Grazie ad una strana concatenazione di eventi nella vita dell’autore Massimo Rosi, nasce la figura del “Fottuto Uomo Rana“, un eroe diverso da ogni altro mai pensato, un ecoterrorista che si applica totalmente per la difesa dell’ambiente e degli animali (in special modo le rane). È un personaggio talmente folle che per difendere l’ambiente non esita un solo secondo a fare strage di vite umane, un punitore in costume da rana con preparazione militare e sempre pronto all’attacco.
Il protagonista di questo nuovo fumetto edito dalla Leviathan Labs è schietto, fuori di testa, ma non in maniera comica sulla falsariga di Deadpool come potrebbe sembrare, anzi, alcune situazioni divertenti vengono suscitate dal contesto, ma lui è dannatamente serio e non fa mai battute, né prende alla leggera i combattimenti, perché in fondo è un soldato in missione.
L’Uomo Rana non sente paura o dolore e non si tira mai indietro da uno scontro finché è in grado di respirare. La sua migliore abilità però è quella di suscitare in noi lettori domande dalla risposta non facilissima: dobbiamo condannare il suo operato anche se è volto ad eliminare persone spregevoli in favore di un bene collettivo, soprattutto difendendo l’ambiente e gli animali?
La storia si svolge su uno sfondo più realistico e plausibile di quanto si potrebbe pensare, insieme a tutta la sua drammaticità, poiché vi sono stati inseriti fatti e personaggi veri. In questo primo volume ad ogni modo tutti gli altri personaggi sono di contorno e servono sostanzialmente a definire la figura del protagonista ed il mondo in cui si muove; l’unico a spiccare di più è l’antagonista, un personaggio perfetto per incuriosire e fare da contrappeso alla figura di un eroe così sopra le righe.
La narrazione procede spedita, alternando flashback che spiegano come il soldato è arrivato a diventare a tutti gli effetti l’Uomo Rana. Nonostante la tantissima azione che caratterizza il volume, la storia rimane sempre comprensibile e pone basi decisamente convincenti per degli sviluppi nel prossimo numero.
Il disegnatore Vito Coppola riesce a trasmettere totalmente l’esplosività del fumetto, aiutato dai colori di Renato Stevanato. I due artisti insieme danno forma alle idee di Massimo Rosi creando un mondo forte, spietato, intriso di sangue.
Il Fottuto Uomo Rana è una novità di cui sentivo particolarmente il bisogno in quest’era in cui, specialmente in campo supereroistico, regna il buonismo e la violenza viene quasi sempre censurata. Sicuramente è una lettura particolare e non adatta ad incontrare il gusto di un pubblico vastissimo, ma diverte, entusiasma e riesce anche a trasmettere dei messaggi in maniera assolutamente non convenzionale.
Un ringraziamento speciale alla Leviathan Labs
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