunghissime partite, le quali possono durare da poche ore a mesi interi a seconda di come si setta la lunghezza dei turni, si scoprono risorse, adottano nuove forme politiche, fondano religioni, costruiscono grandiose architetture e, perché no, annientano le altre civiltà con la bomba atomica.

Come avrete sicuramente capito, in Sid Meier’s Civilization VI c’è un’enorme parte manageriale da gestire, che arriva fino ai minimi dettagli città per città, e viene naturale ritenere il mouse lo strumento ideale per tale compito. In questa recensione, quindi, mi interessa raccontarvi le mie impressioni pad alla mano e dimostrarvi il buon lavoro effettuato da Firaxis Games e da Aspyr piuttosto che descrivere nel dettaglio le meccaniche di un titolo straconosciuto e, per la verità, oramai anche leggermente datato.

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La gestione della propria civiltà arriva fino ai minimi dettagli cittadini.

Sgombro immediatamente tutti i possibili dubbi affermando che nella mia lunghissima prova, che mi ha portato a testare i nuovi scenari e le tante civiltà presenti nel gioco, non ho mai sentito la mancanza di mouse e tastiera, riuscendo sempre a tenere perfettamente sotto controllo l’enorme mole di informazioni con cui Civilization VI investe il giocatore, utilizzando semplicemente il pad in dotazione con Xbox One. Un risultato assolutamente rimarchevole per un gioco 4X e che mi lascia ben sperare per il futuro ed un eventuale Civilization VII.

Passare in rassegna le varie sezioni e, di conseguenza, le numerose tabelle che descrivono il vostro rapporto con le città stato, le ricerche in atto oppure ancora le unità da costruire in una determinata città, è di una facilità disarmante e il tutorial compie un ottimo lavoro nell’istruire il giocatore inesperto introducendolo a questo rinnovato layout dei comandi.

Va dato credito a Firaxis Games e ad Aspyr anche per tutto il comparto artistico, che è stato perfettamente trasposto sulle console di casa Microsoft e Sony. Per la verità, non avevo alcun dubbio in tal senso, dato che la critica ha speso già fiumi di ottime parole per la conversione di Civilization VI per Nintendo Switch, uscita più o meno un anno fa. Il risultato, come lecito aspettarsi, è anche migliore rispetto a quanto visto sulla piccola console portatile di casa Nintendo e non ho riscontrato nessun rallentamento, neanche a mappa completamente scoperta e con 10 popolazioni su di essa.

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In una partita a Civilization VI può succedere di tutto, anche di essere Theodore Roosevelt, vivere in un continente pieno di elefanti (e quindi avorio) e costruire l’australianissima Opera House.

Messa la questione della conversione da parte, non vi rimane altro che godervi un fantastico videogame strategico a turni, ammesso che non ve lo siate già spolpati su PC. Troverete letteralmente centinaia di ore di gioco ad aspettarvi, con ben 18 leader tra cui scegliere e, potenzialmente, infinite possibilità di personalizzazione.

Come da tradizione, si può arrivare alla vittoria seguendo ben 5 modalità differenti, da quella per dominazione a quella culturale creando, di volta in volta, la propria società ideale e basandola sulle risorse a cui si può accedere, sulla propria bravura nella diplomazia (soprattutto con le interessantissime città-Stato), sull’influenza della propria religione sul mondo e così via. E se non bastasse la possibilità di perdersi nelle interminabili partite che Civilization VI offre, la “Civilopedia” in-game rappresenta la gioia di tutti gli appassionati di storia, architettura, arte e geografia.

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Come da tradizione per la serie, anche in Civilization VI tornano gli interessantissimi “Scenari”.

Sid Meier’s Civilization VI è un gioco che non presta il fianco a vistosi problemi. Gli appassionati del genere potrebbero trovarlo non estremamente rivoluzionario rispetto al capitolo precedente, ma l’approdo su Xbox One e PlayStation 4 costituisce comunque uno splendido precedente. È un gioco che, come già detto, è stato pubblicato su PC e Mac ben 3 anni fa e pertanto sarebbe stato lecito aspettarsi un prezzo più basso o l’inclusione delle due ottime espansioni Rise and Fall e Gathering Storms nel pacchetto.

Al momento, è possibile accaparrarsi una copia PC del gioco ad un terzo del prezzo proposto su console e la stessa versione per Nintendo Switch continua ad essere oggetto di interessantissimi sconti. Con questo non sto dicendo che Civilization VI non meriti il prezzo pieno, anzi, ma viene da chiedersi se, nonostante l’eccellente porting, non valga la pena valutare l’acquisto su altre piattaforme.

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Civilization VI, come da tradizione, ci offre la possibilità di vestire i panni dei più grandi leader politici della storia. È davvero un piacere ascoltarli parlare nelle loro originali lingue (sì, Traiano parla in latino).

Gli appassionati di giochi strategici a turni e, in particolare, 4X possono gioire! Sid Meier’s Civilization VI è stato trasposto perfettamente anche sulle console di casa Microsoft e Sony. Firaxis Games e Aspyr hanno spazzato via ogni dubbio, dimostrando che anche il re dei 4X può essere giocato con un classico controller, stesi sul divano. Un prezzo più basso (e a mio parere più corretto) avrebbe fatto schizzare il voto addirittura più in alto, ma rimane un titolo assolutamente imperdibile per chiunque apprezzi i videogame strategici.

Un ringraziamento speciale a Cidiverte




Vivo nella costante speranza che venga finalmente costruita un'astronave per Namek. Nell'attesa, tra una tazza di caffè d'orzo e una pizza Hawaiiana, impiego il mio tempo videogiocando e discutendo di argomenti che non interessano a nessuno. Nelle ore diurne sono un architetto.

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